L'herpes è una patologia causata dal virus dell'herpes simplex e può manifestarsi in varie parti del corpo; tuttavia, appare più comunemente sulla bocca o sui genitali.
Esistono due tipi di Herpes simplex, HSV-1 e HSV-2.
L'herpes orale, che si manifesta con vesciche febbrili sul viso e intorno alla bocca, è causato principalmente dall'HSV-1 mentre l'herpes genitale, causa di lesioni attorno ai genitali, è causato principalmente dall'HSV-2.
Cosa trovi in questo articolo:
Le cause
Una volta contratto, l’Herpes simplex rimarrà per tutta la vita. E' molto contagioso e si trasmette attraverso il contatto diretto. Non tutti coloro che sono infetti andranno incontro a manifestazioni sintomatiche, ma tutti coloro che contraggono il virus possono essere infettivi.
Dopo la prima infezione, il virus rimane dormiente nel corpo per un lungo periodo di tempo e può o meno ripresentarsi. Quando lo fa, si parla di herpes recidivante.
L'HSV-1 si trasmette tramite la condivisione di utensili, balsamo per le labbra o baciando una persona già infetta. Se l’individuo infetto manifesta già i sintomi, l’infezione sarà più rapida. L'HSV-1 è un virus molto comune: si stima che circa il 47% delle persone di età pari o inferiore a 49 anni risulti positivo all'HSV-1, anche se potrebbe non aver manifestato i sintomi.
Al contrario, l'HSV-2 si trasmette attraverso rapporti sessuali con una persona infetta attraverso il contatto con la lesione/piaga genitale. Nella maggior parte dei casi, però, la trasmissione avviene a partire da una persona infetta ma asintomatica, cioè che ancora non manifesta le ulcere genitali tipiche della patologia.
Una serie di fattori può aumentare la probabilità di contrarre il virus dell’Herpes simplex, ma il rischio, in realtà, dipenderà principalmente da quanto il soggetto è stato esposto al virus.
Per le donne incinte o che desiderano una gravidanza, esiste anche il rischio di trasmettere il virus al bambino.
Si stima che circa 30 neonati su 100.000 contraggano l’infezione da Herpes simplex dalla madre.
Se una donna incinta manifesta i sintomi dell’Herpes genitale durante il parto, il bambino può essere esposto sia all'HSV-1 che all'HSV-2, con successive complicazioni gravi e pericolose per la vita. A seconda dei casi, l’infezione può essere molto estesa e talvolta causare anche la morte.
Herpes simplex e neonati
Quasi tutte le infezioni da Herpes simplex nei neonati sono causate dall’HSV-2 e vengono trasmesse quando il bambino attraversa il canale del parto. Il rischio di infettare il neonato è maggiore se la madre contrae il virus durante il terzo trimestre.
Se la donna durante la gestazione ha solamente delle recidive, invece, il rischio di trasmissione al bambino è solo del 3%. Anche le donne che si infettano durante la gravidanza, anche se in modo asintomatico, corrono un alto rischio di trasmetterlo al bambino, soprattutto perché, non sapendo di essere infette, non adottano le misure necessarie per prevenire la trasmissione.
Neonati e lattanti possono anche contrarre l’HSV-1 entrando in contatto con la saliva di qualcuno infetto o attraverso il contatto diretto pelle a pelle. L’infezione da HSV-1 è molto meno grave di quella da HSV-2 nei neonati e, solitamente, provoca solamente Herpes labiale o vesciche intorno alla bocca e/o alle labbra.
Se il neonato contrae il virus entro il primo mese di vita, si parla di herpes neonatale o herpes congenito. Soprattutto nel caso in cui il neonato contrae l’HSV-2, l’infezione può avere gravi conseguenze e divenire sistemica. Dato che il sistema immunitario nei neonati non è completamente sviluppato, l’infezione da Herpes simplex può avere gravi conseguenze perché il virus può infettare anche le cellule del cervello e penetrare nel liquido spinale.
Inizialmente, dai 2 ai 12 giorni dopo l’infezione, i neonati infetti presentano solo sintomi lievi, come bassa febbre, poco appetito e alcune piccole vescicole sulla pelle. Per alcuni bambini questi sintomi rimangono lievi, mentre per altri possono portare a una infezione generale con febbre molto alta, convulsioni, letargia, infiammazione degli occhi, cecità e malattie respiratorie.
Possono essere colpiti anche gli organi vitali del bambino, come i polmoni, i reni, il fegato (causando ittero) e il sistema nervoso centrale (con convulsioni, shock o ipotermia). Nei casi più gravi, l'HSV-2 può causare encefalite e danni cerebrali.
Il trattamento
Sfortunatamente, sia l’HSV-1 che l’HSV-2 possono essere gestiti ma non curati. Sia nei bambini che negli adulti, l’HSV-1 generalmente non necessita di essere trattato da un medico poiché nella maggior parte dei casi, una crema contenente farmaci antivirali sarà sufficiente per trattare l'herpes labiale.
Inoltre, ad alcuni bambini possono essere applicati collutori anestetici e/o farmaci antidolorifici per ridurre il dolore e somministrati liquidi per via endovenosa per prevenire la disidratazione dovuta alla difficoltà a bere a causa delle ulcere alla bocca.
Al contrario, le infezioni da HSV-2 richiedono cure mediche immediate per i neonati infetti. Un bambino infetto da HSV-2 richiede il ricovero in ospedale per 21 giorni durante i quali viene somministrato il farmaco antivirale aciclovir per via endovenosa.
In molti casi, questo trattamento antivirale è sufficiente; in altri casi, però, anche con il trattamento potrebbero verificarsi danni cerebrali e/o morte a causa dell'infezione.
La prevenzione
Se una donna incinta mostra sintomi di infezione da HSV-2 deve tempestivamente informare il medico. Per evitare la trasmissione madre-figlio la cosa migliore da fare, in questi casi, è programmare il taglio cesareo. Nel caso si desideri una gravidanza, è opportuno che i futuri genitori si sottopongano al test per il virus dell’Herpes simplex.
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