Paralisi facciale neonato: cause e conseguenze risarcitorie

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Cos'è la paralisi facciale?

La paralisi facciale è l'incapacità di muovere i muscoli facciali su un lato o sull'intero viso ed è il risultato di danni ai nervi causati da lesioni alla nascita, malattie o traumi. Può verificarsi improvvisamente o gradualmente nel corso del tempo e si manifesta con una evidente alterazione dei lineamenti del viso. A seconda della causa, i sintomi possono durare per un periodo breve o lungo. Un bambino nato con una paralisi facciale potrebbe non essere in grado di chiudere gli occhi, deglutire o lacrimare.

Cause di paralisi facciale infantile

La paralisi facciale si verifica quando i nervi che controllano i muscoli del viso sono infiammati o danneggiati. Ciò può accadere come conseguenza di traumi subiti durante la nascita o a causa malattie genetiche: in questo caso si parla di paralisi congenita.

Tra le cause più comuni di paralisi facciale troviamo:

Paralisi di Bell

La paralisi di Bell, la cui causa rimane a oggi sconosciuta, è la forma più comune di paralisi facciale. Questa lesione provoca un'improvvisa debolezza dei muscoli facciali.

Trauma

Un trauma può verificarsi alla nascita in qualsiasi parte del corpo, compreso il cranio o il viso. La paralisi del nervo facciale si osserva quando il trauma colpisce il nervo nel punto in cui non è protetto dal cranio. Questo tipo di lesione può verificarsi anche durante un parto complicato , quando il medico afferra la testa del neonato in modo scorretto o per un distocia in travaglio o per le grandi dimensioni di un bambino o per l’uso dell'anestesia epidurale.

Ictus

L’ictus nel neonato si verifica quando l'apporto di ossigeno al suo cervello viene ridotto o interrotto. L’ictus neonatale è considerata un'emergenza medica poiché le cellule cerebrali in ipossia muoiono in pochi minuti. Oltre alla paralisi facciale, l'ictus presenta altri sintomi, tra cui vertigini, convulsioni e debolezza in tutto il lato del corpo interessato.

Tumore

La paralisi facciale potrebbe essere il risultato di un tumore. In questi casi, la paralisi progredisce nell'arco di mesi ed è solitamente accompagnata da contrazioni facciali anomale. Sfortunatamente, solo immagini ottenute mediante TAC e risonanza magnetica possono diagnosticare questo tipo di tumori.

Sintomi di paralisi facciale nei neonati

I sintomi della paralisi del nervo facciale variano leggermente, a seconda della causa che l’ha generata. Ecco alcuni campanelli d’allarme:

  • Perdita del controllo facciale (battere continuamente la palpebra nel lato colpito)
  • Abbassamento dell’angolo della bocca
  • Produzione lacrimale ridotta
  • Salivazione incontrollata
  • Difficoltà nell'alimentazione
  • Problemi del linguaggio, balbettio
  • Sensibilità al suono sul lato colpito

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Trattamento

I sintomi predetti, da soli, non sono sufficienti per diagnosticare con certezza una paralisi facciale: il medico dovrà condurre esami per eventualmente confermare la diagnosi e determinare l'entità del danno. A seconda della causa, il medico consiglierà le opzioni di trattamento. Tra queste:

Trasferimento muscolare

Questa tecnica comporta la rimozione di alcuni muscoli e tendini e il loro trasferimento in un'area in cui possono ripristinare il movimento naturale, come ad esempio:

  • Trasferimento del tendine temporale: un'estremità del tendine collegata alla mascella viene riposizionata più vicino alla bocca. Il tendine aiuta a controllare la masticazione, solleva la bocca cadente e aiuta a dare al bambino la capacità di sorridere.
  • Trasferimento del gracile: procedura chirurgica che richiede diversi giorni di ricovero ospedaliero. Consiste nel trasferimento dei muscoli gracili (situati nella parte interna delle cosce) al collo e alla testa.

Innesto nervoso

Quando la funzione nervosa viene persa, il muscolo in quell'area del viso si deteriora nel tempo. Tuttavia, se un nuovo nervo viene trasferito in quell'area abbastanza rapidamente, l'innesto può ripristinare la funzione nervosa perduta: movimento, sensazione e controllo muscolare.

Un buon esempio è l'innesto del nervo facciale incrociato, in cui un nervo viene trasferito dal lato sano al lato colpito.

Paralisi facciale ed errori medici

Come per tutte le questioni di salute, prevenire è meglio che curare. La paralisi traumatica del nervo facciale nei neonati è spesso completamente evitabile ed è responsabilità del medico monitorare il bambino e la madre durante la gravidanza ed il parto.

I medici possono anche causare danno utilizzando strumenti di assistenza al parto, come il forcipe e la ventosa ostetrica, o commettere un errore di giudizio, come il decidere di effettuare immotivatamente l’induzione precoce del travaglio, che può portare a lesioni alla nascita e possibile paralisi facciale.

In caso di negligenza medica i genitori possono citare in giudizio la struttura al fine di ottenere il risarcimento del danno.

Esempio di risarcimento ottenuto

€ 2.7 MILIONI

Caso di due neonati gemelli affetti entrambi da un grave danno cerebrale (denominato kernittero).

I sanitari che avevano assistito i bambini dopo il parto avevano omesso di trattare tempestivamente e correttamente gli elevati livelli ematici di bilirubina (ittero) di cui i neonati stessi erano affetti.

Gli alti livelli di birilubina, non trattati, causavano nei bambini Kernittero e gravi problemi cognitivi e motori rientranti nella condizione della paralisi cerebrale infantile.

Esempio di risarcimento ottenuto

€ 1.8 MILIONI

Caso di un neonato affetto da encefalopatia-ipossico ischemica perinatale.

I sanitari, durante il travaglio di parto omettevano di considerare che la gravidanza era "ad alto rischio" ed imprudentemente eseguivano un monitoraggio CTG saltuario, che non rilevava la sofferenza fetale.

I sanitari omettevano pertanto di eseguire un cesareo d'urgenza. Il bambino, che alla nascita doveva essere rianimato e trasportato in TIN, è ora affetto da tetraparesi spastica.

Esempio di risarcimento ottenuto

€ 1.3 MILIONI

Caso di un neonato colpito da encefalopatia ipossico-ischemica durante il parto.

Nonostante la sofferenza fetale rilevabile dal tracciato, i sanitari  omettevano di ordinare ed eseguire tempestivamente il parto cesareo, prolungando ed aggravando la carenza dell'apporto di ossigeno al bambino.

Il bambino, nato con una grave acidosi e sottoposto ad ipotermia, è ora affetto da paralisi cerebrale infantile di tipo tetraparetico spastico.

Premio Avvocato 2019 settore Risarcimento Danni

stefano-gallo-miglior-avvocato-risarcimento-danniL'avv. Stefano Gallo è stato vincitore del premio "Le Fonti Awards" come Avvocato dell'anno Risarcimento Danni 2019 

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Risarcimento per negligenza medica

In caso di paralisi facciale nel neonato causata da colpa medica dovrai rivolgerti ad un avvocato specializzato in malasanità.

Gli avvocati per malasanità dello Studio Legale Stefano Gallo (GrdLex) si occupano prevalentemente di danni da parto ed hanno esperienza in casi di danni al neonato causata da di negligenza, imprudenza o imperizia medica durante il travaglio di parto e il periodo neonatale.

Lo Studio Legale Stefano Gallo è sito in Roma segue i propri clienti in tutta Italia.

Analizzeremo  la vicenda del tuo bambino tramite consulenti ginecologi e neonatologi e ti diremo se sia possibile ottenere il risarcimento dei danni.

Il nostro studio paga di tutte le spese della procedura ed ha diritto al compenso solo in caso di vittoria.

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