Un incidente stradale può provocare agli occupanti del veicolo gravi lesioni a causa dell’impatto che il corpo dei passeggeri subisce all’interno del mezzo. La gravità dei danni subiti dipende dalla velocità e dal peso dei veicoli coinvolti. Traumi toracici, fratture, contusioni e lacerazioni possono essere causati anche dai sistemi di ritenuta del mezzo, da vetri infranti o dall’impatto con le strutture interne del mezzo. Anche l’attivazione degli airbag può provocare danni al collo o alla colonna vertebrale con gravi conseguenze. Le vittime richiedono spesso cure mediche urgenti che, se non prestate accuratamente, possono aggravare le condizioni del paziente o addirittura causarne la morte.
Indice sommario
- Lesioni comuni dopo un incidente stradale
- Lesioni da incidente stradale e colpa medica
- Distinzione tra richieste di risarcimento per incidenti automobilistici e richieste per negligenza medica
- Ottenere il risarcimento per danni da errore medico in seguito a incidente automobilistico
- Ulteriori soggetti potenzialmente responsabili per i danni derivanti dal trattamento delle lesioni riportate in un incidente stradale
- Contatta un avvocato con esperienza in responsabilità medico sanitaria
Lesioni comuni dopo un incidente stradale
Generalmente, le vittime di incidenti automobilistici subiscono lesioni cerebrali, del midollo spinale o alla schiena.
Inoltre, se l’auto coinvolta prende fuoco o il passeggero entra in contatto con vapori o sostanze chimiche, possono presentare anche gravi ustioni che richiedono interventi chirurgici immediati o innesti cutanei.
Lesioni interne, fratture ossee, lacerazioni facciali e lesioni al collo, alla schiena, al ginocchio, al piede, alla spalla, al polso, alla mano e alla caviglia sono piuttosto comuni.
Anche incidenti meno violenti possono provocare lesioni, soprattutto ai tessuti molli, con stiramenti e distorsioni al collo, alle spalle e alla schiena.
Lesioni da incidente stradale e colpa medica
Alcuni interventi medici vengono eseguiti già sulla scena dell’incidente e proseguono durante il trasporto in ambulanza verso l’ospedale. Di conseguenza, la colpa medica può emergere sin dalle prime fasi, ad esempio quando i medici:
- commettono errori nella valutazione della gravità della situazione,
- impiegano un tempo eccessivo per raggiungere il luogo dell’incidente,
- trascurano la manutenzione dell’attrezzatura dell’ambulanza o
- non raccolgono dati inerenti la storia clinica del paziente.
In alcuni casi, tali mancanze possono avere conseguenze fatali, come nel caso in cui il medico
- non misura correttamente la pressione sanguigna o
- interpreta in modo errato i risultati.
I medici possono commettere errori anche prestando cure al paziente giunto al pronto soccorso come i seguenti:
- diagnosi errata di una lesione,
- esecuzione errata di una procedura,
- omissione nell'eseguire l'intervengono chirurgico ove necessario,
- ritardo nel trattamento,
- gestione scorretta una lesione,
- somministrazione di farmaci in modo errato o
- dimissione prematura del paziente senza fornire istruzioni adeguate.
Le sale del pronto soccorso, notoriamente affollate e caotiche, rappresentano un ambiente ad alto rischio, soprattutto quando l’ospedale è sotto organico, i medici sono affaticati o non sufficientemente formati.
Inoltre, sebbene si tratti di eventi rari, può verificarsi che un medico operi la parte sbagliata del corpo o provochi danni a un organo situato in prossimità della zona lesionata.
Anche il personale medico di supporto, come infermieri, assistenti e tecnici di laboratorio, può commettere errori, per esempio non attenendosi correttamente ai protocolli igienico-sanitari, alle prescrizioni farmacologiche fornite dai medici o non comunicando adeguatamente con i colleghi al cambio turno.
Un infermiere che omette di annotare i sintomi di un paziente nella cartella clinica prima di lasciare il reparto, per esempio, può comportare ritardi nella somministrazione del trattamento necessario peggiorando la prognosi.
Inoltre, un paziente potrebbe ricevere il farmaco sbagliato e subire una reazione allergica peggiorando, così, le sue condizioni mediche.
Anche gli errori nella somministrazione del farmaco (come, per esempio, un sovradosaggio) possono avere effetti avversi sul paziente o un peggioramento della condizione.
Inoltre, anestesisti che non eseguono una corretta anamnesi del paziente possono ignorare eventuali allergie o non misurare correttamente la pressione o non sapere se ha recentemente assimilato cibo. Uno o tutti questi atti negligenti possono causare al paziente sottoposto ad anestesia danni cerebrali, paralisi o morte.
Allo stesso modo, i radiologi che non trasmettono correttamente i risultati delle analisi strumentali o i medici che non le recuperano possono procurare al paziente danni fisici irreversibili.
Infine, i medici del pronto soccorso che non indirizzano tempestivamente i pazienti agli specialisti competenti, come gli ortopedici in caso di fratture ossee o gli infettivologi per pazienti con ustioni, possono essere ritenuti responsabili di una diagnosi errata o di un ritardo nel trattamento
Non tutti i pazienti vengono trasferiti immediatamente al pronto soccorso: alcuni lasciano autonomamente il luogo dell’incidente e si rivolgono successivamente al proprio medico curante o a strutture sanitarie per una visita e per l’eventuale prescrizione di farmaci antidolorifici.
Tuttavia, può accadere che il medico indirizzi il paziente a un fisioterapista non adeguatamente qualificato, il cui intervento, invece di favorire il recupero, aggrava ulteriormente la condizione clinica. Nessun medico è esente dal compiere errori che spesso vengono commessi per disattenzione, disorganizzazione o stanchezza.
Distinzione tra richieste di risarcimento per incidenti automobilistici e richieste per negligenza medica
Ai sensi della normativa sulla responsabilità civile per danni alla persona, un conducente negligente che provoca lesioni a un’altra persona è giuridicamente responsabile nei confronti della vittima per i danni subiti.
Tali danni possono includere il danno biologico (il danno alla salute), la sofferenza, i danni patrimoniali presenti e futuri, il danno riflesso ai parenti.
Generalmente, è la compagnia assicurativa del conducente a risarcire i danni causati a terzi. Tuttavia, è frequente che l’assicuratore contesti l’obbligo di coprire i costi associati a cure prolungate, disabilità permanenti o decessi conseguenti a colpa medica medica sopravvenuta durante il trattamento delle lesioni derivanti dall’incidente. L’assicurazione può sostenere che la propria responsabilità si limita ai danni direttamente causati dall'incidente stradale e non si estende a eventuali trattamenti medici negligenti successivi, considerati come eventi sopravvenuti successivamente e non diretta conseguenza dell’incidente stradale.
Secondo i principi della responsabilità civile, affinché un soggetto possa essere ritenuto responsabile per negligenza, è necessario che il danno subito dall’attore sia una conseguenza prevedibile del comportamento illecito del soggetto chiamato in causa. Quest’ultimo non può essere ritenuto responsabile per danni derivanti da eventi del tutto imprevedibili o estranei alla catena causale originaria.
La questione giuridica centrale, pertanto, è stabilire se la negligenza medica possa essere considerata una conseguenza prevedibile di un incidente automobilistico. È indubbio che un conducente negligente risponda delle lesioni causate dalla collisione e dei costi connessi alle cure necessarie. Tuttavia, possono insorgere errori medici evitabili o complicazioni legate a trattamenti inadeguati o procedure eseguite in modo scorretto. Tutto ciò solleva interrogativi su quale sia il limite della responsabilità originaria del conducente
Ottenere il risarcimento per danni da errore medico in seguito a incidente automobilistico
Sfortunatamente, la negligenza medica si verifica di frequente. Quando una vittima di incidente stradale subisce ulteriori lesioni, o addirittura perde la vita, a causa di un errore medico, i medici o la struttura sanitaria possono essere ritenuti responsabili delle lesioni derivanti dalla loro condotta negligente.
Quando si verifica un errore medico durante il trattamento delle lesioni causate da un incidente automobilistico, la vittima dell’incidente può presentare una richiesta di risarcimento per negligenza medica contro la struttura sanitaria.
Il risarcimento è stabilito in base al danno alla salute e alla sofferenza patiti, oltre che al conseguente danno da perdita di capacità di lavoro. I parenti della vittima hanno diritto al risarcimento per il danno da lesione o da perdita del rapporto parentale.
In alcune circostanze, il paziente può promuovere un’azione legale sia per negligenza medica sia per lesioni personali derivanti dall’incidente stradale. In tali casi, il giudice può attribuire a ciascun soggetto responsabile, ad esempio il conducente negligente e il personale sanitario, una percentuale di colpa proporzionata, determinando di conseguenza la quota di danni da corrispondere.
Ulteriori soggetti potenzialmente responsabili per i danni derivanti dal trattamento delle lesioni riportate in un incidente stradale.
Quando il malfunzionamento di dispositivi o attrezzature mediche non è attribuibile a una scarsa manutenzione, ma a difetti di progettazione o fabbricazione, la responsabilità può ricadere sui produttori dell’attrezzatura.
In questi casi, il peggioramento delle condizioni del paziente o il decesso possono essere imputati alla presenza di un prodotto difettoso immesso sul mercato.
I produttori di dispositivi medici, infatti, possono essere civilmente responsabili qualora le apparecchiature da loro fornite presentino vizi di fabbrica che ne compromettano la sicurezza e la funzionalità.
È per questo che, anche quando le compagnie di ambulanze forniscono veicoli adeguatamente attrezzati e regolarmente manutenuti, il produttore può essere chiamato a rispondere delle lesioni o della morte del paziente qualora un dispositivo medico importante si guasti per un difetto originario.
Lo stesso principio si applica ai pronto soccorso, agli ospedali e alle altre strutture sanitarie che accolgono e trattano vittime di incidenti stradali: qualora utilizzino dispositivi difettosi forniti da terzi, tali fornitori o produttori possono essere ritenuti responsabili delle lesioni riportate dal paziente.
Contatta un avvocato con esperienza in responsabilità medico sanitaria
I responsabili delle lesioni o della morte del paziente possono essere a risarcire il danno alla salute ed il danno morale ed esistenziale alla vittima ed ai parenti.
Se tu o un tuo caro ha subito danni alla salute a causa di errori medici, potremmo essere in grado di aiutarti.
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