Il parto cesareo è una procedura chirurgica che si effettua praticando una incisione dell’addome e nell’utero della madre per far nascere un bambino in sicurezza nel caso in cui il parto vaginale risulti impossibile o troppo rischioso.
Questa operazione può essere programmata in anticipo, nel caso in cui il medico preveda complicazioni per la madre o il bambino durante il parto, oppure può essere effettuata d’urgenza in caso di complicazioni improvvise durante il travaglio per preservare il bambino da eventuali lesioni, in particolare quelle cerebrali.
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I pro e i contro del taglio cesareo
I tagli cesarei oggi sono molto più comuni rispetto al passato. In Italia i cesarei sono il 44,6% con il 29,5% negli ospedali pubblici. Il cesareo è più frequente tra le italiane rispetto alle straniere: si effettua il cesareo nel 27,4% dei parti di madri straniere e nel 32% dei parti di madri italiane. La comunità scientifica ritiene che si faccia un eccessivo ricorso al taglio cesareo. Poiché il parto cesareo è un intervento chirurgico addominale importante che comporta cicatrici, tempi di recupero più lunghi e costi sanitari più elevati.
Il parto cesareo, inoltre, può aumentare il rischio di complicazioni post-partum, specialmente nelle donne non giovani o in sovrappeso. Inoltre, una donna che ha già partorito tramite cesareo con molta probabilità dovrà ricorrere nuovamente a questa procedura nei parti successivi, aumentando notevolmente i rischi associati.
Quando è necessario, però, il cesareo rappresenta uno strumento di vitale importanza per proteggere la madre e il bambino da situazioni potenzialmente pericolose o letali riducendo significativamente i rischi legati a gravidanze ad alto rischio e offrendo un'opzione sicura e pianificata. Un ulteriore vantaggio è che molte madri traggono grande beneficio dall’avere un maggiore controllo sulle modalità del parto, sentendosi più sicure e supportate nel vivere e gestire questa particolare esperienza.
Quando sono presenti i presupposti è dunque necessario effettuare il taglio cesareo, evitando di effettuare spinte sul fondo dell'utero (manovre di Kristeller), le quali non sono associate a nessuna velocizzazione del parto ed anzi possono causare danni importanti sia al bambino che alla mamma.
Opportunità
Per ridurre la probabilità di un taglio cesareo in caso di gravidanza a basso rischio, è utile informarsi in anticipo sull'ospedale scelto per il parto per poter conoscere il tasso di cesarei praticati nella struttura. Anche il supporto delle ostetriche, sia durante il travaglio che il parto, può fare una grande differenza contribuendo a diminuire la necessità di un taglio cesareo.
Inoltre, è importante evitare di indurre il travaglio senza un reale bisogno o con troppo anticipo, poiché questo può aumentare il rischio di quelle complicazioni che rendono necessario il cesareo. Alcune donne, invece, si chiedono se sia possibile ricorrere al taglio cesareo anche in assenza di necessità mediche; una piccola percentuale di parti cesarei, infatti, viene eseguita su esplicita richiesta materna, previo consenso medico.
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