La chirurgia non è scevra da rischi. A volte i maggiori rischi chirurgici si verificano dopo l'esecuzione dell'intervento chirurgico. Nella fase successiva alla chirurgia, i comportamenti medici censurabili alla base di richieste de risarcimento del danno sono (1) la mancata diagnosi e trattamento di nuove complicazioni, o (2) la mancata diagnosi e trattamento di complicanze verificatesi durante l'intervento chirurgico.

Omessa diagnosi e trattamento di nuove complicanze

Lo standard di cura di molte procedure chirurgiche richiede che i medici e gli infermieri monitorino i loro pazienti al fine di essere aggiornati e adeguatamente informati sui progressi post-operatori del paziente o sulla mancanza di progressi. I requisiti specifici dello standard di cura dipendono, naturalmente, dalla chirurgia. Ci sono complicanze note specifiche di una determinata procedura che dovrebbero essere conosciute e prontamente identificato quando la relativa sintomatologia si presenta. Spesso, si tratta di applicazione di nozioni di base: pressione sanguigna, frequenza cardiaca, ematocrito, emoglobina, e valutazione del dolore del paziente.

Emorragia post-operatoria

Le emorragie - in particolare le emorragie interne - sono un rischio comune della fase post-chirurgica. Il mancato riconoscimento tempestivo di segni e sintomi di emorragia post-chirurgica o l'incapacità di predisporne ed attuarne il trattamento appropriato può avere conseguenze catastrofiche. Le comuni complicazioni gravi dell'emorragia includono collasso cardiovascolare, insufficienza, shock ipovolemico ed incapacità di coagulo. La gestione non corretta dell'emorragia interna è una condotta censurabile che da luogo al diritto al risarcimento dell'eventuale conseguente danno patito dal paziente..

Emboli

Il problema opposto all'emorragia post-operatoria è l'embolo (coagulo di sangue). I coaguli di sangue, solitamente nelle gambe, possono migrare verso i polmoni del paziente e causare embolia polmonare, ictus o altra condizione cardiaca.

Errori post-operatori

I coaguli di sangue possono causare gravi danni senza sintomi significativi. Ma ci sono spesso segnali di allarme che i medici e gli infermieri possono omettere di rilevare. Dolore o gonfiore alle gambe sono segni di un problema. Dolore al petto o mancanza di respiro, sono segni indicanti che il coagulo può essere in movimento o nei polmoni.

Atelettasia (polmone parzialmente collassato)

Altra potenziale complicazione post-operatoria è l'Atelettasia. Dopo l'intervento chirurgico al torace o all'addome, permane un'incisione. Tale incisione procura dolore. I pazienti tendono ad evitare il dolore omettendo di respirare profondamente come fanno di solito. Di conseguenza, i polmoni non resteranno aperti. Quando ciò accade l'ossigeno non viene trasferito a sufficienza nel sangue e l'ossigenazione diminuisce. Il muco che di solito viene espulso attraverso la normale respirazione e la tosse si accumula. Ciò può causare complicazioni, in particolare polmonite, nei pazienti più anziani. E' cruciale, in tali casi, identificare rapidamente il problema - frequenza cardiaca più veloce, diminuzione dell'ossigenazione e mancanza di respiro sono gli indizi più elementari. Lo standard di cura in alcuni casi potrebbe anche richiedere la spirometria per misurare l'inalazione.

Infezione

Le infezioni post-chirurgiche sono piuttosto comuni e si verificano il più delle volte in seguito ad un ritorno in ospedale dopo un intervento chirurgico. Anche se non è impossibile, è difficile sostenere che il danno da infezione sia imputabile alla struttura sanitaria. Il nesso causale, cioè, è estremamente difficile da dimostrare. Il danno da infezione post-chirurgica da malasanità maggiormente comune è causato non tanto dal non aver osservato le regole sull'igienizzazione previste dalle linee guida ma dall'incapacità di diagnosticare e gestire correttamente l'infezione.