Leucomalacia periventricolare: danni al neonato e risarcimento

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Cos'è la leucomalacia periventricolare

La leucomalacia periventricolare è una lesione nella regione intorno ai ventricoli del cervello del bambino.

Può comportare conseguenze gravi.

Il danno provoca la formazione di regioni vuote che si riempiono di liquido intracranico col passare del tempo. Nella maggior parte dei casi i sintomi sono lievi e trattabili; in altri casi possono determinare disabilità mentali e fisiche permanenti.

La leucomalacia periventricolare richiede sia un continuo monitoraggio che una gestione adeguata del bambino danneggiato per garantire che non si manifestino ulteriori effetti a lungo termine.

Le terapie fisiche riabilitative e occupazionali possono aiutare lo sviluppo del bambino affetto da questa patologia.

In caso di negligenza medica, i genitori del bambino danneggiato possono intraprendere una causa legale per ottenere un risarcimento.

Le conseguenze

La leucomalacia periventricolare nei bambini può essere lieve e gestibile; in alcuni casi, però, se la condizione si aggrava, può provocare disabilità mentali e fisiche permanenti come la paralisi cerebrale infantile e l’epilessia.

Sia la leucomalacia periventricolare che la paralisi cerebrale infantile derivano da danni al cervello del bambino: mentre la paralisi cerebrale è causata da una lesione in una qualsiasi regione del cervello, la leucomalacia periventricolare è determinata dal danno durante la gravidanza in una specifica regione del cervello del bambino.

A volte si parla di paralisi cerebrale infantile da leucomalacia periventricolare, se quest’ultima condizione è causa della prima.

Le cause

Nel cervello in via di sviluppo di un feto il sangue dovrebbe fluire ininterrottamente attraverso i ventricoli. Se il flusso di sangue viene interrotto, il cervello non riceverà abbastanza ossigeno.

Durante l'ultimo trimestre, i ventricoli cerebrali del bambino non ancora nato sono molto suscettibili alle lesioni: persino blocchi apparentemente minori della circolazione possono avere un impatto importante sul normale sviluppo del cervello.

Se la madre o il bambino non ricevono abbastanza sangue ossigenato, il feto può subire danni cerebrali alla sostanza bianca.

Anche infezioni alle membrane amniotiche o altre infezioni nella madre possono interrompere l'apporto di ossigeno.

Alcuni dei fattori di rischio materno per la leucomalacia periventricolare includono:

  • Parto gemellare
  • Difetti della placenta
  • Infezione nell'utero
  • Infezioni del cordone ombelicale
  • Rottura prematura del sacco amniotico
  • Infezione del liquido amniotico

Sintomi e diagnosi

La leucomalacia periventricolare si sviluppa durante la gravidanza, ma un medico può diagnosticarla solo pochi mesi dopo la nascita. Ogni bambino presenta sintomi diversi, tra i quali:

  • Sviluppo lento o tappe dello sviluppo mancanti
  • Scarso controllo del corpo
  • Danni alla vista
  • Contrazioni e tensione dei muscoli delle gambe

Specialmente nel caso di lesione grave, alcuni bambini sviluppano anche convulsioni: tali sintomi, però, non possono indicare in modo univoco un caso di leucomalacia periventricolare perché le convulsioni sono sintomi comuni anche di altre lesioni alla nascita.

Per diagnosticare con precisione la leucomalacia periventricolare, il medico deve eseguire una serie di test sul cervello del bambino, tra questi un'ecografia cranica.

Un altro strumento diagnostico è un'ecografia eseguita sulla madre in gravidanza che fornisce un quadro chiaro di qualsiasi danno cerebrale nel bambino.

Altri metodi comunemente usati per diagnosticare questa condizione possono comportare l'uso della risonanza magnetica e della TAC.

Si può curare?

Sfortunatamente, la leucomalacia periventricolare non è curabile.

Poiché il danno si verifica nel neonato, il cervello lesionato del bambino non si svilupperà nel modo corretto e la regione in degradazione non potrà mai essere riparata.

La leucomalacia periventricolare richiede un monitoraggio continuo e una gestione adeguata della patologia per garantire che non si manifestino ulteriori effetti a lungo termine nel bambino.

Dopo la diagnosi, il medico può prescrivere la terapia fisica riabilitativa e occupazionale o farmaci che aiutino nella gestione delle convulsioni.

La buona notizia è che non tutti i bambini con questa lesione sviluppano effetti collaterali a lungo termine: molti bambini mostrano solo lievi sintomi molto gestibili e la terapia fisica e cognitiva spesso può dare grandi risultati.

Inoltre, questa condizione clinica non è progressiva, quindi i sintomi non potranno peggiorare col passare del tempo: una volta lesionato, il cervello rimarrà in quello stato senza ulteriore progressione del danno.

Tuttavia, i sintomi fisici causati dalla leucomalacia periventricolare sono più evidenti man mano che il bambino cresce.

Risarcimento per negligenza medica

La leucomalacia periventricolare è più comune nei bambini nati prematuri. I membri dello staff medico che assistono al parto dovrebbero prendere tutte le precauzioni necessarie per garantire che tali bambini non subiscano danni cerebrali.

I medici dovrebbero monitorare la frequenza cardiaca del bambino, essere eventualmente pronti a eseguire un taglio cesareo d'urgenza e, se necessario, adottare misure per evitare eventuali complicazioni prevedibili durante il parto.

Ad esempio, se l'ostetrica o il ginecologo osservano una frequenza cardiaca del bambino poco rassicurante o patologica, potrebbe essere necessario eseguire un taglio cesareo d'urgenza: in caso contrario il bambino potrebbe subire danni cerebrali.

La negligenza si verifica quando i sanitari non riescono a garantire un adeguato apporto di ossigeno al cervello di un bambino. Ciò può avvenire nei seguenti casi:

  • Cordone ombelicale avvolto attorno al collo del bambino
  • Uso improprio della ventosa ostetrica
  • Incapacità nel monitorare contrazioni pretermine
  • Incapacità di rilevare e trattare le infezioni
  • Rottura prematura delle membrane

Se a causa di negligenza medica vengono causati danni cerebrali prevenibili al bambino, la struttura sanitaria può essere chiamata a rispondere.

Una diagnosi di leucomalacia periventricolare potrebbe costare molto anche in termini economici per i genitori del bambino danneggiato.

Un risarcimento economico potrebbe essere d’aiuto per sostenere l'assistenza di cui il bambino avrà bisogno nel corso della sua vita, anche e soprattutto quando i suoi genitori non potranno più assisterlo.

Esempio di risarcimento ottenuto

€ 2.7 MILIONI

Caso di due neonati gemelli affetti entrambi da un grave danno cerebrale (denominato kernittero).

I sanitari che avevano assistito i bambini dopo il parto avevano omesso di trattare tempestivamente e correttamente gli elevati livelli ematici di bilirubina (ittero) di cui i neonati stessi erano affetti.

Gli alti livelli di birilubina, non trattati, causavano nei bambini Kernittero e gravi problemi cognitivi e motori rientranti nella condizione della paralisi cerebrale infantile.

Esempio di risarcimento ottenuto

€ 1.8 MILIONI

Caso di un neonato affetto da encefalopatia-ipossico ischemica perinatale.

I sanitari, durante il travaglio di parto omettevano di considerare che la gravidanza era "ad alto rischio" ed imprudentemente eseguivano un monitoraggio CTG saltuario, che non rilevava la sofferenza fetale.

I sanitari omettevano pertanto di eseguire un cesareo d'urgenza. Il bambino, che alla nascita doveva essere rianimato e trasportato in TIN, è ora affetto da tetraparesi spastica.

Esempio di risarcimento ottenuto

€ 1.3 MILIONI

Caso di un neonato colpito da encefalopatia ipossico-ischemica durante il parto.

Nonostante la sofferenza fetale rilevabile dal tracciato, i sanitari  omettevano di ordinare ed eseguire tempestivamente il parto cesareo, prolungando ed aggravando la carenza dell'apporto di ossigeno al bambino.

Il bambino, nato con una grave acidosi e sottoposto ad ipotermia, è ora affetto da paralisi cerebrale infantile di tipo tetraparetico spastico.

Premio Avvocato 2019 settore Risarcimento Danni

stefano-gallo-miglior-avvocato-risarcimento-danniL'avv. Stefano Gallo è stato vincitore del premio "Le Fonti Awards" come Avvocato dell'anno Risarcimento Danni 2019 

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Avvocato malasanità per leucomalacia periventricolare

Se sospetti che la leucomalacia periventricolare del tuo bambino sia stata causata da colpa medica, è consigliabile rivolgersi ad un avvocato specializzato in malasanità.

Gli avvocati per malasanità dello Studio Legale Stefano Gallo si occupano prevalentemente di danni da parto ed hanno esperienza in casi di leucomalacia periventricolare causata da di negligenza, imprudenza o imperizia medica durante il periodo intorno al parto.

Lo Studio Legale Stefano Gallo è sito in Roma segue i propri clienti in tutta Italia.

Analizzeremo  la vicenda del tuo bambino tramite consulenti ginecologi e neonatologi e ti diremo se sia possibile ottenere il risarcimento dei danni.

Il nostro studio paga di tutte le spese della procedura ed ha diritto al compenso solo in caso di vittoria.

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