Patologie neurologiche frequentemente mal diagnosticate

Gli errori medici, purtroppo, non sono rari. Alcuni di questi hanno poche conseguenze sul paziente, mentre altri possono causare gravi lesioni e addirittura la morte. Tra le patologie neurologiche più frequentemente mal diagnosticate troviamo: la sclerosi multipla, l’epilessia, l’ictus, l’emicrania e la demenza senile.

Una accurata anamnesi, l’utilizzo di strumentazioni mediche appropriate e una visita approfondita del paziente possono ridurre la probabilità di effettuare una diagnosi errata.

Errori diagnostici in neurologia

Il ruolo dei medici è quello di aiutare il paziente a mantenere il proprio stato di salute o a guarire. A volte, però, commettono degli errori. Mentre alcuni errori hanno poche conseguenze o potrebbero essere considerati minori, altri influenzano gravemente la salute e il benessere dei pazienti. Ciò è particolarmente vero per i pazienti che mostrano sintomi neurologici.

Le condizioni neurologiche sono spesso mal diagnosticate perché i sintomi sono incredibilmente comuni e possono essere attribuiti a più condizioni cliniche. Tuttavia, una attenta visita medica specialistica e l’utilizzo di immagini a scansione consentono al medico di diagnosticare correttamente la patologia di un paziente.

Sfortunatamente, alcuni medici non pongono sempre la giusta attenzione; questo può portare a una diagnosi errata. I disturbi neurologici spesso richiedono trattamenti rapidi per prevenire ulteriori danni al corpo. Una diagnosi errata, così come il successivo trattamento non adeguato, può portare al peggioramento di una condizione neurologica causando persino la morte.

Le patologie neurologiche più comunemente mal diagnosticate sono:

  1. Sclerosi multipla – Questa patologia si verifica quando il sistema immunitario determina una degradazione della mielina, una copertura protettiva proteica che avvolge i nervi del sistema nervoso centrale. Le immagini ottenute da pazienti affetti da sclerosi multipla mostrano spesso lesioni intorno al midollo spinale, ma dato che non tutte le lesioni del midollo spinale sono sintomo di sclerosi multipla, possono essere elaborate diagnosi errate.
  2. Epilessia – Secondo studi eseguiti negli USA, ben il 25% dei pazienti indirizzati ai centri per l'epilessia hanno ricevuto una diagnosi errata. Ciò è spesso dovuto a una errata interpretazione dell'elettroencefalogramma del paziente.
  3. Ictus – Diagnosticare e trattare precocemente un ictus è di vitale importanza per la sopravvivenza del paziente. Molti medici, però, confondono i sintomi dell’ictus con quelli di una condizione clinica chiamata paralisi di Bell. Un esame neurologico adeguato può aiutare a determinare la diagnosi corretta. L’ictus si verifica quando l'afflusso di sangue al cervello è limitato. I sintomi di solito includono disturbi della vista, confusione, mal di testa, intorpidimento del viso e/o difficoltà a parlare o camminare. Nei giovani adulti i sintomi dell'ictus possono anche essere confusi con vertigini, emicranie o intossicazione.
  4. Demenza – Anche se difficile da credere, persino la demenza può essere diagnosticata in modo erroneo poiché i pazienti anziani possono soffrire di una forma di depressione che può causare un deterioramento delle capacità cognitive simile a quello osservato nella demenza senile.
  5. Emicrania – Molte emicranie sono erroneamente diagnosticate come sinusiti, sottoponendo così il paziente a trattamenti inefficaci.

Oltre alle patologie neurologiche, anche altre malattie sono spesso mal diagnosticate. Tra queste:

  1. Tumore - è causato dalla crescita incontrollata di cellule che possono diffondersi in tutto il corpo causando la morte. Poiché nell’Uomo esistono oltre 100 tipi di cancro, i sintomi possono variare da sanguinamento insolito, alla perdita di peso, a rigonfiamenti anomali. Per diagnosticare con esattezza la tipologia di cancro, sono necessari test diagnostici approfonditi. Il trattamento necessario è spesso aggressivo per evitare che il cancro peggiori o si diffonda. Una diagnosi accurata è fondamentale per fermare la crescita della massa tumorale.
  2. Infarto - si verifica quando il flusso di sangue al cuore è diminuito o bloccato. Il sintomo più comune è un persistente dolore toracico. Tuttavia, non tutti i pazienti avvertono un dolore toracico così forte, tanto da confondere il sintomo dell’infarto con una semplice "indigestione". Molti medici diagnosticano erroneamente un attacco di cuore, soprattutto nelle donne, in quanto non sempre avvertono la sensazione di formicolio al braccio sinistro o dolore al petto e mostrano unicamente sintomi di una normale indigestione.
  3. Depressione - è caratterizzata da sentimenti di tristezza, ansia e/o irritabilità. Spesso può causare stanchezza cronica, difficoltà di concentrazione e problemi di sonno.
  4. Malattia di Lyme - è un'infezione batterica veicolata nell’Uomo da una puntura di zecca e può causare dolori muscolari e articolari, febbre, rigidità e affaticamento. Sintomo inconfondibile della malattia di Lyme è una eruzione cutanea che, però, non tutti i pazienti sviluppano.
  5. Fibromialgia - è caratterizzata da dolori muscolari e articolari diffusi, affaticamento, ansia e insonnia. Le donne hanno maggiori probabilità di sviluppare la fibromialgia rispetto agli uomini e i loro sintomi sono troppo spesso ignorati e sottovalutati dai medici.
  6. Malattie della tiroide – si tratta di condizioni che portano ad uno squilibrio nella produzione degli ormoni tiroidei. Livelli troppo alti o troppo bassi di questi ormoni possono causare debolezza, affaticamento, fluttuazioni di peso e dolori muscolari.
  7. Dissezione aortica - si verifica quando lo strato interno dell'aorta si strappa, causando fuoriuscita di sangue che tende a separare gli strati interni e intermedi dell'aorta. I sintomi comuni includono dolore toracico improvviso e grave, perdita di coscienza, mancanza di respiro, difficoltà respiratorie, paralisi su un lato del corpo o un polso debole in un braccio rispetto all'altro.

Il modo migliore per i medici di evitare una diagnosi errata è quello di fare una anamnesi accurata e dettagliata del paziente, eseguire un esame fisico e neurologico approfondito e utilizzare test medici e strumentazioni appropriate.

Importante è inoltre il rispetto del procedimento di giagnosi differenziale, volto ad escludere la causa più grave del sintomo. Il mancato rispetto delle buone pratiche mediche suindicate potrebbe causare danni significativi al paziente o addirittura la morte.

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