Il nuovo dispositivo citoferetico selettivo, sviluppato dall'Università del Michigan, tratta la sepsi e il danno renale acuto nei bambini in terapia intensiva. Integrato nel circuito di dialisi, inibisce l'eccessiva attivazione dei globuli bianchi, riducendo la mortalità. Studi clinici presso il CS Mott Children's Hospital hanno confermato l'efficacia di questo trattamento innovativo.
Tempi di somministrazione
Prima di febbraio 2024, esistevano poche opzioni terapeutiche per trattare la sepsi, una grave disfunzione d’organo che può essere mortale e che è causata da una risposta anomala dell'organismo all'infezione. Per trattare le migliaia di bambini con danno renale acuto da sepsi, oggi è disponibile un nuovo trattamento che si aggiunge alle due strategie attualmente disponibili approvate dalla Food and Drug Administration: la diagnosi precoce e il trattamento con antibiotici.
Il nuovo trattamento consiste nell’utilizzo di un dispositivo terapeutico ideato e sviluppato presso l'Università del Michigan da utilizzare nei bambini affetti da danno renale acuto e sepsi o da una condizione settica che richiede dialisi in terapia intensiva.
Il dispositivo terapeutico, denominato dispositivo citoferetico selettivo, è integrato nel circuito di dialisi utilizzato generalmente per trattare pazienti con insufficienza renale acuta e, agendo selettivamente sui globuli bianchi eccessivamente attivati e inibendo così la distruzione dei tessuti, permette di ridurre la mortalità da sepsi.
L'analisi combinata di due studi clinici pediatrici condotti presso l'Health CS Mott Children's Hospital dell’
La sepsi origina dall’infezione causata da un qualsiasi agente infettivo che innesca una reazione a cascata guidata dai globuli bianchi circolanti. È proprio l’azione eccessiva di queste cellule che causa la sepsi.
Infatti, se questa attivazione è incontrollata e prolungata, i globuli bianchi iniziano ad attaccare e distruggere non solo il patogeno ma anche tessuti sani del corpo, indiscriminatamente. La sepsi può colpire il cuore, i polmoni, i reni e il fegato e, a seconda della gravità e del tempo che passa prima del trattamento, possono essere coinvolti anche altri organi.
La sepsi origina da un'infezione locale ma una volta entrata nel flusso sanguigno, anche se diagnosticata tempestivamente e trattata con antibiotici, ha un tasso di mortalità del 50%. L’utilizzo del dispositivo citoferetico selettivo abbassa notevolmente questa percentuale agendo sulla causa principale della morte per sepsi, ovvero l’eccessiva risposta del sistema immunitario che agisce in modo deregolato colpendo tessuti e organi sani del corpo. Questa nuova tecnologia, quindi, non contrasta l’infezione batterica ma regola la risposta infiammatoria anomala che ne consegue.
Questo trattamento potrà essere utilizzato sui bambini in terapia intensiva attraverso un dispositivo collegato a un sistema di pompaggio del sangue esterno al corpo. Il dispositivo cattura i globuli bianchi attivati e, dopo trattamento farmacologico, li rilascia nuovamente nella circolazione sanguigna del bambino.
La sepsi, patologia molto comune e con elevato tasso di mortalità
Nel mondo si verificano, ogni anno, circa 47-50 milioni di casi di sepsi. Globalmente, 1 decesso su 5 è associato a sepsi, per un totale di almeno 11 milioni di decessi l'anno, pari a 1 morte ogni 2,8 secondi.
In Europa si verificano circa 400 casi di sepsi su 100.000 abitanti ogni anno, un'incidenza che supera quella dell'infarto del miocardio e dei tumori. In Italia si stima che ci siano 60.000 morti all'anno per sepsi.
Il numero di bambini che muoiono di sepsi ogni anno è maggiore del numero di quelli che muoiono per tutti i tumori pediatrici messi insieme. I medici specializzati nel campo credono fortemente che nuove tecnologie come il dispositivo citoferetico selettivo possano aumentare le probabilità di sopravvivenza dei pazienti.
"La sepsi provoca molto dolore e disagio sia nei bambini colpiti (in particolare per quelli troppo piccoli per esprimersi) che nelle loro famiglie. È per questo che l’avvento di tecnologie innovative capaci di allievare i sintomi e diminuire la mortalità è di fondamentale importanza, specialmente in ambito pediatrico”, ha affermato il dottor Humes, ideatore del dispositivo citoferetico selettivo.
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