Pediatria: malasanità e risarcimento del danno

La condotta medica si dice errata quando il medico non diagnostica, o lo fa in modo errato, una patologia, o se presta cure inadeguate al paziente. Se la vittima di errore medico è un bambino, si parla di colpa pediatrica.

Gli errori medici più comuni in pediatria riguardano la mancata diagnosi, il ritardo o l’errore diagnostico, seguita da trattamenti inadeguati per patologie gravi e dalla mancata prescrizione di esami clinici diagnostici. I medici possono essere anche negligenti se commettono errori nella gestione della somministrazione dei trattamenti terapeutici nei neonati e nei bambini.

Errori medici in ambito pediatrico

Errore medico pediatrico è un termine generico che può essere utilizzato per indicare episodi di condotta medica errata che coinvolgono neonati e bambini. Se un bambino subisce un danno a causa di colpa medica i familiari possono richiedere un risarcimento del danno.

Per i genitori di un bambino vittima di cure mediche inadeguate, l'impatto emotivo causato dal danno subito può essere insuperabile poiché le conseguenze della negligenza pediatrica possono molto gravi sia per il bambino che per tutta la sua famiglia; in questo contesto la richiesta di una compensazione economica può essere necessaria per ricompensare l’ingiustizia subita ma anche e soprattutto per garantire l’assistenza del bambino quando i genitori non saranno più in grado di assisterlo.

Casi più comuni di errore medico in ambito pediatrico

Esistono molti modi in cui può verificarsi casi di danno da errore medico in pediatria; i più comuni si osservano quando un medico non diagnostica o diagnostica erroneamente una determinata condizione medica di un bambino; anche una diagnosi effettuata con ritardo può avere gravi conseguenze sul paziente pediatrico.

I casi più comuni di negligenza pediatrica includono:

  • Errori chirurgici: la chirurgia sui bambini presenta un'ampia varietà di rischi, come gli errori nell'anestesia e i rischi di emorragia. Qualsiasi tipo di errore durante una procedura chirurgica potrebbe avere per il bambino ripercussioni permanenti.
  • Errori nell’esecuzione dell’anestesia
  • Errori nella somministrazione di farmaci: Parte delle condotte mediche censurabili in medicina pediatrica riguardano gli errori nella prescrizione di farmaci. L’errore può essere nel dosaggio prescritto, nell’indicazione dei tempi di somministrazione o nella modalità di somministrazione. In molti casi l’errore non è commesso dal medico che prescrive la terapia ma dagli infermieri, dai farmacisti o da altri operatori sanitari. Inoltre, quando il pediatra non riesce ad individuare allergie o potenziali controindicazioni nel bambino, un farmaco può fare più male che bene.
  • Errori medici postoperatori
  • Errori medici nell’ambito dell’ostetricia e ginecologia e della neonatologia
  • Errori nella diagnosi e nel trattamento di condizioni mediche pediatriche, come in particolare:
    • Meningite
      Dato che i sintomi della meningite sono comuni a una vasta gamma di altre condizioni, i medici possono avere difficoltà nel diagnosticare questa patologia nei bambini. Nella fase inziale i sintomi più comuni sono sonnolenza e mal di testa, entrambi facilmente attribuibili anche ad altre patologie; sfortunatamente una mancata diagnosi o una diagnosi errata consente alla patologia di progredire con danni irrecuperabili. Se non trattata, infatti, la meningite può causare danni cerebrali permanenti e morte.E’ la condizione medica più frequentemente diagnosticata in modo errato e oggetto di denunce per negligenza pediatrica negli Stati Uniti è la meningite. Questa grave patologia, causata generalmente da virus oltre che da batteri o funghi, si verifica quando le membrane protettive che circondano il cervello e il midollo spinale si gonfiano o si infiammano.
    • Appendicite
      Un'altra condizione clinica molto comune e spesso correlata a negligenza pediatrica è l'appendicite. L’infiammazione dell’appendice è diagnosticata erroneamente nel 27% dei bambini e nelle ragazze è spesso confusa con una generica infezione del tratto urinario o con una malattia infiammatoria pelvica. L'appendicite è una condizione medica che deve essere trattata con urgenza; nel caso in cui i medici non diagnostichino o commettano errore nella diagnosi, l’appendice può rompersi causando l’estensione dell’infezione in tutta la cavità addominale e richiedendo l’utilizzo di dosi elevate di antibiotici.
    • Altri errori nella diagnosi
      Mentre l'appendicite e la meningite sono due condizioni che vengono spesso scambiate dai pediatri con altre condizioni meno gravi, ci sono altri problemi di salute che i medici potrebbero non individuare affatto fino a quando non sia ormai troppo tardi. Il tumore e altri tipi di malattie gravi come il glaucoma congenito, la displasia dell'anca congenita, il retinoblastoma pediatrico, la cataratta congenita e la stenosi ipertrofica del piloro, possono essere affrontati con esito favorevole con l'individuazione precoce ed il trattamento appropriato. Quando l'errore medico comporti il venir meno della finestra di trattamento, il pediatra deve essere ritenuto responsabile.

Ipotesi di malasanità pediatrica per cui possiamo assisterti

I legali della nostra azienda assistono i genitori nel perseguire richieste di risarcimento nel settore della pediatria contro tutti i tipi di operatori sanitari e strutture mediche.

Possiamo gestire casi che riguardano:

  • Mancato diagnosi e trattamento di distess respiratorio infantile, con conseguente lesione cerebrale
  • Errore nella somministrazione di farmaci (overdose, prescrizione di farmaci sbagliati, interazioni farmacologiche dannose)
  • Errori nell'anestesia
  • Mancata diagnosi di infezione all'orecchio, polmonite, meningite
  • Errori chirurgici (danni ai nervi o agli organi)
  • Mancata diagnosi e trattamento di infezione post-chirurgica
  • Diagnosi errata o ritardo nella diagnosi del cancro (linfoma, leucemia, tumori cerebrali)
  • Errori nella diagnosi di difetti congeniti

Il nostro studio ha una particolare esperienza nel rappresentare i bambini nei casi di malasanità riguardanti malformazioni congenite o genetiche, come ad esempio:

Esamineremo a fondo il caso di tuo figlio per individuare eventuali condotte censurabili commesse da medici, chirurghi, infermieri e ospedali al fine di fondare una richiesta di risarcimento per i danni, sia fisici che economici, subiti dal bambino e dalla sua famiglia.

Dati statistici sulle tipologie di errore medico in pediatria

Si riportano di seguito importanti dati ricavati da studi statistici svolti negli Stati Uniti sui tipi di errore professionale in pediatria. Tali dati non sono dunque direttamente applicabili in ordine all'Italia. Possono, tuttavia, orientare il lettore nella comprensione di alcune dinamiche riguardanti il contenzioso in ambito pediatrico.

Studi su casi di negligenza medica pediatrica hanno rilevato che quasi la metà (dal 34 al 44%) di tutte le richieste di risarcimento per danni pediatrici che coinvolgono bambini di età superiore alle 4 settimane, sono correlate a diagnosi inadeguate.

La mancata diagnosi, il ritardo o l'errore diagnostico rappresentano dal 29 al 47% di tutte le richieste di risarcimento negli ultimi dieci anni.

La seconda tipologia di negligenza pediatrica più frequente è correlata a una gestione impropria del trattamento sanitario, soprattutto nei casi di polmonite, meningite, anemia falciforme e fratture, che rappresentano dal 5 al 16% delle richieste totali registrate negli ultimi dieci anni.

Una valutazione inadeguata dello stato di salute del paziente (mancata raccolta di informazioni o di elementi importanti per una corretta diagnosi) è stata la causa di lesioni pediatriche nel 36-42% dei casi.

L'incapacità di riconoscere o correlare i risultati di test diagnostici e degli esami fisici ai sintomi riportati nella storia clinica del paziente o dal colloquio coi genitori è stata l'accusa di valutazione impropria più comune.

Altri esempi includono la mancanza o il ritardo della prescrizione di test diagnostici, una anamnesi incompleta o inadeguata, diagnosi errate o interpretazione errata dei risultati dei test in pazienti con sintomi in atto.

Dati statistici sulla malasanità in pediatria

Si riportano di seguito importanti dati ricavati da studi statistici svolti negli Stati Uniti sulla responsabilità professionale in pediatria. Tali dati non sono dunque direttamente applicabili in ordine all'Italia. Possono, tuttavia, orientare il lettore nella comprensione di alcune dinamiche riguardanti il contenzioso in ambito pediatrico.

La pratica della pediatria è relativamente unica dal punto di vista della gestione del rischio. Uno studio ha posto la branca della pediatria come 25ma su 26 specialità mediche per quanto riguarda il rischio dello specialista di essere citato in giudizio.

Tuttavia, sebbene il rischio di essere citati in giudizio sia relativamente basso, un altro studio ha rilevato che il rischio che un pediatra possa essere citato in un dato anno era del 3,1% rispetto al 7,4% per tutti i medici. Nel primo studio, il pagamento medio di indennità per tutte le specialità mediche era di $ 274,887. Per i pediatri, il risarcimento medio è risultato essere di $ 562,180. Pertanto, sembra che i pediatri non vengano denunciati con la stessa frequenza delle altre specialità, ma che ricevano richieste di risarcimento ammontanti a somme più elevate.

La pediatria è una branca della medicina circoscritta dall'età del paziente; anche l'età del paziente per cui venga chiesto il risarcimento è un fattore chiave. Uno studio ha esaminato l'età dei pazienti coinvolti nelle richieste e li ha suddivisi in tre categorie: <1 mese, 1 mese a 1 anno e> 1 anno. Lo studio ha rilevato che il 49% dei casi riguardava bambini di età <1 mese, il 24,8% riguardava bambini di età compresa tra 1 mese e 1 anno, e il 26,2% riguardava bambini di età> 1 anno. Pertanto, quasi i tre quarti delle richieste sono state presentate per conto di bambini con età inferiore ad 1 anno al momento dell'evento.

Anche la gamma di diagnosi mediche riguardanti le richieste presentate per conto di pazienti pediatrici tende ad essere alquanto limitata. Sebbene questo studio non elencasse la prevalenza per frequenza delle richieste, le condizioni mediche più frequenti includevano le seguenti:

  • Danni cerebrali a bambini ($ 440,379)
  • Meningite ($ 437,423)
  • Nascita ($ 286,407)
  • Problemi respiratori del neonato ($ 270,607)
  • Nascita prematura ($ 250,031)
  • Polmonite
  • Asma ($ 191,414)
  • Anomalie non teratogene specificate ($ 186,708)
  • Controlli sanitari di routine ($ 155.039)
  • Appendicite ($ 116,285)

Il contenzioso in pediatria può essere caratterizzato, in caso di vittoria, da alti importi del risarcimento per una serie di motivi.

Uno di questi è il lungo periodo di tempo in cui il bambino può aver bisogno di cure per un danno invalidante permanente. È costoso fornire assistenza 24 ore su 24 per tutta la vita.

L'altro è un fattore morale-esistenziale. La morte di un bambino può essere un evento catastrofico nella vita di un genitore, la ripresa dal quale, ove possibile, sarà lenta. Tutte le persone hanno a che fare con la morte di loro parenti, ma nulla è comparabile alla perdita di un bambino. Tale evento colpisce ad un livello biologico fondamentale; ad esempio, comportando la perdita della continuazione del proprio pool genico, la perdita del proprio futuro.

Pensi che il danno subito dal tuo bambino sia stato causato da colpa medica?

I professionisti dello Studio Legale Stefano Gallo, con esperienza in lesioni personali, hanno trattato con successo casi di malasanità pediatrica che coinvolgono condizioni quali plagiocefalia deformativa, craniosinostosi, paralisi cerebrale infantile, difficoltà respiratoria, paralisi di Erb e altre condizioni mediche causate da una mancata diagnosi, trattamento improprio ed altre forme di negligenza.

Il risarcimento può essere ottenuto sono se vi siano precisi presupposti. Quindi attenta analisi del caso da parte di legali e medici legali esperti è fondamentale.

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