Tumore da parto e cefaloematoma: risarcimento

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Sintesi dell'articolo

Un intervento errato da parte dello staff medico (come il drenaggio del liquido in eccesso) può portare a gravi infezioni e rappresentare negligenza medica.

Durante il parto la pressione esercitata sulla testa del bambino (dalle contrazioni della madre o dall’utilizzo improprio di dispositivi di ausilio al parto) può causare la rottura di vasi sanguigni determinando gonfiore cranico.

Se l’emorragia si verifica tra il cranio ed il cuoio capelluto si parla di cefaloematoma; se la rottura dei vasi interessa solo il cuoio capelluto si parla di tumore da parto o caput succedaneum. Nonostante la preoccupazione destata dal gonfiore causato dal trauma cranico, per entrambe le lesioni i sintomi si risolvono spontaneamente nel giro di pochi mesi. Un intervento errato da parte dello staff medico (come il drenaggio del liquido in eccesso) può causare gravi infezioni e rappresentare negligenza medica.

Opzioni di trattamento e diritto al risarcimento per danni da emorragia

In generale, sia durante un'operazione chirurgica che durante un parto, tutti i medici sono tenuti a seguire delle buone pratiche per garantire un'adeguata assistenza medica e proteggere i pazienti da lesioni evitabili.

Ogni genitore desidera che il proprio neonato riceva cure ottimali e viva una vita priva di problemi di salute.
La medicina moderna ha fatto passi da gigante e il rischio di danni da parto è basso; questi dati, però, di certo non possono confortare un genitore il cui bambino subisce un danno da parto, il 30% dei quali è prevenibile.

Le lesioni alla nascita con danni permanenti che avrebbero potuto essere evitati purtroppo si verificano ed, a volte, sono causate da errori medici commessi da medici, infermieri ed operatori sanitari.

In generale, sia durante un'operazione chirurgica che durante un parto, tutti i medici sono tenuti a seguire delle buone pratiche per garantire un'adeguata assistenza medica e proteggere i pazienti da lesioni evitabili.

Se la madre o il suo bambino subiscono un danno da parto a causa di un errore medico, può essere considerata l’eventualità di un’azione legale.

Come verificare la presenza di danni da parto da trauma cranico

Le lesioni alla nascita più comuni sono il risultato di un trauma cranico: durante il parto, la testa del neonato è sensibile a qualsiasi tipo di trauma fisico.

A seconda della quantità di forza esercitata, il danno inflitto può essere abbastanza grave da rompere alcuni vasi sanguigni, causando emorragie interne tra il cuoio capelluto e il cranio del bambino.

Questa forza può derivare dalla compressione ripetuta della testa del bambino contro il bacino della madre durante le contrazioni del travaglio o dalla pressione esterna esercitata sulla testa del bambino per mezzo di dispositivi ostetrici, come forcipe e ventosa ostetrica.

La pressione esercitata da questi dispositivi o dal bacino della madre può danneggiare i fragili vasi sanguigni e le vene del periostio del bambino, causando l'accumulo di sangue vicino ai legamenti che collegano il periostio al cranio.

Più sangue viene raccolto, più lontano viene spinto il periostio, causando un grande e caratteristico gonfiore sulla fronte del bambino

Che cosa sono il cefaloematoma e il tumore da parto

Esistono due patologie comunemente associate ai danni causati dal forcipe o dalla ventosa ostetrica o dalla pressione esercitata dal bacino della madre. Nessuna di queste due patologie è grave né indica necessariamente un trauma al cervello del bambino.

Queste condizioni cliniche sono:

  • Cefaloematoma: raccolta di sangue tra il cuoio capelluto e il cranio del bambino, comunemente causato dalla rottura di vasi sanguigni durante il travaglio e il parto. Questa condizione può verificarsi durante o dopo la nascita e in genere non è grave. Si stima che dall'1 al 2% di tutti i bambini sviluppi cefaloematoma.

Il sintomo tipico di questa lesione è la formazione di una protuberanza morbida e irregolare sulla parte posteriore della testa del bambino. La stragrande maggioranza dei casi guarisce da sola in pochi mesi o meno.

  • Tumore da parto: gonfiore proprio del cuoio capelluto che si genera durante il travaglio e subito dopo il parto. Esternamente può sembrare molto simile al cefaloematoma e anche questa lesione è causata da una pressione prolungata esercitata sulla testa del bambino durante il parto dalla cervice dilatata o dalle pareti vaginali o dall'uso del forcipe o di ventosa ostetrica.

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Differenze tra cefaloematoma e tumore da parto

Il tumore da parto ed cefaloematoma sono simili in quanto entrambi comportano gonfiore sulla testa del neonato; differiscono però circa il fatto che nel cefaloematoma il sanguinamento avviene sotto il cuoio capelluto mentre nel tumore da parto l’accumulo del sangue è nel cuoio capelluto.

È importante sottolineare che di per sé né il cefaloematoma né il tumore da parto sono da considerarsi condizioni gravi.

Tuttavia, se il cefaloematoma o caput succedaneum non vengono gestiti correttamente possono portare ad altre complicazioni come ittero ed infezioni.

Il tentativo di drenare il liquido in eccesso dal cuoio capelluto del bambino, per esempio, può portare a infezioni, motivo per cui la raccomandazione generale è di attendere che il gonfiore si riassorba da solo.

Sintomi

Il sintomo comune tra le due condizioni è un gonfiore morbido sulla parte superiore della testa del bambino.

La protuberanza spesso si trova appena sotto lo strato del cuoio capelluto e il gonfiore appare nel punto esatto della testa del bambino che è passato dal canale del parto.

Si può notare anche una zona lievemente livida e, nei casi più gravi di cefaloematoma, uno scolorimento della cute.

I sintomi più frequenti nel neonato sono:

  • Gonfiore esterno
  • Gonfiore sotto la pelle del cuoio capelluto
  • Testa del bambino leggermente appuntita
  • Scolorimento e lividi
  • Anemia (basso numero di cellule del sangue)

Altri sintomi includono:

  • pianto costante
  • difficoltà di alimentazione
  • variazione del diametro e della struttura della circonferenza della testa

I neonati possono presentare sintomi immediatamente dopo l'infortunio e fino a pochi mesi dopo per poi scomparire naturalmente.

Trattamento

Il sintomo comune tra le due condizioni è un gonfiore morbido sulla parte superiore della testa del bambino.

La protuberanza spesso si trova appena sotto lo strato del cuoio capelluto e il gonfiore appare nel punto esatto della testa del bambino che è passato dal canale del parto.

Si può notare anche una zona lievemente livida e, nei casi più gravi di cefaloematoma, uno scolorimento della cute.

I sintomi più frequenti nel neonato sono:

  • Gonfiore esterno
  • Gonfiore sotto la pelle del cuoio capelluto
  • Testa del bambino leggermente appuntita
  • Scolorimento e lividi
  • Anemia (basso numero di cellule del sangue)

Altri sintomi includono:

  • pianto costante
  • difficoltà di alimentazione
  • variazione del diametro e della struttura della circonferenza della testa

I neonati possono presentare sintomi immediatamente dopo l'infortunio e fino a pochi mesi dopo per poi scomparire naturalmente.

Colpa medica e risarcimento

Nonostante il personale medico sia generalmente formato per ridurre il rischio di lesioni da parto, a volte il medico può causare traumi alla nascita al bambino a causa di errori medici.

Durante qualsiasi potenziale situazione a rischio, i sanitari dovrebbero fare tutto il possibile per ridurre al minimo l’eventualità di lesioni.

Se il sanitario omette di fornire un intervento medico immediato o sottopone il bambino ad ulteriori rischi trattando in modo errato i sintomi di cefaloematoma o tumore da parto (caput succedaneum), può essere ritenuto responsabile delle eventuali lesioni che ne derivano.

Inoltre, qualsiasi utilizzo improprio di attrezzature mediche durante il parto vaginale può essere considerato negligenza medica e il personale sanitario può essere ritenuto responsabili se ciò provoca danni cerebrali permanenti.

Se il danno causato al bambino è il risultato del trattamento errato del tumore da parto o del cefaloematoma i genitori del bambino hanno il diritto di ottenere il risarcimento del danno causato da malasanità.

Il bambino affetto da danno permanente richiederà in genere cure mediche, terapia fisica, riabilitazione e terapia occupazionale negli anni a venire.

Ottenere un risarcimento in relazione alle condotte mediche negligenti che hanno causato le lesioni può aiutare a garantire a tuo figlio l’assistenza, anche e soprattutto di tipo non medico, di cui avrà bisogno per tutta la vita ed in particolare quando non potrà più essere seguito dai genitori.

Esempio di risarcimento ottenuto

€ 2.7 MILIONI

Caso di due neonati gemelli affetti entrambi da un grave danno cerebrale (denominato kernittero).

I sanitari che avevano assistito i bambini dopo il parto avevano omesso di trattare tempestivamente e correttamente gli elevati livelli ematici di bilirubina (ittero) di cui i neonati stessi erano affetti.

Gli alti livelli di birilubina, non trattati, causavano nei bambini Kernittero e gravi problemi cognitivi e motori rientranti nella condizione della paralisi cerebrale infantile.

Esempio di risarcimento ottenuto

€ 1.8 MILIONI

Caso di un neonato affetto da encefalopatia-ipossico ischemica perinatale.

I sanitari, durante il travaglio di parto omettevano di considerare che la gravidanza era "ad alto rischio" ed imprudentemente eseguivano un monitoraggio CTG saltuario, che non rilevava la sofferenza fetale.

I sanitari omettevano pertanto di eseguire un cesareo d'urgenza. Il bambino, che alla nascita doveva essere rianimato e trasportato in TIN, è ora affetto da tetraparesi spastica.

Esempio di risarcimento ottenuto

€ 1.3 MILIONI

Caso di un neonato colpito da encefalopatia ipossico-ischemica durante il parto.

Nonostante la sofferenza fetale rilevabile dal tracciato, i sanitari  omettevano di ordinare ed eseguire tempestivamente il parto cesareo, prolungando ed aggravando la carenza dell'apporto di ossigeno al bambino.

Il bambino, nato con una grave acidosi e sottoposto ad ipotermia, è ora affetto da paralisi cerebrale infantile di tipo tetraparetico spastico.

Premio Avvocato 2019 settore Risarcimento Danni

stefano-gallo-miglior-avvocato-risarcimento-danniL'avv. Stefano Gallo è stato vincitore del premio "Le Fonti Awards" come Avvocato dell'anno Risarcimento Danni 2019 

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Avvocato malasanità per danni da parto

In caso di danni permanenti al neonato causati da colpa medica dovrai rivolgerti ad un avvocato specializzato in malasanità.

Gli avvocati per malasanità dello Studio Legale Stefano Gallo (GrdLex) si occupano prevalentemente di danni da parto ed hanno esperienza in casi di condizioni menomative del bambino causate da errori nella gestione del cefaloematoma o del tumore da parto.

Lo Studio Legale Stefano Gallo è sito in Roma segue i propri clienti in tutta Italia.

Analizzeremo  la vicenda del tuo bambino tramite consulenti ginecologi e neonatologi e ti diremo se sia possibile ottenere il risarcimento dei danni.

Il nostro studio paga di tutte le spese della procedura ed ha diritto al compenso solo in caso di vittoria.

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