Ematologia: errori medici e risarcimento

Gli ematologi sono medici specializzati nella diagnosi e nel trattamento di tutte le patologie e le condizioni relative al sangue, come l'anemia o la leucemia, un tumore del sangue. In caso di infezioni del sangue, emofilia, malaria, difetti nella coagulazione, pressione alta, mieloma o qualsiasi altra condizione inerente il sangue è necessario rivolgersi a un ematologo.

Se un ematologo commette errori nella diagnosi o nel trattamento di una patologia procurando ulteriori lesioni o danni può essere essere tenuto al risarcimento del danno per colpa medica.

Il ruolo degli ematologi

L'ematologia è lo studio del sangue, tessuto composto da cellule e piastrine che vengono prodotte nel midollo osseo. I globuli bianchi ci proteggono da infezioni batteriche o virali, le piastrine permettono la coagulazione del sangue prevenendo emorragie incontrollate e i globuli rossi assicurano l’ossigenazione dei tessuti e l’espulsione dell’anidride carbonica tramite l’emoglobina, una proteina che lega il ferro. Il ferro è un elemento presente in molti alimenti come spinaci e carni rosse

Se il corpo assimila troppo poco ferro, i globuli rossi non possono svolgere completamente il loro lavoro provocando difficoltà respiratorie, debolezza muscolare, accelerazione del battito cardiaco e affaticamento. Generalmente un paziente con problemi respiratori si rivolge a uno pneumologo o un allergologo; spesso, però, può essere necessario recarsi da a un ematologo poiché il sintomo potrebbe essere dovuto a una diminuzione dei globuli rossi con correlata anemia.

Anemia

I pazienti affetti da anemia hanno una bassa quantità di ferro. Chi soffre di questa condizione può sentirsi stanco e affaticato durante lo svolgimento delle normali attività quotidiane.

Anche la carenza di altri elementi può provocare anemie. Una delle forme più gravi è l’anemia perniciosa, causata dalla carenza di vitamina B12, presente principalmente nella carne, nel lievito alimentare e nei cereali. Se non trattata tempestivamente con iniezioni di vitamina, questa condizione può risultare letale. Un’altra forma è l’anemia aplastica, che insorge quando il midollo osseo smette di produrre una quantità sufficiente di globuli rossi, causando stanchezza cronica, infezioni ricorrenti ed emorragie.

L’anemia emolitica, invece, si manifesta quando il sistema immunitario identifica erroneamente i globuli rossi come elementi estranei e li distrugge più rapidamente di quanto l’organismo riesca a produrne. Inoltre, malformazioni nella struttura dei globuli rossi possono dare origine all’anemia falciforme. In generale, tutte le forme di anemia sono accomunate da sintomi quali affaticamento, difficoltà respiratorie, scarsa energia fisica e problemi di concentrazione.

Talassemia

La talassemia è un’altra patologia che colpisce i globuli rossi ed è causata da difetti genetici che compromettono la produzione di emoglobina. In presenza di questa condizione, la scarsa quantità di emoglobina impedisce un’adeguata distribuzione dell’ossigeno nell’organismo, determinando potenziali complicazioni a carico delle ossa, della milza e del cuore, oltre a influenzare negativamente la crescita e lo sviluppo nei bambini.

Un’altra grave alterazione ematologica è la policitemia, una forma di neoplasia cronica caratterizzata da una produzione eccessiva di globuli rossi da parte del midollo osseo. Questa sovrapproduzione rende il sangue più denso e viscoso, aumentando il rischio di formazione di coaguli potenzialmente letali negli organi vitali.

La policitemia è una malattia complessa e attualmente incurabile, ma può essere gestita con trattamenti che possono ridurre la viscosità del sangue e prevenire la formazione di trombi.

Neoplasie ematologiche

I globuli bianchi svolgono un ruolo fondamentale nella difesa dell’organismo contro le infezioni. Tuttavia, quando la loro produzione o funzionalità risulta alterata, possono insorgere gravi patologie, tra cui il linfoma, la leucemia e la sindrome mielodisplastica. Come accade in molte forme tumorali, sia il linfoma che la leucemia sono causati da una proliferazione anomala di globuli bianchi che hanno accumulato mutazioni.

La sindrome mielodisplastica, invece, è caratterizzata dalla produzione di un numero eccessivo di globuli bianchi immaturi e non funzionanti, che finiscono per sostituire quelli sani, compromettendo le normali funzioni del sangue. Anche il plasma, la componente liquida del sangue, può causare patologie. Il mieloma multiplo, ad esempio, è un tumore delle plasmacellule che può provocare la formazione di lesioni neoplastiche ossee, in particolare a livello della colonna vertebrale, delle anche e delle costole, oltre a causare danni renali progressivi.

Emorragie

Le piastrine svolgono un ruolo cruciale nella coagulazione del sangue, contribuendo a fermare le emorragie in caso di tagli o ferite. Tuttavia, quando l’organismo ne produce un numero eccessivo, insufficiente o piastrine non funzionanti, aumenta il rischio di emorragie incontrollate o, al contrario, di coaguli potenzialmente dannosi. Patologie come la malattia di von Willebrand e l’emofilia compromettono una corretta coagulazione del sangue, causando abbondanti emorragie a causa della carenza o disfunzione delle piastrine.

Al contrario, la trombocitemia essenziale è caratterizzata da una produzione eccessiva di piastrine che può portare alla formazione di trombi compromettendo la funzione di organi vitali. Anche alcuni farmaci, tra cui antibiotici, antinfiammatori non steroidei, l’acido acetilsalicilico, antistaminici e farmaci per patologie cardiovascolari, possono interferire con la produzione o il funzionamento delle piastrine, aumentando il rischio di complicanze emorragiche o trombotiche.

Diagnosi e trattamento delle patologie ematologiche

Quando i sintomi fanno sospettare una disfunzione delle cellule del sangue o delle piastrine, l’ematologo esegue esami del sangue e del midollo osseo, con l’obiettivo di individuare eventuali alterazioni dell’emocromo o la presenza di cellule anomale. I trattamenti variano a seconda della patologia, ma spesso includono trasfusioni di sangue o trapianti di midollo osseo per ripristinare una corretta produzione del sangue. Inoltre, possono essere prescritti farmaci che stimolano la produzione di globuli rossi nel midollo osseo, antibiotici per contrastare le infezioni, e integratori di ferro o vitamina B12 per contrastare eventuali carenze nutrizionali.

Mentre alcune condizioni, come l’anemia da carenza di ferro o di vitamina B12, sono generalmente facili da trattare, altre, come le neoplasie ematologiche, richiedono interventi complessi e prolungati. Gli ematologi, analogamente agli oncologi, sono formati per diagnosticare e trattare diversi tipi di tumori del sangue, valutando attentamente le opzioni terapeutiche sulla base dello stadio della malattia, ovvero se il cancro è localizzato o ha già metastatizzato. La loro competenza non si limita alle patologie oncologiche poiché possono diagnosticare numerose altre patologie ematologiche analizzando accuratamente i sintomi, il profilo clinico del paziente, i percorsi diagnostici più appropriati e le possibili terapie.

Per poter offrire cure appropriate, gli ematologi devono attenersi a rigorosi standard professionali e seguire un lungo percorso formativo. Dopo una laurea triennale o quadriennale, intraprendono un corso di laurea magistrale in medicina e chirurgia, cui fa seguito una specializzazione in medicina interna della durata di tre anni. Successivamente, completano una formazione aggiuntiva di tre anni in ematologia e oncologia. Solo al termine di questo iter è possibile esercitare la professione. In quanto specialisti altamente qualificati, gli ematologi hanno la responsabilità di diagnosticare rapidamente eventuali patologie ematologiche così da prevenire l’aggravarsi delle condizioni cliniche e l’insorgenza di danni irreversibili.

Possibili errori dell'ematologo

Il mancato rispetto degli standard di cura in ambito ematologico può avere conseguenze tragiche, come nel caso di neoplasie non diagnosticate in tempo utile e quindi divenute incurabili. Uno degli errori più gravi e frequenti da parte degli ematologi è l’omissione del trattamento, che può portare i pazienti a sviluppare complicanze evitabili. Durante biopsie o interventi di rimozione tumorale, inoltre, possono essere compiuti errori che portano a lesione accidentale degli organi adiacenti. Anche la somministrazione errata di farmaci, ad esempio dosi inappropriate di chemioterapici o di altri trattamenti specifici, costituisce una forma di negligenza, poiché possono causare reazioni allergiche e lesioni gravi per il paziente.

Un’ulteriore ipotesi di colpa medica è il ritardo nella diagnosi e nel trattamento. Ciò accade quando sintomi comuni, come affaticamento, disturbi del sonno, ipertensione o lieve anemia, vengono sottovalutati, mentre in realtà possono essere indicatori di patologie ben più gravi, che rimangono, così, non trattate peggiorando la prognosi.

Anche errori nella raccolta dell’anamnesi, nell’esecuzione delle visite ambulatoriali e nella documentazione del consenso informato possono compromettere la qualità della diagnosi e della cura, poiché portano alla compilazione di cartelle cliniche incomplete e alla somministrazione di terapie inadeguate. In particolare, l’omessa acquisizione del consenso informato espone il medico a responsabilità legali, soprattutto se il paziente subisce danni a seguito di una procedura alla quale non si sarebbe sottoposto se fosse stato pienamente consapevole dei rischi.

Altri errori si verificano quando non vengono prescritti esami fondamentali, come analisi del sangue o biopsie del midollo osseo, o quando i risultati non vengono esaminati con tempestività. Infine, una comunicazione inefficace tra medico, paziente e personale sanitario rappresenta una delle principali fonti di errore clinico poiché informazioni trasmesse in modo scorretto o non trasmesse affatto possono determinare gravi conseguenze. Ad esempio, se un medico non fornisce indicazioni chiare sulla somministrazione di un farmaco, e l’infermiere lo somministra erroneamente, il paziente può subire gravi danni, per i quali il medico potrebbe essere ritenuto legalmente responsabile.

Ottenere il risarcimento dei danni da da errori nell'ematologia

Le persone possono morire o rimanere permanentemente danneggiate in caso di errori medici in ambito ematologico. Ciò significa sofferenza, perdita della qualità della vita o perdita di una persona cara. Significa anche un elevato fabbisogno finanziario per cure mediche e supporto economico per le necessità quotidiane.

I responsabili delle lesioni o della morte del paziente possono essere a risarcire il danno alla salute ed il danno morale ed esistenziale alla vittima ed ai parenti.

Se tu o un tuo caro ha subito danni alla salute a causa di errori medici, potremmo essere in grado di aiutarti.

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