Esistono intervalli di frequenza cardiaca specifici che sono indicatori dello stato di salute di un nascituro. La maggior parte degli esperti concorda sul fatto che la normale gamma di frequenza cardiaca fetale è di 110-160 battiti al minuto.
Qualsiasi frequenza superiore a 160 battiti al minuto è considerata una frequenza cardiaca veloce, mentre qualsiasi frequenza inferiore a 110 battiti al minuto è considerata una frequenza cardiaca lenta.
Le frequenze cardiache troppo veloci o troppo lente nei bambini non ancora nati possono essere pericolose.
Ai fini di questo articolo, daremo un'occhiata alle basse frequenze cardiache fetali durante il parto. Il termine medico indicante la frequenza cardiaca bassa è “bradicardia”. Questa condizione nei bambini non ancora nati può comportare danni permanenti se non viene diagnosticata e trattata immediatamente.
Cosa trovi in questo articolo:
Perché bisogna preoccuparsi se la frequenza cardiaca fetale è bassa?
La bradicardia durante il travaglio e il parto può causare l'insorgere di gravi condizioni mediche per il bambino, che in alcuni casi provocano anche natimortalità.
Ecco perché è importante che i sanitari che assistono la partoriente controllino da vicino la frequenza cardiaca del feto.
Il monitoraggio fetale assicura che il bambino riceva abbastanza ossigeno e riduce le possibilità che ci siano complicazioni neonatali dovute all'ossigeno insufficiente. Il monitoraggio della frequenza cardiaca fetale consente ai medici di intervenire rapidamente in caso di irregolarità.
Se in caso di frequenza cardiaca del feto bassa i sanitari non prendono provvedimenti per risolverla (cambio di posizione della mamma, velocizzazione del parto mediante taglio cesareo d’urgenza o, se possibile, uso di ventosa ostetrica) ed il bambino subisce lesioni, il bambino stesso e la sua famiglia potrebbero aver diritto al risarcimento dei danni.
Quali sono le cause della bradicardia fetale?
La bradicardia fetale può essere causata da diverse condizioni o situazioni. Una delle più comuni sono i farmaci somministrati alla partoriente. Alcuni narcotici possono far rallentare la frequenza cardiaca del feto quando vengono somministrati alla madre. Anche i farmaci usati per indurre il travaglio nonché quello utilizzato nelle epidurali possono far rallentare la frequenza cardiaca fetale.
Alcune delle altre cause comuni di bradicardia includono:
- Distacco della placenta: placenta che si separa dalla parete dell'utero
- Rottura dell’utero: rottura nella parete dell’utero, tipicamente nel sito di un precedente taglio cesareo
- Problemi del cordone ombelicale: situazioni in cui il cordone ombelicale è compresso o avvolto attorno al collo del bambino o prolassato, cioè ha preceduto il bambino attraverso il canale del parto
- Polidramnios: troppo liquido amniotico
- Oligoidramnios: troppo poco liquido amniotico
- Insufficienza uteroplacentare: quantità insufficiente di sangue che scorre verso la placenta
- Dimensioni del feto: testa del bambino è troppo grande per passare attraverso il bacino della madre o quando il peso del bambino supera i 4.500 grammi.
- Posizione podalica: il bambino non è in una posizione a testa in giù, ma è in una posizione con i piedi o con i glutei verso il canale del parto
Come viene trattata la bradicardia?
Quando viene rilevata bradicardia durante la gravidanza, ci sono alcuni trattamenti che possono essere somministrati per aiutare ad aumentare la frequenza cardiaca del bambino. Alla madre possono essere somministrati alcuni tipi di farmaci per aiutare a risolvere il problema. Tuttavia, quando si verifica bradicardia durante il travaglio e il parto, la soluzione tipica è un taglio cesareo d’urgenza.
Come fanno i medici a riconoscere un'emergenza causata dalla bassa frequenza cardiaca fetale?
È solo attraverso un adeguato monitoraggio che i sanitari potranno rendersi conto che il bambino è in difficoltà. Di solito, la bradicardia che dura più di un minuto è motivo di preoccupazione. Tuttavia, quando dura dai cinque ai dieci minuti, è almeno una delle principali preoccupazioni o un'emergenza medica. I medici dovrebbero assolutamente agire e decidere rapidamente quale azione intraprendere per risolvere la bradicardia. Se ritardano o non riescono a riconoscere la bradicardia, potrebbero essere responsabili degli eventuali danni subiti dal neonato.
Quali possono essere le conseguenze della bradicardia nel neonato?
Quando la frequenza cardiaca di un nascituro non viene monitorata o quando c'è un ritardo nella risposta ad essa, possono verificarsi effetti significativi a lungo termine tra cui:
- Danno cerebrale
- Danno ai nervi
- Anossia o ipossia (privazione completa o parziale di ossigeno)
- Paralisi cerebrale
- Paralisi
- Natimortalità
Queste sono condizioni gravi che potrebbero essere causate da negligenza medica. Le tipologie di errore medico correlate alla frequenza cardiaca fetale includono:
- Mancata esecuzione del monitoraggio continuo quando necessario
- Mancata identificazione di qualsiasi anomalia
- Installazione impropria del dispositivo per il monitoraggio
- Uso di un cardiotocografo che rileva solo la frequelza cardiaca fetale e non anche quella della mamma
- Interpretazione erronea della frequenza cardiaca del bambino o della madre
- Ritardo od omissione in presenza di sofferenza fetale
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