Denunce per negligenza medica nella telemedicina

Un recente studio scientifico ha cercato di valutare l’efficienza e l’affidabilità della telemedicina” direct-to-consumer” (DTC), una forma sempre più emergente di assistenza sanitaria a distanza, al fine di comprendere quanto sia frequente la negligenza medica in questa modalità di intervento.

I risultati indicano che coloro che sono impegnati nella telemedicina DTC sono consapevoli del rischio e per questo prescrivono trattamenti nell’ambito dell’assistenza medica a distanza.

La telemedicina consente la prescrizione di un trattamento medico da remoto utilizzando il telefono, il computer o lo smartphone. La DTC sta diventando sempre più diffusa e ogni anno vengono condotte diverse milioni di "visite" utilizzando questa metodologia.

Lo studio nel dettaglio

Lo studio in esame, intitolato Reported Cases of Medical Malpractice in Direct-to-Consumer Telemedicine è stato condotto dal Dr. Alexander L. Fogel, della School of Medicine della Yale University e dal Dr. Joseph Kvedar, del Dipartimento di Dermatologia del Massachusetts General Hospital.

I dati raccolti indicano che i sanitari che utilizzano la telemedicina in genere sottoscrivono una copertura assicurativa aggiuntiva per eventuali denunce per negligenza medica o incrementano l’assicurazione sanitaria base già in loro possesso.

Alcune tra le problematiche più frequentemente emerse quando viene utilizzata la telemedicina, riguardano una non adeguata verifica dell'identità del paziente, la prescrizione di trattamenti non ottimali, un accesso limitato alla storia medica pregressa del paziente e altre.

In nessuno dei 551 casi di negligenza medica analizzati dai ricercatori è stato riscontrato l’utilizzo della telemedicina, né sono emerse denunce o attività legali nel caso di assistenza sanitaria a distanza.

Man mano che la telemedicina diventerà più comune è probabile che inizieranno a emergere episodi di negligenza.

Trattamenti sanitari a basso rischio

È possibile che l’assenza di denunce per negligenza medica sia dovuta alla prescrizione di trattamenti a basso rischio, molto frequenti in questa modalità.

Ad esempio, nel caso un dermatologo diagnostichi al telefono l’acne a un paziente, non verrà prescritto a distanza alcun farmaco potenzialmente rischioso.

La domanda, quindi, è se attraverso la telemedicina sia garantita la qualità delle cure disponibili.

Monitoraggio in caso di travaglio prolungato

Secondo il broker assicurativo Hub International, circa il 75% delle visite dei pazienti può essere condotto con successo tramite la telemedicina.

Attraverso consultazioni telefoniche, il medico è generalmente in grado di effettuare una valutazione e prescrivere farmaci quando necessario.

È una modalità che può ridurre le problematiche relative al trasporto di alcuni pazienti e può consentire un'assistenza più tempestiva.

Si stima che fino a 7 milioni di pazienti, negli Stati Uniti, saranno visitati tramite telemedicina nel prossimo anno, soprattutto minori.

Linee di indirizzo in Italia

Nel documento "TELEMEDICINA Linee di indirizzo nazionali", pubblicato dal Ministero della Salute, si afferma che

Lo sviluppo di strumenti per la Telemedicina consente sia di trovare nuove risposte a problemi tradizionali della medicina, sia di creare nuove opportunità per il miglioramento del servizio sanitario tramite una maggiore collaborazione tra i vari professionisti sanitari coinvolti e i pazienti.

Di seguito si sintetizzano quelle che il Ministero della Salute ritiene siano le principali motivazioni e benefici attesi dall'implemento della Telemedicina:

  • Equità di accesso all’assistenza sanitaria: l’equità dell’accesso e la disponibilità di una assistenza sanitaria qualificata in aree remote sarebbero, secondo il Ministero, grandemente aumentate dall’uso della Telemedicina
  • Migliore qualità dell’assistenza garantendo la continuità delle cure: a questa motivazione sarebbe legata tutta la Telemedicina mirata a portare direttamente presso la casa del paziente il servizio del medico
  • Migliore efficacia, efficienza, appropriatezza: la telemedicina avrebbe una immediata ricaduta nel rendere fruibile e continua la comunicazione fra i diversi attori e orientare gli erogatori verso un utilizzo appropriato delle risorse, riducendo i rischi legati a complicanze, riducendo il ricorso alla ospedalizzazione, riducendo i tempi di attesa, ottimizzando l’uso delle risorse disponibili
  • Contenimento della spesa: uno dei vantaggi dei nuovi modelli organizzativi basati sulla Telemedicina sarebbe rappresentato da una potenziale razionalizzazione dei processi sociosanitari con un possibile impatto sul contenimento della spesa sanitaria, riducendo il costo sociale delle patologie
  • Contributo all’economia: si stima che il mercato per l’e-health avrebbe un valore potenziale di 60 miliardi di euro (a giovamento di chi?)

Aspettative future

La telemedicina sembra un'opzione praticabile per trattamenti medici non complessi.

La tecnologia, in molti paesi, offre molte possibilità e la connettività Internet ad alta velocità rende questa opzione estremamente fattibile: il medico, infatti, può visitare il paziente sia telefonicamente che mediante videochiamata.

La telemedicina diventerà quindi sempre più accettata e utilizzata in futuro.

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