Tumore alla prostata: omessa diagnosi

Cos'è il tumore alla prostata?

Il tumore della prostata è il cancro che si forma nei tessuti della prostata. La prostata è una ghiandola delle dimensioni di una noce sita nel sistema riproduttivo maschile, dove si producono gran parte degli spermatozoi trasportati dallo sperma. Si trova sotto la vescica e circonda la parte superiore dell'uretra (il tubo che trasporta lo sperma e l'urina).

Il cancro alla prostata spesso non provoca sintomi finché non si trova in una fase avanzata. Nondimeno, circa l'85% degli uomini con cancro alla prostata ricevono la diagnosi nelle prime fasi della malattia quando il cancro è contenuto nella prostata, in parte perché il cancro alla prostata tende ad essere un tumore a crescita lenta.

Il cancro alla prostata colpisce soprattutto gli uomini più anziani, con circa l'80% dei casi riportati negli uomini di età superiore ai 65 anni. Meno dell'1% dei casi riguarda maschi sotto i 50 anni.

I fattori di rischio includono una dieta con una notevole quantità di carne rossa e una storia familiare di cancro alla prostata in parenti stretti (padri, fratelli e figli). Anche le esalazioni sul lavoro aumentano il rischio di contrarre il cancro alla prostata, comprese le occupazioni di saldatori, produttori di batterie, lavoratori delle piante in gomma e lavoratori esposti frequentemente al cadmio metallico.

Come viene diagnosticato il tumore alla prostata?

Se un tumore causa un rigonfiamento della ghiandola prostatica o una volta che il tumore si diffonde oltre la prostata, possono verificarsi uno o più di questi sintomi:

  • Frequente necessità di urinare, soprattutto di notte
  • Difficoltà di avvio o arresto di un flusso di urina
  • Flusso urinario debole o interrotto
  • Perdita di urina quando si ride o si tossisce
  • Incapacità di urinare alzandosi in piedi
  • Sensazione dolorosa o bruciore durante la minzione o l'eiaculazione
  • Sangue nelle urine o nello sperma

Il carcinoma prostatico avanzato negli stadi successivi può causare sintomi quali dolore sordo e profondo nella pelvi, nella parte bassa della schiena, nelle costole o nella parte superiore delle cosce. Può anche causare perdita di peso e appetito, affaticamento, nausea, vomito, gonfiore degli arti inferiori o debolezza o paralisi agli arti inferiori.

In assenza di sintomi, due esami di screening primari possono aiutare a diagnosticare il cancro alla prostata. Uno di tali tests prevede un esame rettale digitale per trovare nella prostata aree rigide o irregolari conosciute come noduli. Il secondo test prevede lo screening di un campione di sangue per cercare una sostanza prodotta dalla prostata nota come "antigene prostatico specifico" (PSA). Livelli elevati di PSA suggeriscono la presenza di tumore.

Nessuno dei due test è infallibile. L'esame digitale consente solo l'esame di una porzione della prostata. Gli uomini con PSA lievemente elevato possono non avere il cancro alla prostata e gli uomini senza picchi di PSA possono, viceversa, avere il cancro. Due recenti studi importanti hanno concluso che non vi è alcuna differenza di aspettativa di vita tra gli uomini che si sottopongono a regolari test del PSA e quelli che non lo fanno. Nondimeno, l'American Cancer Society raccomanda test regolari ad uomini che sono ad alto rischio di sviluppare il cancro alla prostata.

L'unico modo per confermare una diagnosi di tumore alla prostata è eseguire una biopsia per consentire all'urologo di esaminare le cellule della prostata al microscopio.

Il tasso di sopravvivenza a cinque anni in caso di tumore alla prostata diagnosticato nelle fasi iniziali è del 99%. La maggior parte del cancro alla prostata (81%) viene rilevata nella Fase I (localizzata alla prostata). Lo stadio II del tumore (diffuso ai linfonodi vicini) coinvolge il 12% dei casi. Quando il cancro si metastatizza in diverse aree del corpo, il tasso di sopravvivenza cala drasticamente a circa il 30%.

La rimozione chirurgica di un tumore alla prostata è un'opzione praticabile per le prime fasi del tumore, assumendo che un paziente non abbia altre condizioni di salute significative come la cardiopatia. Un'altra opzione di trattamento è la radioterapia. Il cancro alla prostata generalmente non risponde bene alla chemioterapia, che viene tipicamente utilizzata solo per il trattamento di uomini con tumore prostatico avanzato o ricorrente. La terapia ormonale è utilizzata su uomini anziani che sono troppo debilitati fisicamente per il trattamento attivo e per gli uomini con una malattia più avanzata.

Poiché il cancro alla prostata viene spesso diagnosticato negli uomini più anziani e tende a crescere lentamente, alcuni pazienti optano per una sorveglianza attenta della malattia.

Diagnosi mancata o ritardata di tumore alla prostata

Una diagnosi ritardata di tumore alla prostata può portare a trattamenti più invasivi e ad una minore probabilità di sopravvivenza. Gli errori medici in caso di tumore alla prostata possono verificarsi in vario modo.

Ad esempio, il medico di base potrebbe ignorare o non apprezzare il significato dei sintomi e non ordinare esami di follow-up. Il medico di base potrebbe inoltre non effettuare uno screening adeguato del paziente ad alto rischio di contrarre il cancro alla prostata.

Lo specialista (urologo) potrebbe interpretare male un esame del sangue o un campione di biopsia o può non condurre correttamente la biopsia.

Il laboratorio di analisi potrebbe commettere un errore, come l'errato posizionamento di un campione bioptico, o l'interpretazione errata dei risultati del test. L'errore potrebbe anche consistere in un banale errore di comunicazione, come il caso in cui un laboratorio non segnali tempestivamente o accuratamente i risultati della biopsia al medico o il medico non fornisca informazioni sui risultati del tests.

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