Ossitocina: rischi per il neonato e per la mamma

Verso la fine della gravidanza, la donna produce Ossitocina, un ormone che stimola il travaglio e il parto inducendo contrazioni uterine. Se però questo ormone non viene prodotto è necessario somministrare Ossitocina sintetica per via endovenosa.

Sebbene sia un farmaco molto efficace, l’utilizzo di questo ormone presenta molti rischi sia per la donna che per il bambino. Non è raro, infatti, che alcune donne risultino particolarmente sensibili con conseguente iperstimolazione della muscolatura uterina. Contrazioni più forti e più frequenti possono avere gravi conseguenze sulla madre e sul bambino.

Somministrazione, utilizzo e rischi dell’Ossitocina

L’Ossitocina viene somministrata per via endovenosa e stimola le contrazioni uterine con la stessa efficacia dell’ormone naturale. Nella maggior parte dei casi questo farmaco è usato per indurre il travaglio nel caso in cui esso non parta spontaneamente, duri troppo tempo o si blocchi. In altri casi, questo farmaco può essere utilizzato per aumentare la forza delle contrazioni o la loro frequenza.

L’Ossitocina è un farmaco molto efficace, ma il suo utilizzo non è privo di rischi: diversi studi hanno infatti dimostrato che il rischio di lesioni alla nascita aumenta con la sua somministrazione tanto che una importante agenzia per il controllo sui farmaci, come la statunitense Food and Drug Administration, ha messo in guardia i medici sulle possibili conseguenze associate all’utilizzo di questo farmaco.

Quando viene somministrata Ossitocina è molto importante controllarne il dosaggio in quanto gli effetti collaterali possono variare significativamente tra le partorienti: alcune possono essere particolarmente sensibili al farmaco mentre altre, con lo stesso dosaggio, non osservano effetti.

A complicare ulteriormente la situazione è il fatto che l’Ossitocina ha un tempo di reazione ritardato: nella maggior parte dei casi il farmaco non produce un risultato evidente fino ad almeno mezz'ora dopo la somministrazione; non è quindi raro che una seconda dose venga somministrata prima che la dose precedente abbia avuto effetto.

L'iperstimolazione è un altro problema associato all'uso di Ossitocina: la placenta, che è attaccata alla parete uterina, svolge un ruolo chiave nel fornire nutrienti e ossigeno dalla madre al feto fino a quando il bambino non è in grado di sopravvivere da solo. Durante il travaglio, le contrazioni causano la compressione della placenta, limitando così il flusso di ossigeno e sangue al bambino; questo accade per ogni contrazione.

È per questo motivo che è molto importante che ci sia riposo tra una contrazione l’altra per permettere al bambino di ricevere quantità adeguate di ossigeno prima che inizi la contrazione successiva: se il flusso di ossigeno e sangue al bambino dovesse essere compromesso per qualsiasi motivo, il bambino potrebbe subire gravi conseguenze.

Quando il corpo di una donna è eccessivamente sensibile all’Ossitocina, la sua muscolatura uterina può andare incontro a iperstimolazione con contrazioni prolungate o troppo forti con conseguente stress per la placenta e il bambino. Quando ciò accade il bambino non riceve ossigeno a sufficienza rischiando lesioni alla nascita, paralisi cerebrale inclusa.

Effetti collaterali dell’Ossitocina

Dato che l’Ossitocina che viene somministrata è un ormone sintetico, il corpo della partoriente può rispondere in modo diverso rispetto all’Ossitocina prodotta naturalmente. Per questo motivo i medici devono monitorare attentamente sia la madre che il bambino durante la somministrazione del farmaco per valutare la risposta della donna controllando costantemente anche i livelli di Ossitocina eventualmente prodotti naturalmente poiché un sovradosaggio può causare effetti collaterali avversi sia per la madre che per il bambino.

I possibili effetti collaterali da sovrastimolazione dell'utero (una condizione nota come tachisistole) includono:

  • Emorragia postpartum
  • Rottura dell’utero
  • Ictus della mamma
  • Morte della mamma

I possibili effetti collaterali dell’Ossitocina sul bambino includono:

  • Diminuzione della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna
  • Aritmia cardiaca (battito cardiaco irregolare)
  • Aumento della pressione intracranica
  • Convulsioni infantili
  • Emorragia cerebrale
  • Danni cerebrali
  • Ictus fetale
  • Morte fetale

Ossitocina e danno alla nascita

Se i genitori ritengono che la lesione alla nascita subita dal proprio figlio possa essere stata causata dall'uso di Ossitocina durante il travaglio e il parto, è importante rivolgersi a legali esperti nel campo il prima possibile al fine di ottenere un eventuale risarcimento in quanto un bambino che soffre di una lesione alla nascita o di una disabilità spesso richiede spese per l’assistenza per tutta la vita, che possono mettere a dura prova tutta la famiglia.

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