L’herpes è una condizione causata dal virus dell’Herpes simplex, di tipo 1 o di tipo 2 (HSV-1 e HSV-2). Nel primo caso l’infezione si manifesta con vesciche febbrili sul viso e intorno alla bocca, nel secondo si osservano lesioni genitali. Dopo una prima infezione (che può essere sintomatica o meno), il virus può rimanifestarsi nello stesso individuo (infezione ricorrente). Il virus può essere trasmesso anche dalla donna incinta al proprio bambino; durante il passaggio nel canale del parto (nel caso dell’HSV-2) o dopo la nascita con il contatto diretto con una persona infetta (HSV-1). Se il neonato contrae l’HSV-1 il trattamento consiste nell’applicazione di creme antivirali; nel caso dell’HSV-2 la situazione è più complessa e pericolosa poiché, a causa del sistema immunitario ancora immaturo del neonato, l’infezione può diventare sistemica e raggiungere il cervello causando anche la morte.
Macrosomia fetale è un termine per indicare un feto eccessivamente grande (7kg in media al momento del parto) prima della nascita. Predisposizione genetica o diabete materno sono fattori di rischio di questa condizione che, se non diagnosticata tempestivamente, può avere gravi conseguenze sul bambino e sulla madre. La diagnosi di macrosomia fetale (mediante controllo ecografico, misura del livello di liquido amniotico o misura dell’altezza del fondo) è una chiara indicazione per il parto cesareo programmato, così da evitare lesioni alla nascita in caso di blocco nel passaggio del bambino attraverso il canale del parto.
Per morte materna si intende la morte della madre in gravidanza o fino a 42 giorni dopo il parto; in caso di morte entro un anno dal parto si parla di morte materna correlata. Una carenza di visite prenatali, uno stile di vita non sano, così come una età materna superiore ai 35 anni sono solo alcuni dei fattori di rischio per questo terribile evento. Visite prenatali rigorose e assidue, così come uno stile di vita sano prima, durante e dopo la gravidanza possono ridurre drasticamente la probabilità che questo evento si verifichi.
I difetti congeniti alla nascita sono anomalie fisiche o funzionale causate da patologie genetiche o cromosomiche. I difetti congeniti più comuni sono quelli che causano patologie cardiache, la sindrome di Down, malformazioni orofacciali come il labbro leporino e la palatoschisi, la spina bifida, il piede torto, la fenilchetonuria, la sindrome di Edward e la paralisi di Bell. Attività fisica regolare, uno stile di vita sano e un utilizzo controllato di farmaci durante la gravidanza possono diminuire la probabilità che il bambino nasca con difetti congeniti.
La spina bifida è un difetto congenito causato dalla chiusura anomala del tubo neurale nel feto in via di sviluppo, causa di malformazioni a livello della colonna vertebrale e del midollo spinale. Esistono tre tipi di spina bifida, caratterizzati da differenti livelli di gravità e prognosi. Lo screening prenatale permette la diagnosi precoce di questa patologia; post-nascita la diagnosi è fatta mediante osservazione di una fossetta anomala sulla schiena o con l’aiuto di indagini strumentali (risonanza magnetica etc.). Le cause della spina bifida non sono note, ma una serie di fattori di rischio aumentano la probabilità che il feto nasca con questo difetto. Spesso, sia la chirurgia che la fisioterapia possono contribuire al trattamento di questa patologia. Nel caso il difetto non sia stato diagnosticato in gravidanza, la famiglia del neonato e e quest'ultimo possono aver diritto ad un risarcimento, gli uni per nascita indesiderata od entrambi per danno biologico e danni correlati.
Tutti sanno che bere alcol in gravidanza (anche in piccole quantità) può avere gravi effetti sul feto. Un uso elevato di alcol, infatti, può determinare la Sindrome alcolica fetale ed Effetti dell’alcol sul feto, con conseguenti disturbi neurologici (ritardo mentale, difficoltà di apprendimento etc) e difetti congeniti (malformazioni degli organi vitali e caratteristiche fisiche riconoscibili). Non bere alcol in gravidanza è l’unica forma di prevenzione.
La sindrome di Down è una patologia cromosomica congenita determinata dalla presenza di una copia in più del cromosoma 21 nelle cellule sessuali causata da una non-disgiunzione corretta dei cromosomi. Questa condizione è facilmente identificabile poiché i pazienti mostrano caratteristiche facciali e fisiche peculiari, oltre a ritardo cognitivo. La diagnosi può essere effettuata in gravidanza mediante amniocentesi, villocentesi e, più recentemente, con l’analisi del DNA fetale circolante nel sangue materno. Esistono 3 tipologie differenti della sindrome di Down, la più grave della quali è la Trisomia 21. Nuovi studi hanno evidenziato come la presenza di una copia aggiuntiva del cromosoma 21 determini non solo una sovra espressione dei geni associati, ma anche una inibizione dell’espressione genica degli altri cromosomi. I sintomi e le comorbidità associate a questa patologia sono molti e vari. In caso di errori medici nella diagnosi prenatale, i genitori potrebbero aver diritto alla richiesta del risarcimento del danno.
La fibrosi cistica è una patologia congenita ereditaria che si trasmette con modalità autosomica recessiva. I bambini che ereditano entrambe le copie mutate del gene CF producono una sovrabbondanza di muco che determina sintomi polmonari e intestinali. In aggiunta, gli individui affetti da fibrosi cistica possono sviluppare il diabete. Pur non esistendo una cura per questa patologia, alcuni trattamenti possono migliorarne i sintomi. L’aspettativa di vita di un malato di fibrosi cistica, che dipende da molti fattori, è di circa 30 anni, valore destinato ad aumentare in futuro. Alle persone con questa patologia è consigliato di mantenere tra loro una distanza di almeno 2 metri per evitare la condivisione di batteri patogeni che possono causare gravi infezioni polmonari.
Per proporre una domanda di risarcimento contro la struttura sanitaria e/o il medico che ha avuto in cura tuo figlio è necessario conoscere alcuni aspetti legali fondamentali.
Se tuo figlio ha subito un infortunio o una condizione medica e ritieni che un medico e/o una struttura sanitaria ne sia responsabile, potresti chiederti se vi siano i presupposti per agire legalmente allo scopo di ottenere i risarcimento del danno.
Per i genitori, il processo legale può essere estremamente opprimente. Comprendere i requisiti specifici per una richiesta di risarcimento per colpa medica che coinvolge tuo figlio è un passo importante per far valere i tuoi diritti.
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