Colpa medica nell'intervento chirurgico: le tecniche meno invasive comportano meno rischi?

La chirurgia tradizionale comporta l'esposizione di organi addominali e pelvici attraverso una singola incisione di grandi dimensioni. Questo approccio, noto come laparotomia aperta, offre una visione ampia dei contenuti addominali. La laparotomia aperta è ancora eseguita in determinate situazioni ed è stato l'unico approccio chirurgico fino a quando nel 1985 è stata eseguita il prima intervento chirurgico della colecisti con tecnica minimamente invasiva (colecistectomia laparoscopica). Durante la chirurgia laparoscopica, il chirurgo inserisce un laparoscopio - un lungo e snello videoscopio progettato per fornire illuminazione e immagini ad alta risoluzione all'interno dell'addome e del bacino. Il laparoscopio viene introdotto attraverso una piccola apertura chirurgica nell'addome. Strumenti chirurgici supplementari vengono inseriti attraverso incisioni adiacenti in modo che il paziente presenta tipicamente tre o quattro piccole incisioni chirurgiche. Ciò dà origine al termine "chirurgia minimamente invasiva" perché contrasta molto con la grande incisione della tradizionale laparotomia aperta.

Dopo la prima colecistectomia laparoscopica, i chirurghi svilupparono rapidamente tecniche minimamente invasive per quasi tutte le condizioni chirurgiche. Esempi comuni includono l'appendectomia laparoscopica, l'isterectomia laparoscopica e la nefrectomia laparoscopica. Oltre agli approcci addominali e pelvici, i videoscopi possono essere inseriti in quasi tutte le zone del corpo, tra cui articolazioni (chirurgia artroscopica), petto (chirurgia toracoscopica assistita da video o "VATS") e utero (chirurgia isteroscopica).

Essendo quasi tutti gli interventi chirurgici addominali, pelvici, toracici e ginecologici suscettibili di approcci videoscopici, la successiva evoluzione importante è stata la chirurgia minimamente invasiva assistita da robot. La chirurgia assistita da robot, spesso chiamata "chirurgia da Vinci", perché viene eseguita su attraverso un sistema chirurgico prodotto dalla ditta Da Vinci, consiste nelll'uso di un robot per facilitare le azioni del chirurgo. Combinando il movimento robotico squisitamente controllato con un'immagine 3D ad alta risoluzione, i chirurghi eseguono la chirurgia videoscopica con estrema precisione. Tuttavia, tali interventi sono ancora eseguiti con più incisioni poiché sono necessarie diverse incisioni.

Negli ultimi anni, la chirurgia minimamente invasiva ha compiuto un'ulteriore evoluzione con l'introduzione della chirurgia laparo-endoscopica ad incisione singola. Utilizzando una nuova incisione che consente l'introduzione di strumenti multipli attraverso una singola incisione di lunghezza inferiore a 5 cm, i chirurghi eseguono ora un intervento chirurgico complesso attraverso un singolo punto di ingresso. Alcune di queste procedure vengono persino eseguite in collaborazione con l'assistenza robotica, dando origine al nuovo campo di soluzioni robotizzate per un solo sito ("R-LESS"). L'attuale stato dell'arte della chirurgia sigle-site comprende:

  • Urologico: Prostatectomia, cistectomia, nefrectomia e nefroureterectomia
  • Ginecologica: isterectomia, ooforectomia e salpingo-ooforectomia
  • Addominale: Appendectomia, colecistectomia, fascia LAP, colectomia, erniorrafia (chirurgia dell'ernia), gastrectomia

L'esperienza iniziale con la chirurgia LESS suggerisce che essa, pur comportando gli stessi rischi di altri approcci chirurgici, è meno invasiva e dovrebbe facilitare tempi di recupero più rapidi. Poiché la tecnica è ancora nella sua infanzia, i chirurghi stanno studiando i suoi rischi e benefici mentre esplorano nuove applicazioni che si evolvono rapidamente.

Da una prospettiva di colpa medica, la chirurgia ad incisione singola sede pone alcune particolari questioni da risolvere. Essendo tutti gli strumenti chirurgici (trocars) inseriti in un unica incisione, i movimenti della mano del chirurgo sono limitati dalla presenza strumenti chirurgici multipli in un campo molto affollato. La chirurgia a un singolo canale significa anche che il chirurgo perde uno dei maggiori vantaggi della chirurgia multipla: la capacità di triangolare le strutture chirurgiche utilizzando più strumenti da più direzioni. Il chirurgo opera ad una distanza maggiore rispetto all'oggetto chirurgico, dato che l'intervento chirurgico singolo si verifica quasi sempre all'ombelico indipendentemente dall'ubicazione dell'obiettivo chirurgico. Questi vincoli tecnici significano che vi è una forte curva di apprendimento per i chirurghi che eseguono tecniche ad incisione unica, ma la pressione economica e di marketing volta all'esecuzione della chirurgia "single-port" senza dubbio porterà ad una rapida adozione diffusa. Ciò determina il rischio di errori, soprattutto alla luce di un numero scarso di programmi di formazione e di una mancanza di standard di cura ampiamente adottati. Questi fattori potrebbero aumentare il rischio di controversia durante l'alba della chirurgia ad incisione singola e indubbiamente condurre ad azioni legali in vari settori, inclusi quello del consenso informato, della pubblicità fuorviante e dell'imperizia-imprudenza medica.

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