I tendini, come molte altre parti del corpo, possono danneggiarsi a causa dell’uso eccessivo, di movimenti ripetuti o di un particolare sforzo. Ciò può portare a un disturbo da lavoro degli arti superiori o a una tendinite.
I tendini sono strutture fibrose che svolgono la funzione di connettori tra le ossa e i muscoli. Essi rendono possibili moltissimi movimenti. Ad esempio i tendini del braccio permettono di compiere i movimenti del polso e delle dita.
Alcuni lavori sono considerati particolarmente a rischio quando si parla di infortunio al tendine, per esempio: catena di montaggio, industria manifatturiera, impresa di pulizie, sartoria eccetera.
Chiunque ricopra una delle suddette mansioni lavorative è potenzialmente a rischio. Le persone più anziane sono maggiormente soggette al rischio di danni ai tendini, poiché con l’avanzare dell’età i tendini stessi si indeboliscono.
RESPONSABILITÀ DEL DATORE DI LAVORO
Il datore di lavoro ha la responsabilità di tutelare i propri dipendenti dal rischio di un infortunio. A questo fine, è necessario che vengano attuate le misure necessarie per salvaguardare la salute e la sicurezza dei lavoratori, garantendo sempre maggiore protezione. Ciò significa fornire una valutazione del rischio a tutti i nuovi dipendenti, controllando attentamente la loro postazione di lavoro e prevedendo piccole pause dal lavoro. Nel caso in cui tali misure non venissero attuate nella maniera corretta, il rischio di infortuni aumenterebbe. Tale infortunio può facilmente portare ad un disturbo da lavoro degli arti o ad una tendinite, entrambe condizioni che possono avere conseguenze importanti sulla vita quotidiana.