Infezioni ospedaliere: errore medico-sanitario e conseguenze risarcitorie

In Italia le infezioni ospedaliere - infezioni che i pazienti contraggono mentre si trovano in una struttura sanitaria - causano ogni anno circa 50.000 morti evitabili.

Interventi chirurgici e utilizzo di dispositivi di ausilio (come cateteri e ventilatori polmonari) possono aumentare l’incidenza di infezioni ospedaliere.

L’utilizzo di antibiotici specifici può limitare gli effetti dannosi di queste infezioni. L’arma più potente, però, rimane quella della messa in atto di strategie (igieniche e comportamentali) per prevenire le infezioni.

Cosa sono le infezioni ospedaliere?

Le infezioni ospedaliere sono infezioni che possono essere contratte in una struttura sanitaria mentre il paziente è ricoverato; possono causare gravi malattie e addirittura la morte e rappresentano una minaccia crescente per la sicurezza dei pazienti in tutto il mondo ed in misura sempre più crescente in Italia.

Queste infezioni causano migliaia di morti all'anno e costano al sistema sanitario italiano somme elevatissime in termini di risarcimenti ogni anno.

Le infezioni ospedaliere sono spesso associate a procedure chirurgiche o mediche in cui vengono utilizzati dispositivi come cateteri o ventilatori polmonari. Ogni anni in Italia circa 50.000 pazienti muoiono a causa di infezioni ospedaliere evitabili ed una gran parte delle infezioni che si verificano in ospedale può essere prevenuta.

Cosa aumenta il rischio di infezioni ospedaliere?

Queste infezioni si verificano in ospedali, case di cura, strutture di assistenza a lungo termine, centri chirurgici ambulatoriali, centri di dialisi e altre strutture sanitarie. I fattori che aumentano il rischio di una infezione ospedaliera sono:

  • Uso del catetere o del ventilatore polmonare.
  • Iniezioni.
  • Operazioni chirurgiche.
  • Struttura o attrezzatura non adeguatamente pulita e disinfettata.
  • Infezione che si diffonde tra operatore sanitario a paziente o da paziente a paziente.

Quali sono le infezioni ospedaliere più comuni?

Alcuni tipi di infezione ospedaliera sono correlate alle procedure effettuate o all’utilizzo di dispositivi utilizzati per fornire assistenza sanitaria. Questi includono:

  • Infezione ematica associata a catetere venoso centrale (cvc): il catetere venoso centrale viene inserito in una vena principale vicino al cuore sia per somministrare farmaci che prelevare sangue.
  • Infezione del sito chirurgico: queste infezioni si verificano in seguito a intervento chirurgico e possono coinvolgere la pelle o i tessuti sottostanti.
  • Infezione del tratto urinario associata al catetere: un catetere è un tubo che attraverso l'uretra, consente all'urina di defluire dalla vescica in una sacca di raccolta. Le infezioni del tratto urinario sono il tipo più comune tra tutte le infezioni ospedaliere e colpiscono il tratto urinario (reni, vesciche, uretra e ureteri). Circa il 75% delle infezioni del tratto urinario sono legate all'uso di cateteri, soprattutto se il catetere viene utilizzato per lungo tempo.
  • Polmonite associata al ventilatore: il ventilatore polmonare è uno strumento che utilizza un tubo per veicolare l’ossigeno fino ai polmoni attraverso la bocca o un buco nel collo. La polmonite associata al ventilatore si verifica quando i patogeni entrano nei polmoni attraverso il tubo.

Le infezioni ospedaliere possono essere classificate anche in basa all’agente patogeno all’origine dell’infezione stessa:

  • Batteri Gram-negativi, che possono causare infezioni come polmonite, infezioni ematiche o meningite.
  • Infezioni da Acinobacter, patogeno generalemente presente nelle strutture sanitarie.
  • Infezioni da Clostridium difficile, patogeno che può causare infiammazione del colon e una forma molto contagiosa di diarrea.
  • Infezioni da Staphylococcus aureus meticillino-resistente, responsabile di una infezione resistente agli antibiotici comuni come penicillina, amoxicillina e meticillina. Al di fuori delle strutture sanitarie, questo batterio causa generalmente un'infezione della pelle, mentre all'interno delle strutture sanitarie può causare infezioni molto gravi che possono causare anche la morte del paziente. Ci sono altre infezioni che resistono ad altri tipi di antibiotici, tra cui carbapenemi e vancomicina.
  • Epatite, un gruppo di infezioni virali che colpiscono il fegato e si trasmettono facilmente nelle strutture sanitarie.

Come vengono trattate le infezioni ospedaliere?

Le infezioni ospedaliere possono causare malattie con sintomi lievi oppure estremamente gravi e pericolose per la vita. Il trattamento dipende dal tipo di patogeno alla causa dell’infezione stessa; alcune rispondono a trattamenti antibiotici specifici, altre possono essere estremamente difficili da trattare a causa della loro resistenza agli antibiotici. Per questo motivo, il miglior trattamento per le infezioni ospedaliere è la prevenzione.

In che modo i pazienti possono prevenire le infezioni ospedaliere?

Ogni paziente e la sua famiglia possono prevenire le infezioni ospedaliere seguendo alcuni accorgimenti:

  • Mantenere le mani pulite. Il lavaggio regolare delle mani è uno dei modi migliori per rimuovere i germi, evitare di ammalarsi e prevenire la diffusione di germi. Chiunque toccherà il paziente deve prima lavarsi le mani.
  • Chiedere agli operatori sanitari cosa stanno facendo per proteggerti dalle infezioni senza aver timore di fare domande.
  • Chiedere al proprio medico in che modo gli operatori sanitari agiscono per prevenire l'infezione durante e dopo l'intervento chirurgico. Chiedere come il paziente può prevenire infezioni prima dell’intervento chirurgico.

Se il paziente ha un catetere, è bene chiedere, anche ogni giorno se necessario, cosa fare per prevenire infezioni.

  • Chiedere se verranno eseguiti test per l’individuazione dell'antibiotico corretto. È importante assumere antibiotici solo quando il medico pensa che il paziente ne abbia veramente bisogno. Il paziente può chiedere se l’assunzione dell’antibiotico è indispensabile in quanto assumere antibiotici inutilmente può esporlo a rischi inutili di effetti collaterali e infezioni potenzialmente gravi in futuro. Se l’utilizzo dell’antibiotico è indispensabile è importante seguire attentamente la prescrizione medica.
  • Riconoscere i segni di infezione della pelle: rossore, gonfiore o dolore intorno ai siti chirurgici o di inserimento del catetere sono segni di infezione. Questi sintomi spesso sono accompagnati da febbre ed è importante informare sempre il medico quando questi sintomi sono presenti.
  • Se si hanno episodi di diarrea tre o più volte al giorno è necessario informare il proprio medico, soprattutto se si stanno assumendo antibiotici. In caso di infezione da Clostridium difficile, la diarrea può portare anche alla morte.

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