Mio figlio è vittima di errori medici?

Nel caso di un danno subito da un bambino in ambito sanitario, se il genitore o i familiari ritengono che il pediatra o altri professionisti medici siano responsabili, prima di intentare una causa legale per negligenza medica è bene che siano a conoscenza di alcuni aspetti legali.

Comprendere i requisiti necessari per richiedere un risarcimento per responsabilità medica, infatti, è un passo fondamentale per far valere i propri diritti.

Errori in pediatria e danno al bambino: requisiti per il risarcimento

Una parte consistente delle cause legali per colpa medica comprendono denunce per errori nell’ambito della pediatria.

Errori medici in pediatria

L’errore medico si ha quando un professionista sanitario non rispetta l’insieme di regole che generalmente devono seguire i professionisti del settore secondo un consolidato standard di cura. Sebbene lo standard di cura dipenda dalla situazione specifica, la comunità medica riconosce un certo standard per la diagnosi e il trattamento di alcune condizioni che tutti i pediatri e gli altri medici devono rispettare.

Esistono esempi comuni di errore medico in ambito pediatrico, che includono:

  • Cure neonatali inadeguate

  • Mancata diagnosi o trattamento di una condizione medica

  • Diagnosi medica errata

  • Mancato monitoraggio delle condizioni di salute di un neonato o di un bambino

  • Errori terapeutici

  • Errori di anestesia

  • Errori chirurgici

Spesso, in un caso di negligenza medica pediatrica le figure professionali negligenti sono: il pediatra, l’ostetrico, l’anestesista, il radiologo, l’infermiere, il chirurgo, il tecnico di laboratorio, il medico del pronto soccorso o la struttura ospedaliera.

Gli ospedali possono essere negligenti perché non forniscono ambienti o strumenti sterili o protocolli di sicurezza adeguati, oppure perché non riescono a fornire le cure necessarie al paziente in tempi rapidi o perché non garantiscono un corretto monitoraggio del paziente in cura.

Tipi di danni da errore medico in pediatria

Il termine "infortunio" comprende una vasta gamma di lesioni, condizioni mediche e complicazioni. In ogni caso c’è infortunio quando un professionista sanitario crea un danno fisico o un trauma al bambino poiché negligente, cioè incapace di seguire un corretto standard di cura.

Il danno può riferirsi a una lesione cerebrale, come l'encefalopatia ipossico ischemica, a una condizione come la paralisi cerebrale infantile o a complicazioni come quelli derivanti dalla mancata diagnosi di meningite o altro.

Presupposti dell'azione legale

Per aver diritto al risarcimento del danno in un caso di danno da errore in pediatria deve essere dimostrato che:

  • Il bambino abbia subito un danno valutabile sul piano medico legale

  • Il danno subito dal bambino sia stato causato da una condotta medica censurabile

In particolare, è necessario dimostrare che, se l’operatore sanitario avesse agito secondo quanto prescritto dalla letteratura scientifica, il danno al bambino sarebbe stato evitato.

Deve quindi essere provato il danno e la relazione diretta tra l'errore medico ed il danno stesso.

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