La malattia professionale, o “tecnopatia”, è una patologia che il lavoratore contrae sul lavoro a causa dell’esposizione prolungata nel tempo a fattori presenti nell’ambiente e nei luoghi in cui opera. Si manifesta in modo lento, graduale, progressivo e può avere drammatiche conseguenze.
La malattia professionale è una condizione che si verifica in seguito all’esposizione a sostanze pericolose o tossiche presenti sul luogo di lavoro. La malattia professionale più conosciuta è l’asbestosi, ma ne esistono molte altre, come il mesotelioma , l’asma professionale o la dermatite.
I datori di lavoro hanno il dovere di provvedere al benessere dei propri dipendenti attuando misure e procedure di sicurezza sul luogo di lavoro volte a proteggere i lavoratori dal rischio di incorrere nelle suddette malattie.
L’INAIL risarcisce solo il danno biologico (danno fisico) e solo se questo sia almeno pari al 6% di invalidità. Non sono dunque risarciti il danno biologico inferiore al 6% di invalidità ed i danni correlati al danno biologico (danno morale, danno da perdita della capacità lavorativa, spese mediche sostenute ecc.). Il lavoratore ha, tuttavia, diritto ad un risarcimento completo da parte del datore di lavoro.