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Errori medici in sala parto: cause e conseguenze risarcitorie

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Le lesioni alla nascita sono spesso causate da errori medici

La nascita di un bambino dovrebbe essere vissuta come un evento pieno di gioia, emozione e meraviglia, come avviene nella maggior parte dei casi.

A volte, però, sfortunatamente, questo momento è rovinato da condotte mediche censurabili (imprudenza, imperizia e negligenza medica).

È fondamentale che i genitori che ritengono che il loro bambino abbia subito danni alla salute a causa di malasanità durante il parto conoscano i loro diritti e si rivolgano ad avvocati esperti in negligenza medica e danni da parto al fine di ottenere un eventuale risarcimento per fornire la migliore assistenza possibile al loro bambino.

È importante inoltre essere consapevoli del tipo di lesione che può derivare da un errore medico: se il ginecologo o l’ostetrica o il neonatologo o l’anestetista rianimatore non agiscono nel modo corretto per preservare il benessere fisico dei pazienti (la partoriente ed il feto), i danni procurati possono avere conseguenze anche per tutta la vita.

Le lesioni alla nascita possono variare da lievi a gravi.

Alcuni degli esempi più comuni includono:

  1. Lividi e irritazioni cutanee
  2. Sanguinamento eccessivo (sia nella madre che nel bambino)
  3. Danni ai nervi (compresa la paralisi di Erb e la paralisi cerebrale)
  4. Fratture (della clavicola e del cranio)
  5. Danni cerebrali

Sebbene non tutte le lesioni alla nascita siano causate da negligenza medica, avere il consulto di un esperto capace di analizzare le circostanze del caso può garantire, in caso di appurata responsabilità medica, la riscossione di un equo risarcimento. Gli avvocati con esperienza in questa complessa area del diritto, inoltre, aiuteranno a capire quali siano i diritti spettanti al bambino danneggiato.

Di seguito vengono descritti esempi più comuni di negligenza medica che possono provocare lesioni alla nascita:

Ritardo nel diagnosticare sofferenza fetale

Durante il travaglio, il medico può notare segni di sofferenza fetale mediante un attento monitoraggio dei parametri vitali che possono indicare se il bambino è in ipossia. Nel caso in cui il medico non riesca a rilevare questi segni di sofferenza né ad agire tempestivamente può causare lal neonato danni alla salute permanenti.

Parto ritardato

Una lesione può verificarsi anche quando il medico non riesce a far nascere il bambino in tempi brevi: il travaglio prolungato, infatti, mette ad alto rischio la salute del bambino.

Se il medico non riesce a riconoscere un travaglio rallentato (vedi distocia in travaglio) o ad adottare misure utili per accelerare il travaglio stesso, sia il bambino che la madre possono subire lesioni permanenti.

È per questo che in caso di travaglio prolungato il medico dovrebbe indurre il parto tramite la somministrazione di farmaci o velocizzare il parto attrraverso un uso corretto della ventosa ostetrica  o del taglio cesareo d’urgenza.

Uso improprio della ventosa ostetrica

Alcune volte durante il parto viene utilizzata la ventosa ostrtrica, un dispositivo utile per manovrare rapidamente la testa del bambino lungo il canale del parto.

Il medico, però, può applicare la ventosa qualdo la testa del feto è troppo alta nel canale del parto o esercitare troppa pressione mediante indebite trazioni, procurando danni cerebrali significativi e permanenti.

L'uso improprio della ventosa ostetrica durante il parto può causare anche altre lesioni alla nascita come danni ai nervi e lividi estesi.

Utilizzo eccessivo della forza durante il parto

La distocia della spalla è un'altra grave condizione medica che può richiedere l’uso della forza da parte del medico per poter liberare il bambino rimasto bloccato nel canale del parto.

La distocia della spalla deve essere rapidamente riconosciuta dal personale medico al fine di prevenire ulteriori complicazioni, inclusi danni ai nervi del plesso brachiale che possono causare la paralisi di Erb (indebolimento o paralisi delle braccia e delle mani del bambino).

Se il medico ha utilizzato dispositivi di ausilio al parto in modo improprio o ha esercitato una forza eccessiva mediante pressioni sul fondo dell’utero (manovre di Kristeller), potrebbe essere direttamente responsabile delle lesioni alla nascita che ne derivano.

Incapacità nel prevenire l’ipossia

Gli errori medici sono spesso la causa anche di molti casi di paralisi cerebrale infantile. Quando un medico assiste un travaglio e un parto complicato, l'uso improprio di dispositivi progettati per agevolare la nascita può causare o peggiorare una lesione.

Se il medico applica troppa pressione utilizzando una ventosa ostetrica, per esempio, può causare danni cerebrali nel bambino; per questo l’equipe medica dovrebbero essere consapevole dei rischi associati all’uso scorretto di tali strumenti.

L’ipossia nel bambino può verificarsi anche durante un parto podalico: se il medico non diagnostica tempestivamente questa presentazione, non agisce rapidamente eseguendo un parto cesareo ed il bambino subisce danni, la struttura sanitaria sarà tenuta a risarcire il danno.

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Quando rivolgersi ad un avvocato per danni da parto

La stragrande maggioranza delle lesioni alla nascita causate da negligenza medica può essere così riassunta: c’è negligenza medica quando il medico non riesce ad agire rapidamente e in modo appropriato per garantire un parto sicuro e sano causando una danno alla salute al neonato e/o alla mamma.

Gli errori medici possono includere il mancato monitoraggio dei parametri vitali del feto durante il travaglio, il mancato riconoscimento di ipossia e/o ischemia durante l'esecuzione del monitoraggio, nonché l'uso improprio di dispositivi di ausilio al parto come il forcipe o la ventosa.

Questi sono gli esempi più comuni di come le azioni scorrette o le omissioni dell’equipe medica che assiste al parto possano causare danni e disabilità al bambino, anche per tutta la vita; esistono comunque anche molti altri esempi di errori medici che costituiscono negligenza.

Esempio di risarcimento ottenuto

€ 2.7 MILIONI

Caso di due neonati gemelli affetti entrambi da un grave danno cerebrale (denominato kernittero).

I sanitari che avevano assistito i bambini dopo il parto avevano omesso di trattare tempestivamente e correttamente gli elevati livelli ematici di bilirubina (ittero) di cui i neonati stessi erano affetti.

Gli alti livelli di birilubina, non trattati, causavano nei bambini Kernittero e gravi problemi cognitivi e motori rientranti nella condizione della paralisi cerebrale infantile.

Esempio di risarcimento ottenuto

€ 1.8 MILIONI

Caso di un neonato affetto da encefalopatia-ipossico ischemica perinatale.

I sanitari, durante il travaglio di parto omettevano di considerare che la gravidanza era "ad alto rischio" ed imprudentemente eseguivano un monitoraggio CTG saltuario, che non rilevava la sofferenza fetale.

I sanitari omettevano pertanto di eseguire un cesareo d'urgenza. Il bambino, che alla nascita doveva essere rianimato e trasportato in TIN, è ora affetto da tetraparesi spastica.

Esempio di risarcimento ottenuto

€ 1.3 MILIONI

Caso di un neonato colpito da encefalopatia ipossico-ischemica durante il parto.

Nonostante la sofferenza fetale rilevabile dal tracciato, i sanitari  omettevano di ordinare ed eseguire tempestivamente il parto cesareo, prolungando ed aggravando la carenza dell'apporto di ossigeno al bambino.

Il bambino, nato con una grave acidosi e sottoposto ad ipotermia, è ora affetto da paralisi cerebrale infantile di tipo tetraparetico spastico.

Premio Avvocato 2019 settore Risarcimento Danni

stefano-gallo-miglior-avvocato-risarcimento-danniL'avv. Stefano Gallo è stato vincitore del premio "Le Fonti Awards" come Avvocato dell'anno Risarcimento Danni 2019 

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Avvocato per danni da parto

Nel caso in cui i genitori sospettino che nell’esecuzione del parto ci sia stata negligenza medica possono rivolgersi ad un avvocato specializzato in malasanità.

Gli avvocati per malasanità dello Studio Legale Stefano Gallo (GrdLex) si occupano prevalentemente di danni da parto ed hanno esperienza in casi di danni al neonato causata da di negligenza, imprudenza o imperizia medica durante il travaglio di parto e il periodo neonatale.

Lo Studio Legale Stefano Gallo è sito in Roma segue i propri clienti in tutta Italia.

Analizzeremo  la vicenda del tuo bambino tramite consulenti ginecologi e neonatologi e ti diremo se sia possibile ottenere il risarcimento dei danni.

Il nostro studio paga di tutte le spese della procedura ed ha diritto al compenso solo in caso di vittoria.

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