Lesioni cerebrali: errore medico e conseguenze risarcitorie

Le lesioni cerebrali, purtroppo, non si verificano solamente in seguito a eventi traumatici; a volte possono avvenire anche negli ospedali a causa di errori medici. Riconoscere i sintomi di una lesione cerebrale non è sempre semplice: è compito dei sanitari indagare in modo adeguato anche sintomi generici in modo da effettuare una diagnosi corretta ed evitare pericolose complicazioni.

Lesioni cerebrali causate da colpa medica

Generalmente, si pensa che le lesioni cerebrali si verifichino esclusivamente in seguito a incidenti stradali o altri eventi traumatici; in realtà danni cerebrali possono avvenire anche nel luogo dove più dovremmo sentirci al sicuro: l’ospedale.

Dato che le lesioni cerebrali possono mettere seriamente a rischio la vita del paziente, è importante saper riconoscere rapidamente i sintomi in modo da poterli trattare il prima possibile. Il cervello è un organo particolarmente vulnerabile; a volte le lesioni cerebrali sono evidenti, altre volte, invece, non vengono trattate perché i pazienti non sono consapevoli della varietà di sintomi che si possono manifestare.

Le lesioni cerebrali, quindi, possono essere difficili da diagnosticare perché molti sintomi sono poco specifici. Per questo motivo, è fondamentale capire come diagnosticare le lesioni cerebrali soprattutto per evitare le pericolose complicazioni esse possono causare.

Il cervello richiede un flusso costante di ossigeno per funzionare; se questo flusso viene a mancare, condizione definita ipossia cerebrale, le cellule cerebrali iniziano a morire. Entro pochi minuti dall’inizio dell’ipossia, il cervello può subire danni gravi e permanenti.

L'ipossia cerebrale può essere causata da condizioni mediche come ictus, arresto cardiaco, pressione sanguigna estremamente bassa e battito cardiaco irregolare ma se si verifica negli ospedali, è spesso causata da negligenza medica.

La somministrazione di un dosaggio errato di anestesia, gravi infezioni ospedaliere ed errori nel trattamento medico, infatti, possono causare lesioni cerebrali.

Sintomi di lesione cerebrale

Sfortunatamente per i pazienti, i sintomi di una lesione cerebrale non sono sempre così evidenti. A volte i pazienti con ipossia cerebrale lieve presentano sintomi difficili da diagnosticare, come difficoltà a prestare attenzione e scarsa capacità di giudizio.

Per i pazienti che soffrono di grave ipossia cerebrale, invece, i sintomi possono apparire generici; tra questi, convulsioni, movimenti corporei non coordinati e coma. Poiché i sintomi dell'ipossia cerebrale possono essere difficili da diagnosticare, i medici si affidano ad analisi strumentali utilizzando la risonanza magnetica, la TAC o eseguendo un elettroencefalogramma.

A seconda della durata dell’ipossia e della regione del cervello in cui si verifica la lesione, i pazienti possono subire una serie di complicazioni a lungo termine; tra queste, cambiamento di personalità, difficoltà nel dormire, fotosensibilità, perdita di memoria e problemi di vista. Ognuno di noi si affida ai medici per tutelare la propria salute; quando però negligenza medica o negligenza di un ospedale causano lesioni cerebrali non diagnosticate, gli effetti possono essere emotivamente e fisicamente devastanti poiché i pazienti possono subire paralisi o danni cerebrali permanenti che richiedono cure mediche a vita.

Tipi di lesioni cerebrali

Esistono molti tipi di lesioni cerebrali; le due tipologie più comuni, però, sono le lesioni cerebrali aperte e chiuse. Le lesioni cerebrali aperte si verificano quando un trauma diretto alla testa provoca la frattura del cranio danneggiando il cervello; quelle chiuse si verificano quando un colpo alla testa o un movimento violento determinano la compressione del cervello contro il cranio.

Sintomi di lesioni cerebrali

Le lesioni cerebrali sono facili da diagnosticare in seguito a un incidente traumatico in cui sia il paziente che il medico sanno che è probabile che ci sia stato un danno al cervello; dopo un incidente che può verificarsi durante un ricovero ospedaliero o per altre cause sono invece meno facili da rilevare. Alcuni dei sintomi più comuni di una lesione cerebrale includono perdita di coscienza, coma, paralisi e difficoltà a parlare o deglutire. Tuttavia, quando un paziente non è consapevole dell’avvenuta lesione, possono essere presenti sintomi meno evidenti, tra i quali:

  • Dilatazione delle pupille
  • Problemi di equilibrio
  • Insufficienza respiratoria
  • Rallentamento dei riflessi
  • Vomito
  • Ronzio nelle orecchie
  • Difficoltà di concentrazione
  • Risposte emotive inappropriate
  • Perdita del controllo intestinale o della vescica

Molte persone credono che le lesioni cerebrali minori, causa di vertigini o mal di testa, si possano risolvere autonomamente in pochi giorni. In realtà, anche le lesioni minori possono avere gravi complicazioni e portare persino alla morte. Nel caso si sospetti una lesione cerebrale, è importante rivolgersi a un medico esperto in grado non solo di eseguire indagini strumentali come la TAC e la risonanza magnetica ma che possa anche testare la funzionalità motoria e sensoriale del paziente mediante un esame neurologico per la mancata diagnosi di un danno cerebrale potrebbe causare lesioni permanenti.

Cadute di anziani che causano un numero record di lesioni cerebrali

Il cervello è un organo incredibilmente fragile. Anche incidenti apparentemente non gravi possono causare lesioni cerebrali permanenti. Nonostante esistano molti modi in cui le persone possono proteggersi dalle lesioni cerebrali, la realtà è che le cadute, una delle principali cause di lesioni cerebrali, sono spesso inevitabili e accadono continuamente. Le cadute dei pazienti anziani causano un numero crescente di lesioni cerebrali.

Molti anziani si feriscono in seguito a cadute che avvengono quando sono soli; altri, invece, quando sono assistiti da infermieri o altri operatori sanitari. Nonostante in luoghi come ospedali, residenze sanitarie assistenziali (RSA) e case di cura esistano protocolli specifici per trasportare e spostare in sicurezza i pazienti, ciò non sempre avviene.

Gli anziani negli ospedali e nelle case di cura dovrebbero essere maggiormente tutelati e protetti, soprattutto dal rischio di cadute. Molti operatori sanitari commettono l'errore di pensare che i pazienti anziani necessitino solo di un piccolo supporto per camminare e muoversi; in realtà hanno bisogno di qualcuno che possa sostenere tutto il loro peso con facilità per permettere loro di camminare prevenendo le cadute.

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