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Durante la dialisi, il tuo sangue viene filtrato
Se hai una malattia renale in stadio terminale, potresti aver bisogno di dialisi. La dialisi è infatti il trattamento più comune per i pazienti con insufficienza renale. Durante la dialisi, il sangue viene filtrato attraverso un rene artificiale, o macchina per la dialisi, in cui i prodotti di scarto possono essere eliminati. I pazienti sottoposti ad emodialisi eseguono di solito un trattamento tre volte alla settimana, quindi hanno bisogno di un accesso vascolare affidabile.
Tipi di accesso alla dialisi
Esistono diversi tipi di accesso vascolare per la dialisi e di solito vengono creati nel braccio del paziente. La fistola AV (artero-venosa) è una connessione formata chirurgicamente tra un'arteria e una vena. Le arterie trasportano sangue ossigenato lontano dal cuore ad alta pressione, quindi hanno pareti più spesse delle vene, che restituiscono il sangue dai tessuti del corpo al cuore per l'ossigenazione. La fistola AV consente alla vena di diventare più spessa e di avere meno probabilità di collassare quando viene bucata regolarmente per il trattamento dialitico.
Alcuni pazienti non sono buoni candidati per una fistola AV e possono richiedere un altro tipo di accesso vascolare, noto come innesto artero-venoso (AV). Tale termine si riferisce ad un tubo artificiale collegato ad un'arteria ad una estremità e ad una vena all'altra estremità. Il tubo viene posto sotto la pelle e durante la dialisi, invece del vaso sanguigno viene perforato il tubo. Gli innesti AV hanno maggiori probabilità di coagularsi o infettarsi rispetto alle fistole. Di solito durano due o tre anni.
L'accesso temporaneo alla dialisi può essere ottenuto attraverso un tubo di plastica, o catetere, inserito in una grande vena, come la vena giugulare nel collo. Esiste anche un dispositivo che è un ibrido tra un'innesto AV e un catetere venoso, progettato per pazienti con vene strette che potrebbero impedire il corretto funzionamento di altri dispositivi.
Complicazioni note associate all'accesso alla dialisi vascolare
Esistono una varietà di complicazioni che possono verificarsi in pazienti sottoposti a dialisi. Queste includono l'infezione, la coagulazione e il sanguinamento. Queste complicazioni non sono infrequenti e non possono essere sempre evitate.
La fistola artero-venosa può sanguinare se non le è consentito di "maturare" per un periodo di tempo adeguato. Di solito è necessario un periodo da tre a sei mesi perché la fistola artero-venosa raggiunga una maturazione tale da poter essere usata in sicurezza per l'emodialisi. Alcune fistole possono richiedere un anno per maturare. Se la fistola artero-venosa non è matura, dovrebbe essere utilizzato un altro tipo di accesso fino al completamento della maturazione. Il sanguinamento può verificarsi dopo la dialisi di routine o dopo un trauma al sito di accesso. Il sanguinamento può complicare il recupero del paziente dopo il posizionamento iniziale dell'accesso.
Anche i vasi sanguigni e gli innesti utilizzati per la dialisi possono diventare stenotici o ristretti, il che aumenta il rischio di formazione di coaguli. Il mancato trattamento di un innesto stenotico può causare eccesso di sangue e distensione dei vasi sanguigni nell'area vicino alla porzione ristretta, aumentando il rischio di rottura. Un innesto stenotico o coagulato può anche essere permanentemente danneggiato e quindi richiedere un'altra procedura chirurgica per la sostituzione.
I siti di accesso vascolare coagulato sono una delle cause delle frequenti accessi al pronto soccorso da parte dei pazienti che necessitano di dialisi. Se vengono prontamente riconosciuti, a volte possono essere trattati eliminando il coagulo o effettuando l'iniezione di un farmaco "coagulante" direttamente nel coagulo.
Nel tempo possono verificarsi aneurismi, o punti deboli nella parete di una fistola o di un innesto. Questi sono un potenziale rischio di emorragia e dovrebbero essere corretti per prevenire la rottura. Il 95% dei decessi per emorragia da accesso vascolare derivano da rotture che si verificano mentre i pazienti sono lontani dall'impianto di dialisi. Molti si verificano nelle case di cura o in residenze sanitarie assistenziali (r.s.a.). Alcune di queste morti sono evitabili. Ciò evidenzia l'importanza del monitoraggio dell'accesso vascolare utilizzato per la dialisi.
Le emorragie di accesso vascolare fatale rappresentano lo 0,4% delle morti per dialisi, ma a volte sono evitabili. Quando i pazienti sono sottoposti a dialisi in un centro dialisi, gli infermieri e i tecnici hanno il dovere di monitorare il sito di accesso durante il trattamento. La maggior parte delle strutture ha linee guida che impediscono ai pazienti di coprire il sito di accesso con una giacca o una coperta, ma a volte queste politiche vengono ignorate.
Dosaggi eccessivi di eparina durante la dialisi possono causare un sanguinamento fatale
Oltre alle complicanze di routine dell'emodialisi, anche gli errori nel trattamento possono portare alla morte. Le emorragie da sito di accesso a dialisi di solito si verificano quando l'anastomosi o la connessione si rompono o a causa dell'eccesso di somministrazione di eparina.
Le persone con malattie renali hanno tempi di sanguinamento anomali perché le loro piastrine non funzionano correttamente, quindi sono già a maggior rischio di emorragia. Questo rischio aumenta durante l'emodialisi, poiché ai pazienti viene somministrato un anticoagulante come l'eparina al fine di prevenire la formazione di coaguli. Se il tecnico di dialisi somministra troppa eparina, il paziente è ad alto rischio di emorragia fino a quando il farmaco non viene eliminato o trattato con un agente invertitore. Sfortunatamente, a volte l'overdose di eparina non viene riconosciuta fino a quando non è troppo tardi.
Conseguenze gravi derivanti da sloggiamento dell'ago
Quando un ago si ritira durante la dialisi, può verificarsi la morte o la perdita di sangue significativa che richiede trasfusione. Il sangue che scorre nella macchina per dialisi è sotto pressione, quindi qualsiasi breccia nel circuito di dialisi provocherà una rapida perdita di sangue. Sfortunatamente, questo evento prevenibile si verifica troppo frequentemente. Se l'emorragia non viene controllata rapidamente, può comportare la necessità di trasfusioni, che comportano rischi significativi. Ancora peggio, il rapido tasso di perdita di sangue da un ago di dialisi rimosso può causare la morte se tale circostanza non viene riconosciuta dal personale medico presso la struttura. Un'indagine governativa effettuata negli Stati Uniti su questi incidenti ha riscontrato il mancato rispetto degli standard minimi di cura presso le strutture in cui tali eventi hanno provocato lesioni o decesso del paziente.
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