Errori medici successivi all'intervento di chirurgia pediatrica

Sia i neonati che i bambini possono necessitare di un intervento chirurgico per patologie congenite o lesioni subite. Al fine di evitare complicazioni, è essenziale che l’assistenza postoperatoria sia attenta e puntuale; negligenza pediatrica postoperatoria, infatti, può causare gravi conseguenze sul bambino, particolarmente fragile e vulnerabile.

La durata della degenza postoperatoria dipende dal tipo di intervento e di anestesia somministrata al paziente; le cure postoperatorie richiedono rilevamento dei battiti del polso, della temperatura e della pressione sanguigna così come il controllo della ferita, dei tubi di drenaggio, della flebo, della risposta agli stimoli e del funzionamento polmonare.

In caso di complicanze postoperatorie, come infezioni, sbalzi di temperatura, perdita di sangue e carenza di ossigeno, i medici devono saper agire prontamente per evitare gravi conseguenze.

Assistenza postoperatoria nei bambini

La maggior parte delle visite al pronto soccorso pediatrico è resa necessaria in seguito a cadute, tagli, morsi di insetti o animali, ustioni, incidenti stradali, soffocamento e disidratazione. A seconda della lesione o della condizione specifica, il bambino può aver bisogno anche dell’intervento chirurgico.

Condizioni particolarmente letali, come problemi cardiaci congeniti, lesioni agli organi interni e altre condizioni potenzialmente pericolose per la vita possono indicare l’urgenza di un intervento chirurgico per il bambino. Anche i neonati prematuri spesso necessitano della chirurgia, seguita da assistenza postoperatoria a lungo termine.

Gli interventi chirurgici più complessi richiedono una degenza in terapia intensiva e presentano maggiori rischi di complicazioni. Esempi di interventi chirurgici che, in caso di cure postoperatorie inadeguate, possono provocare gravi danni nel bambino sono:

  • Rimozione di un tumore al cervello
  • Chirurgia degli organi vitali
  • Trattamento del trauma contusivo
  • Chirurgia per deformità del cranio, della faccia e della colonna vertebrale
  • Chirurgia per difetti cardiaci e intestinali
  • Trapianto di organi
  • Chirurgia per malformazioni dell’apparato respiratorio, digerente ed escretore
  • I bambini, però, possono subire complicanze dovute a negligenza postoperatoria anche quando sottoposti a piccoli interventi chirurgici come:
  • Impianto di protesi auricolari
  • Riparazione di ernie e fratture ossee
  • Biopsie
  • Circoncisione

Dopo l'intervento chirurgico, dalla sala operatoria a casa, il bambino necessita di ulteriori cure, sia per alleviare il dolore che per permettere la guarigione delle ferite, che dipendono dal tipo di intervento chirurgico subito e dalla sua storia clinica. L'obiettivo dell'assistenza postoperatoria è quello di accompagnare la guarigione del bambino evitando complicazioni come le infezioni.

L'assistenza postoperatoria da parte degli operatori sanitari consiste nel valutare, diagnosticare, pianificare, trattare e gestire, oltre che dare istruzioni chiare sulle pratiche necessarie durante l’assistenza domiciliare e informazioni sulle possibili complicazioni e sugli effetti collaterali dell’intervento chirurgico o dell’assunzione di farmaci.

Le procedure di dimissione dall'ospedale in genere includono la somministrazione di istruzioni scritte per l'assistenza domiciliare, indicazioni su come contattare i medici, prescrizioni di farmaci e informazioni sulla prevenzione e su come evitare possibili complicazioni.

Cure pediatriche inadeguate dopo l'intervento chirurgico

La durata della degenza postoperatoria del bambino dipende dalla durata e dal tipo di intervento, dal tipo di anestesia somministrata e dallo stato di veglia del paziente. Dopo l’intervento, i pazienti pediatrici vengono inviati nella sala di risveglio e, se l’intervento chirurgico lo richiede, sono poi trasferiti nell’unità di terapia intensiva neonatale. La sala di risveglio dell'ospedale è il luogo in cui un paziente pediatrico viene monitorato per eventuali effetti dell'anestesia, come nausea, bassa pressione, reazione allergica e intorpidimento. L'assistenza postoperatoria qui consiste nel:

  • rilevamento dei battiti del polso, della temperatura e della pressione sanguigna;
  • controllo della ferita, dei tubi di drenaggio, della flebo, della risposta agli stimoli e del funzionamento polmonare.

Successivamente il paziente è trasferito in reparto o in terapia intensiva, a seconda dei casi. Il dolore è gestito con la somministrazione di anestetici locali, FANS, paracetamolo o oppioidi.

In caso di chirurgia ambulatoriale, prima delle dimissioni vengono controllate la respirazione, la produzione di urina e la capacità di bere del bambino poiché in alcuni casi potrebbe essere necessaria la somministrazione di una flebo, l’utilizzo di un ossimetro (per controllare i valori di ossigeno nel sangue) e medicazioni.

I problemi postoperatori devono essere individuati e trattati precocemente per evitare lesioni gravi e, in caso di complicazioni, il piccolo paziente potrebbe essere ricoverato in ospedale fino al momento della dimissione. Soprattutto i neonati e i bambini piccoli richiedono cure speciali dopo un intervento chirurgico, perché non in grado di riferire il proprio stato di salute o segnalare complicazioni.

Soprattutto nei neonati sono frequenti emorragie operatorie, l'anestesia per via inalatoria deve apportare livelli più elevati di ossigeno per prevenire l'anossia. Anche mantenere un bambino al caldo è fondamentale perché neonati e bambini hanno una superficie corporea più ampia e bisogni metabolici più elevati rispetto agli adulti.

Pertanto, i chirurghi che operano su prematuri, neonati e bambini devono saper riconoscere i segni di complicanze postoperatorie, come infezioni, sbalzi di temperatura, perdita di sangue e carenza di ossigeno. I sintomi di una infezione includono febbre, aumento del dolore e sanguinamento.

Mancato riconoscimento delle complicanze postoperatorie

Tutti gli operatori sanitari coinvolti nell’intervento chirurgico devono lavorare insieme per riconoscere eventuali sintomi di complicazioni postoperatorie nei neonati e nei bambini; in caso contrario le conseguenze possono essere molto gravi. Alcune delle complicanze postoperatorie più comunemente trascurate che colpiscono neonati e bambini includono:

  • Shock ipovolemico
  • Emorragia
  • Infezione
  • Problemi respiratori
  • Difficoltà nell’urinare
  • Reazioni allergiche all'anestesia.

Se le complicazioni o i sintomi di una reazione avversa non vengono rilevate, il bambino può non ricevere quelle cure necessarie per un suo pieno recupero. Ad esempio, un bambino che soffre di complicazioni postoperatorie potrebbe aver bisogno di dispositivi di ausilio alla respirazione, di un cardiofrequenzimetro e di sondini per respirare, nutrirsi o urinare.

In caso di shock ipovolemico (causato da bassa pressione sanguigna), per esempio, è necessario arrestare l’emorragia di sangue liberando le vie aeree e mantenendo il paziente caldo, idratato per via endovenosa e somministrando farmaci, sangue o ossigeno. Il sanguinamento nel sito della ferita o internamente porta spesso a questo tipo di shock che richiede infusioni di soluzione salina o di plasma, trasfusioni di sangue, punti di sutura aggiuntivi o cauterizzazione (riparazione con il calore dei vasi sanguigni rotti).

L'infezione della ferita può richiedere trattamento con antibiotici, drenaggio e frequenti medicazioni per evitare la diffusione dell'infezione e la sepsi, condizione che può mettere a rischio la vita del paziente. La respirazione profonda può aiutare a liberare i polmoni e la congestione che causa difficoltà respiratorie, mentre cateteri e drenaggi sono utilizzati in caso di difficoltà urinarie. La mancata identificazione di uno qualsiasi di questi possibili segni di un problema medico a seguito di un intervento chirurgico pediatrico può rappresentare un'ipotesi di errore medico.

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