Errori nella diagnosi di infarto

L'infarto miocardico acuto richiede una diagnosi ed un trattamento immediati per ridurre il rischio di complicazioni mediche gravi o di morte

Assistenza legale per risarcimento

Se tu o un tuo caro avete ricevuto una diagnosi sbagliata o ritardata in caso infarto e, di conseguenza, avete subito gravi danni, potreste aver diritto ad un risarcimento. Contatta i nostri avvocati con esperienza in casi di errori diagnostici per ottenere un inquadramento del caso.

La malattia coronarica è, in Italia, la principale causa di morte sia per le donne che per gli uomini. L'attacco cardiaco, tecnicamente indicato come un infarto miocardico acuto (IMA), richiede una diagnosi e un trattamento immediato per ridurre il rischio di complicazioni mediche gravi o di morte.
In una piccola porzione di casi, la morte o l'aggravamento del paziente può derivare da negligenza medica in termini di omessa o ritardata diagnosi di infarto.

Quali soggetti potrebbero essere responsabili per l'errore diagnostico?

I soggetti colpiti da dolore toracico o altri sintomi classici di  attacco cardiaco cercano, normalmente, aiuto nel pronto soccorso dell'ospedale. I pazienti che hanno sintomi atipici dell'attacco cardiaco possono anch'essi recarsi al pronto soccorso ma, spesso, senza nemmeno sospettare che i loro sintomi possano essere causati da un problema cardiaco.
I professionisti medici del pronto soccorso che potrebbero commettere errori nella diagnosi di infarto del miocardio sono molteplici e comprendono:

  • medici di pronto soccorso
  • infermieri del triage
  • Consulenti cardiologi
  • Specializzandi
  • Consulenti medici

Studi scientifici hanno dimostrato che i reparti di pronto soccorso possono con basso afflusso di pazienti avere un più alto tasso di diagnosi errata di attacco cardiaco rispetto ai reparti di ps con più elevato afflusso di pazienti.La ragione di ciò risiede nel fatto che i reparti di PS più piccoli hanno meno esperienza nella diagnosi di infarto e hanno meno risorse per fare una diagnosi accurata.
Anche i professionisti medici di reparti diversi dal pronto soccorso potrebbero commettere errori. Esempi di altri operatori sanitari che potrebbero essere responsabili per diagnosi errata o ritardata di infarto includono:

  • I medici di famiglia
  • Medici di medicina generale
  • Assistenti medici
  • Tecnici di laboratorio e altri professionisti addetti alla diagnosi

Perché si verificano gli errori nella diagnosi dell'infarto?

I sintomi diversi da quelli tipicamente associati agli attacchi di cuore sono un fattore importante. Studi scientifici hanno dimostrato che i pazienti di sesso femminile devono affrontare un rischio particolarmente elevato di ricevere diagnosi errate in caso di infarto a causa dei sintomi atipici spesso presenti nelle donne. Tali sintomi atipici includono:

  • fatica
  • disturbi del sonno
  • riduzione del respiro
  • dolore alla schiena
  • nausea e vomito
  • dolore che non si irradia
  • pesantezza degli arti
  • senso di vuoto alla testa
  • bruciore epigastrico

I sintomi indicati sono diversi dai sintomi spesso riportati dagli gli uomini, come mal di testa e dolore al torace, alla mandibola, alla spalla, al braccio, al collo e tra le scapole. Alle pazienti con infarto del miocardio possono quindi essere diagnosticati problemi psichiatrici o emotivi, ansia, problemi muscolo-scheletrici e indigestione. Le donne hanno un maggiore rischio di ricevere farmaci ansiolitici o antidolorifici invece di ricevere trattamenti salva-vita, come consulenza cardiologica d'emergenza, nitroglicerina, aspirina, eparina, e agenti trombolitici.
Gli studi hanno anche dimostrato che le persone di colore possono avere più probabilità di ricevere una diagnosi errata o ritardata in caso di attacco cardiaco. Ciò può essere in parte spiegato dalla giovane età di molti pazienti di colore affetti da infarto. In uno studio è risultato che le vittime di attacchi cardiaci afro-americani erano in media quasi 10 anni più giovani rispetto ai pazienti bianchi. Indipendentemente dalla razza, i medici possono essere meno propensi a sospettare un attacco di cuore in un paziente giovane.
Anche gli anziani vittime di attacchi cardiaci sono tuttavia a rischio di diagnosi errata o ritardata. I pazienti più anziani a volte si presentano con sintomi atipici, e molti pazienti anziani hanno anche altre malattie croniche che possono rendere più difficile individuare l'attacco cardiaco.
Anche se il medico del pronto soccorso o altro professionista medico ritengano che il paziente potrebbe avere un attacco di cuore, errori nell'esecuzione dei test diagnostici potrebbero impedire una diagnosi tempestiva e accurata.

Quali sono le potenziali conseguenze della diagnosi errata o ritardata di infarto?

L'omissione nell'eseguire una diagnosi tempestiva e accurata di un attacco cardiaco può avere gravi conseguenze per il paziente. Gli studi dimostrano che l'omessa o ritardata diagnosi di infarto è associata a condizioni mediche avverse, compresa la morte. Uno studio mostra che il rischio di morte raddoppia se l'infarto non è adeguatamente diagnosticato.
I pazienti che sopravvivono all'infarto non diagnosticato o ad una diagnosi ritardata sviluppano spesso più complicazioni rispetto ai pazienti che ricevono una diagnosi corretta. Uno studio ha rivelato che quasi tre quarti dei pazienti sono stati riammessi in ospedale dopo un'infarto mal diagnosticato, mentre il tasso di riammissione è stato solo del 17 per cento per coloro che hanno ricevuto una diagnosi ed un trattamento corretti.
Vuoi sapere se i danni subiti da te o da un tuo caro siano stati la conseguenza di errori nella diagnosi di infarto?
E 'naturale chiedersi se i sanitari avrebbero potuto diagnosticare l'infarto tempestivamente e se ciò avrebbe potuto salvare la vita del paziente o migliorare il suo stato di salute.

Tipi di errori nella diagnosi della cardiopatia

La mancata o ritardata diagnosi una condizione medica implica un errore nell'interpretare i risultati dei test diagnostici o la mancata prescrizione degli opportuni esami diagnostici quando alcuni sintomi sono presenti. Tali esami possono includere la radiografia del torace, elettrocardiografie e elettrocardiogrammi (ECG e ECG), e prove di tolleranza allo sforzo (stress test). La mancata considerazione di fattori di rischio del paziente e la mancata corretta valutazione della sua condizione clinica sono ulteriori possibili cause di una diagnosi errata della cardiopatia.

Segni di infarto

Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte nel nostro paese, essendo responsabili del 44% di tutti i decessi. In particolare la cardiopatia ischemica è la prima causa di morte in Italia, rendendo conto del 28% di tutte le morti. La cardiopatia comprende una serie di condizioni, tra cui l'ostruzione del flusso sanguigno, debolezza dei muscoli cardiaci, difetti cardiaci, e altri problemi relativi al sistema circolatorio. I sintomi dell'infarto possono essere facilmente diagnosticati. La vostra migliore difesa è quella di conoscere i segni dell'attacco cardiaco e di rivolgersi immediatamente al medico.
Prestare attenzione ai seguenti sintomi di infarto:

  • Dolore al torace
  • Battito cardiaco rallentato o accelerato
  • Dolore alla parte superiore del corpo, alle braccia, alla schiena, al collo, alla mandibola e alla parte superiore dello stomaco
  • Gonfiore alle gambe o ai piedi
  • Riduzione del respiro
  • Nausea, sudorazione fredda o vertigini

Quali sono i danni risarcibili conseguenti alla mancata diagnosi di infarto?

Gli avvocati specializzati in malasanità dello studio Stefano Gallo possono assisterti per ottenere il risarcimento dei seguenti danni.
Danno biologico: è il danno da violazione del diritto alla salute previsto dall’art. 32 della Costituzione. L’importo del danno è stabilito da apposite tabelle ed è direttamente proporzionale alla gravità della lesione e all’aspettativa di vita della vittima.
Danno estetico: è la componente del danno biologico consistente nel peggioramento dell’aspetto esteriore della persona
Danno psichico: è la lesione della salute psichica conseguente all’errore medico.
Danno morale: è il danno conseguente alla violazione del diritto alla dignità umana previsto dagli ex artt. 2 e 3 della Costituzione e si riferisce non solo al patema d’animo temporaneo, ma anche alle sofferenze permanenti. E’ condivisibile la tesi giurisprudenziale secondo cui il danno morale ha una valenza autonoma rispetto al danno biologico e al danno esistenziale (danno alla vita di relazione) e, di conseguenza, vada liquidato a parte. Ciò in quanto in quanto danno biologico e il danno morale si differenziano in relazione all’interesse protetto leso, che nel primo è il diritto alla salute e nel secondo l’integrità morale.
Danno morale ai prossimi congiunti: è ammesso non solo per i parenti della vittima, ma anche, secondo la giurisprudenza più recente (2012) anche per il convivente more uxorio.
Danno da morte: è il danno causato a chi, a causa di un errore medico, abbia perso la vita. E' configurabile, secondo la giurisprudenza più recente, anche quando la vittima sia deceduta immediatamente dopo l'errore o non abbia avuto la consapevolezza di essere in procinto di perdere la vita. E' trasmissibile agli eredi in ragione delle rispettive quote.
Violazione del diritto all’autodeterminazione:  in presenza di un comportamento medico censurabile da cui consegua un danno alla salute, bisogna liquidare oltre al danno biologico anche quello da lesione al diritto all’autodeterminazione
Danno patrimoniale della vittima

  • Danno da perdita della capacità di produrre reddito: si tratta della perdita della capacità di produrre reddito da parte del soggetto affetto dalla condizione menomativa. L’importo di tale danno sarà pari alla retribuzione che il soggetto avrebbe potuto percepire nel corso della sua vita lavorativa se non fosse stato affetto dalla lesione.
  • Danno relativo alle spese mediche sostenute e da sostenere: al soggetto danneggiato dovranno essere risarcite le spese mediche sostenute (relative a servizi non usufruibili presso il Sistema Sanitario Nazionale) ed anticipate le spese future per le cure e l’assistenza.

Danno patrimoniale dei prossimi congiunti

  • Danno economico dei genitori: si tratta delle spese per cure ed assistenza che i genitori della vittima dovranno sostenere durante tutta la durata della compromissione della sua salute. Tale danno, nei casi di lesioni cerebrali del bambino dovute a colpa medica, raggiunge importi spesso maggiori della somma dei danni alla salute e del danno economico del bambino.
  • Danno economico del coniuge e dei figli in caso di decesso della vittima: si tratta della diminuzione del reddito familiare conseguente alla morte del familiare.

Pensi che il danno subito da te o da un tuo parente sia stato causato da colpa medica?

Gli avvocati dello Studio legale Stefano Gallo hanno esperienza pluriennale in casi di lesioni causate da negligenza, imprudenza o imperizia del medico e quindi anche in casi di danni da mancata diagnosi di infarto. Contatta il nostro studio per ottenere un inquadramento medico legale del tuo caso.

Il risarcimento può essere ottenuto sono se vi siano i presupposti sopra descritti. Un attenta analisi del caso da parte di medici legali esperti è, perciò, fondamentale.

Lo studio legale Stefano Gallo è sito in Roma e segue i propri clienti su tutto il territorio nazionale.

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