Gli errori commessi dal chirurgo possono avere conseguenze davvero devastanti. Nel corso dell'intervento chirurgico, uno slittamento del bisturi può provocare una grave perdita di sangue, una paralisi o addirittura la

morte. Se il chirurgo, durante l'intervento, lacera per sbaglio una un'importante vaso sanguigno (come l'aorta o la vena iliaca) e il paziente subisce un’emorragia eccessiva o la morte, tu o i parenti del paziente potreste aver diritto a un risarcimento dei danni subiti.

Per ricevere il risarcimento dei danni risultanti dal fatto che il vostro chirurgo vi abbia lacerato un vaso sanguigno durante  l'intervento e’ necessario che la lesione sia stata causata da un comportamento negligente del medico. In particolare, sarà necessari dimostrare i seguenti elementi:

- Che il medico chirurgo sia stato in qualche modo negligente.

- Che la negligenza del medico chirurgo abbia causato in maniera diretta una lesione o un danno. Qualora la vena lacerata fosse stata subito riparata allora gli elementi per la causa vengono a mancare anche se il medico e’ stato negligente. Tuttavia se la vena lacerata ha causato altri tipi di lesioni o danni puoi ricevere un risarcimento per questi ultimi.

E' importante notare che il danneggiato dovrà sostenere, e non provare, che un errore sia stato commesso dal medico o dalla struttura ospedaliera. Saranno invece questi ultimi a dover discolparsi, cioè a dover provare che il danno si sia verificato per cause a loro non imputabili.

DANNI RISARCIBILI

Se, a causa di errori durante l'intervento o per l'assenza di consenso informato hai subito una lesione di tipo permanente, saranno risarcibili i seguenti danni:

• Danno alla salute: l'importo è direttamente proporzionale al punteggio di invalidità permanente associato dal medico legale alla lesione subita dal paziente ed inversamente proporzionale alla sue età. In altre parole, più la lesione sarà grave e più l'età sarà bassa, più l'importo del risarcimento del danno sarà elevato.

• Danno economico per la perdita della capacità di produrre reddito: si tratta della perdita della capacità di produrre reddito da parte del soggetto affetto dalla lesione. L'importo di tale danno sarà pari alla differenza tra la retribuzione percepita e la retribuzione che il soggetto avrebbe potuto percepire nel corso della sua vita lavorativa se non fosse stato affetto dalla lesione.

• Danno economico per spese mediche future: le spese che il soggetto affetto dalla lesione dovrà presumibilmente affrontare per eseguire terapie od interventi riparatori.

• Danno esistenziale: è il danno derivante peggioramento della sfera affettiva e relazionale del paziente causato dalla lesione subita.

• Danno morale: è il danno conseguente al dolore patito dal paziente in conseguenza della lesione subita

• Danno economico, danno esistenziale e danno morale dei prossimi congiunti (genitori, coniuge, fratelli)