La stragrande maggioranza delle procedure chirurgiche effettuate ogni anno in Italia determinano importanti miglioramenti della condizione di salute del paziente. La tecnologia, peraltro, ha aiutato a minimizzare gli errori e migliorare il recupero. A volte, tuttavia, possono verificarsi complicanze evitabili, con conseguente peggioramento dello stato di salute del paziente.
Nell'ambito della chirurgia, condotte mediche non conformi allo standard di cura richiesto dalla comunità scientifica possono essere poste in essere dal chirurgo, dall'anestesista, dagli assistenti di sala operatoria o da altro personale medico coinvolto nella chirurgica.
Il diritto al risarcimento presuppone che il paziente abbia subito un danno come conseguenza diretta e immediata del comportamento censurabile del sanitario. Non si ha pertanto diritto al risarcimento nelle seguenti ipotesi:
- peggioramento della salute del paziente avvenuto anche in presenza di una procedura chirurgica eseguita a regola d'arte (complicanza inevitabile)
- errore chirurgico che non abbia determinato danni al paziente
Gli errori in chirurgica possono verificarsi in diverse forme, non tutte direttamente connesse al chirurgo. La percezione che i chirurghi siano i soli responsabili di eventuali danni arrecati al paziente si fonda su casi di negligenza medica rari ma molto pubblicizzati dai media, come la ritenzione nel paziente di spugne o strumenti chirurgici, la rimozione dell'organo sbagliato o l'amputazione degli arti sbagliati.
La maggior parte delle procedure chirurgiche implicano l'operato di un team chirurgico, composto chirurgo I op, chirurgo aiuto, medico specializzando, anestesista, infermiere strumentista, infermiere circolante, infermiere d’anestesia, infermiere della centrale di sterilizzazione e personale ausiliario, ciascuno dei quali svolge una funzione separata. La maggior parte degli interventi chirurgici riesce correttamente. Quando, a volte, le cose vanno male, non sempre sono coinvolti comportamenti colposi del chirurgo.
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Quando e dove si verificano gli errori nella chirurgia
La chirurgia si compone di tre fasi: pre-operatoria, operatoria e post-operatoria. In qualsiasi momento durante queste tre fasi possono verificarsi errori chirurgici.
Problemi di comunicazione pre-operatoria
È essenziale per il chirurgo comunicare chiaramente con il paziente prima dell'intervento chirurgico. Durante la discussione pre-operatoria e la valutazione, il chirurgo deve identificare il paziente, determinare se il egli sarà in grado di sopportare fisicamente l'intervento chirurgico e rispondere a tutte le domande del paziente.
In molti casi, anche l'anestesista visiterà il paziente per confermare la sua identità, rispondere alle domande circa gli effetti dell'anestesia e per cassicurarsi che il paziente non abbia mangiato per un certo periodo di tempo prima dell'intervento chirurgico. L'informazione data alò paziente da parte del chirurgo dovrebbe riguardare anche
- La natura dell'intervento chirurgico
- Le ragionevoli alternative alla chirurgia
- I possibili rischi della chirurgia e i postumi
- I benefici che il paziente può sperare di ottenere dalla chirurgia
- Il consenso informato
Errori nella fase operatoria
La parte più critica della chirurgia si verifica in sala operatoria. In tale fase il paziente è più vulnerabile e, nella maggior parte dei casi, non riesce a comunicare con i membri del team chirurgico. Per evitare errori chirurgici e danni al paziente è indispensabile che il chirurgo:
- Possegga la formazione e l'esperienza per eseguire in modo sicuro la procedura
- Comunichi efficacemente con i membri del team
- Esegua l'intervento chirurgico sulla parte del corpo corretto
- Non dimentichi strumenti chirurgici nel corpo del paziente
Omissioni e condotte post-operatorie
La fase post-operatoria riveste per il paziente un'importanza critica. Durante tale fase il paziente è vulnerabile ad infezioni e ad altre complicazioni che possono influenzare negativamente il suo recupero. Il chirurgo non può essere direttamente responsabile di complicazioni post-intervento chirurgico, ma ha il dovere di eseguire un corretto follow-up e di comunicare al pazientese si stiano manifestando complicanze.
Durante la fase post-chirurgica, alcuni fattori di rischio sono spesso collegati all'ambiente ospedaliero. Se la camera della degenza non è adeguatamente disinfettata e igienizzata, o se il paziente entra in contatto con dipendenti della struttura affetti da infezioni, la salute del paziente può peggiorare rapidamente. Le infezioni più comuni contrattate negli ospedali sono causate da stafilococco, streptococco, tafilococco aureo (MRSA) meticillina-resistente e clostridium difficile.
Tipi di errori nella cirurgia
Sito chirurgico sbagliato
In casi rari, è capitato che il chirurgo abbia operato la parte sbagliata del corpo del paziente. In tal modo, possono essere lesi organi sani o amputate inutilmente membra sane.
Intervento chirurgico non necessario
Può verificarsi quando il paziente riceva una diagnosi errata, quando il chirurgo ritenga erroneamente che l'intervento sia necessario, o quando il chirurgo ritenga che il paziente abbia bisogno di un intervento più demolitivo rispetto a quello effettivamente necessario.
Danni agli organi interni
Danni alle zone più interne del corpo possono verificarsi, non solo in conseguenza di complicanze, ma anche quando a causa di imperizia, imprudenza o negligenza il chirurgo pratichi lesioni o perforazioni di tessuti, vasi sanguigni, nervi od organi del paziente.
Ritenzione di materiale estraneo nel corpo del paziente
Strumenti chirurgici come spugne, divaricatori e lame chirurgiche sono a volte lasciati all'interno del corpo del paziente. La Ocse, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, ha pubblicato un studio dal quale risulta che, in Italia, la media dei casi di oggetti estranei lasciati inavvertitamente nei corpi dei pazienti è di 3,5 su 100.000 interventi. La media europea è di 3,8 per 100.000 operazioni.
Infezioni del sito chirurgico
Strumenti chirurgici non adeguatamente sterilizzati prima dell'uso possono trasferire batteri al paziente durante l'intervento chirurgico. Se la sala operatoria non viene frequentemente disinfettata, il paziente può essere infettato da batteri e contrarre malattie infettive. Inoltre, l'equipe chirurgica deve essere completamente "puliti" prima di toccare il paziente e gli strumenti chirurgici.
L’antisepsi chirurgica delle mani dovrebbe essere assicurata da un sapone antimicrobico.
Le mani e gli avambracci dovrebbero essere lavati per 2-5 minuti. Quando le mani sono
fisicamente pulite, un antisettico deve essere utilizzato per l’antisepsi.
I componenti dell’équipe chirurgica, prima dell’intervento, devono indossare una mascherina che copra adeguatamente bocca e naso, una cuffia/copricapo per coprire i capelli o un copricapo integrale per capelli e barba.
I presupposti del diritto al risarcimento
Se l'errore nella procedura chirurgica provoca un aggravamento della condizione di salute del paziente, quest'ultimo potrebbe avere diritto ad un risarcimento del danno. Il risarcimento può essere ottenuto solo se si verifichino i seguenti presupposti:
- Il paziente abbia subito un danno alla salute
- Vi sia un nesso causale tra tale danno e la condotta medica
- Il medico o la struttura sanitaria non possano provare di aver correttamente adempiuto l'obbligazione sanitaria
Danni risarcibili
Se, a causa di errori durante l’intervento chirurgico o dell’assenza di consenso informato hai subito una lesione di tipo permanente, saranno risarcibili i seguenti danni:
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Danno alla salute: l’importo è direttamente proporzionale al punteggio di invalidità permanente associato dal medico legale alla lesione subita dal paziente ed inversamente proporzionale alla sue età. In altre parole, più la lesione sarà grave e più l’età sarà bassa, più l’importo del risarcimento del danno sarà elevato.
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Danno economico per la diminuzione della capacità di produrre reddito: si tratta della perdita della capacità di produrre reddito da parte del soggetto affetto dalla lesione. L’importo di tale danno sarà pari alla diminuzione reddituale subita dal paziente in conseguenza della lesione subita.
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Danno economico per spese mediche future: si tratta delle spese che il soggetto affetto della lesione dovrà sostenere per terapie od interventi riparatori.
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Danno esistenziale: è il danno, stabilito dal giudice in via equitativa, conseguente alla compromissione della vita di relazione subita dal paziente in seguito alla lesione.
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Danno morale: è il danno conseguente al dolore patito dal paziente in conseguenza della lesione subita
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Danno economico, danno esistenziale e danno morale dei prossimi congiunti (genitori, coniuge, fratelli)
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Il risarcimento può essere ottenuto sono se vi siano i presupposti sopra descritti. Un attenta analisi del caso da parte di medici legali esperti è, perciò, fondamentale.
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