Avvocato per incidente mortale

Assistenza legale e medico legale
per i parenti delle vittime di incidenti stradali mortali

Incidenza e cause

Nel 2015 il numero dei morti registra nuovamente un incremento: +1,1% rispetto al 2014. E la fascia di età più a rischio resta quella dei giovani tra i 20 e i 24 anni.

In Italia, nel 2015, sono diminuiti gli incidenti stradali (-1.8%) e i feriti (-2,0%), ma sono aumentati i morti (+1,1%) e i feriti gravi (+6%). Per la prima volta dopo 15 anni c’è un incremento dei morti sulle strade con un picco di quasi il 9% nei grandi Comuni, dove avviene 1 incidente su 4 totali in Italia (dati ACI- Istat).
In aumento le vittime tra centauri (+7,2%) e pedoni (+4%) e i morti in autostrada ( 6,3%). La fascia di età più a rischio tra le vittime è quella dei giovani tra 20 e 24 anni (282 vittime), ma aumentano anche i decessi tra gli adulti (+9% nella fascia di età 40-54 anni rispetto al 2014).

CAUSE
Le cause principali di incidente mortale sono:
distrazione del conducente
stanchezza di chi guida
guida spericolata o sotto l’effetto di alcol
condizioni atmosferiche avverse
strade e autostrade danneggiate
difetti del veicolo
conducenti inesperti o anziani

Il risarcimento ai parenti della vittima

Cosa è? Chi può ottenerlo? Come viene calcolato?

Il danno subito dai parenti della vittima di un incidente stradale fatale, può essere definito come il danno da perdita dei rapporti parentali.

Come più volte notato dalla Corte di Cassazione italiana, in base alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo e alla Carta di Nizza, ogni persona ha diritto a una vita privata e familiare, alla cura e al supporto dei genitori. Anche la Costituzione italiana garantisce la piena tutela dei diritti fondamentali di cui agli articoli 2, 29, 30 e 31, segnatamente l'integrità morale, il matrimonio, la solidarietà e le relazioni familiari.

Pertanto, ogni membro della famiglia ha diritto ad un equo compenso per la perdita del rapporto familiare, a seconda del grado di parentela, dell'età della vittima e del parente, della composizione della famiglia, della convivenza, delle singole personalità , della loro capacità di reagire al trauma e da qualsiasi altra circostanza del caso.

Mentre il danno biologico della vittima (la perdita della vita) sarà riconosciuto ai membri della famiglia solo a determinate condizioni e in base al diritto ereditario, il

danno alla perdita della relazione familiare è un diritto personale di ogni prossimo congiunto. Pertanto, al fine di determinare l'importo dovuto a ciascun parente della vittima di un incidente stradale mortale, il giudice italiano deve tener conto di diversi fattori, come l'età, il grado di parentela e gli altri sopra menzionati.

Non è necessario che i familiari vivano insieme, ma se la vittima e il parente vivono insieme nella stessa casa al momento del decesso, il parente avrà diritto a un risarcimento più elevato.

La legge italiana non stabilisce chi sono i familiari aventi diritto al risarcimento. Tuttavia, secondo i criteri adottati dai tribunali italiani per il risarcimento, i parenti aventi diritto al risarcimento per la perdita del rapporto familiare, sono il coniuge, i genitori, i figli, i fratelli e le sorelle, e talvolta anche i nonni.

Il partner non sposato della vittima e con essa stabilmente convivente ha ugualmente diritto al risarcimento.

Risarcimento per incidente mortale

Quando si ha diritto a chiederlo? Quali prove bisogna fornire per ottenerlo?

DANNO INGIUSTO
Una delle prime domande che i familiari solitamente si pongono è “Perché? Perché abbiamo perso nostro padre, madre, figlio o figlia così improvvisamente ed in un modo così violento?”
Lasciando da parte le emozioni, la risposta spesso risiede nel determinare o meno la condizione di “negligenza”. Quando le autorità che redigono il verbale stabiliscono che l’incidente mortale sia stato causato da negligenza, il concetto di danno ingiusto entra in prima linea. Il verificarsi del danno ingiusto dà il diritto ai parenti della vittima di ottenere il risarcimento del danno dal o dai  responsabili del decesso.
In altri termini, coloro che subiscono il lutto hanno il diritto di richiedere un risarcimento per la perdita della persona amata. Si parla in proposito di danno da lesione del rapporto parentale.

COSA FARE
In casi gravi come questi, la posta in gioco è molto più alta rispetto a quella prevista nelle richieste per incidenti non mortali. Pertanto dovrete:
1. provare che la causa dell’incidente deriva direttamente da un soggetto o da un fatto
Per esempio, se lo scontro mortale è avvenuto nel momento in cui il veicolo della persona deceduta prendeva una larga buca portandola a sbandare, potreste provare la negligenza di chi non ha provveduto a mantenere una condizione appropriata del manto stradale.

Oppure, se l’incidente mortale è avvenuto a causa di un conducente sotto l’effetto di alcol, sarà necessario utilizzare il verbale dell'alcol test comprovante lo stato di ubriachezza.

2. provare la vostra relazione con la persona deceduta (partner, figlio, i beneficiario legale, datore di lavoro eccetera)
Avrete bisogno di provare la vostra relazione con la persona deceduta. Se era la vostra compagna avrete bisogno del certificato di matrimonio. Per i figli, sono necessari invece i certificati di nascita. Se invece siete gli eredi scelti dalla vittima avrete bisogno del testamento o se siete beneficiari della polizza assicurativa, una copia della stessa.

3. provare che la morte della persona cara porterà a perdite economiche
Se la persona deceduta contribuiva al sostentamento della famiglia, se era il padre di uno o più bambini, dovrete dimostrare l’effettivo reddito che essa avrebbe prodotto durante tutto il resto della sua vita lavorativa. Si possono considerare, a tal fine, i guadagni del deceduto al momento della sua morte. Qualora invece il deceduto fosse disoccupato al momento della morte, il giudice potrebbe considerare la cifra degli ultimi guadagni e quella futura, ipotetica.

Concorso di colpa

La parte negligente può presentare una difesa dichiarando che il deceduto è parzialmente responsabile dell’incidente e, pertanto, coresponsabile della propria morte

Quando si parla di morte per incidente stradale, è fondamentale capire l’applicazione legale del concetto di concorso di colpa. Capita spesso che la parte negligente può presentare una difesa dichiarando che il deceduto sia parzialmente responsabile dell’incidente e pertanto parzialmente responsabile della propria morte. I prossimi congiunti del deceduto in questo caso riceveranno una percentuale dell’indennizzo totale sulla base della percentuale di negligenza con cui ha agito il deceduto stesso.

ESEMPIO
Un conducente non arresta la vettura in presenza di un semaforo rosso, causando un frontale

con un altro veicolo e uccidendo il conducente della seconda vettura. Se il conducente che non ha rispettato il semaforo riuscisse a provare che il deceduto fosse intento a inviare sms con il cellulare o che fosse distratto in qualsiasi altro modo, i prossimi congiunti del deceduto riceverebbero un risarcimento ridotto di una percentuale pari quella con cui il comportamento negligente tenuto dal deceduto nell’atto di utilizzo del cellulare alla guida ha concorso alla causazione dell'incidente. Qualora il giudice dovesse decidere che l’atto del deceduto abbia contribuito per un 20% all’incidente, la famiglia riceverà l’80% dell’indennizzo totale previsto.

Incidenti mortali e procedimento penale

Rapporti con il procedimento civile e con l'obiettivo del risarcimento del danno

Dopo un incidente stradale mortale, l'autore del reato sarà perseguito per omicidio colposo ai sensi del codice penale. I parenti della vittima potranno costituirsi parte civile nel procedimento penale al fine di ottenere il risarcimento del danno. La costituzione di parte civile, tuttavia, non è necessaria. Infatti, secondo l'ordinamento giuridico italiano, la famiglia della vittima può chiedere il risarcimento all'autore del reato e alla sua compagnia assicurativa anche in un tribunale civile.

In ogni caso, raccomandiamo che la famiglia della vittima partecipi al procedimento penale. In generale, se il tribunale penale considera colpevole l'imputato, fa riferimento al tribunale civile per la

determinazione dei danni, ma, nello stesso tempo, il tribunale penale può stabilire un anticipo da versare a favore della famiglia alla fine del processo penale. Inoltre, una volta accertata la colpevolezza dell'imputato nel processo penale, molte volte l'assicurazione del reo offre un risarcimento per i danni ai parenti, al fine di evitare un'azione civile.

In ogni caso, la migliore strategia dipende anche dalle circostanze del caso e da un'indagine approfondita dello stesso.

Vincere la causa

Vincere una causa per morte ingiusta richiede delle prove significativamente credibili

Al contrario dei casi aperti per lesioni minori, quelli per morti ingiuste richiedono sempre l’esperienza di un avvocato specializzato in infortunistica con un’elevata esperienza in casi con decesso. La gravità del caso fa sì che si debba agire con estrema cautela. Pertanto, quanto prima vi affiderete ad un buon avvocato, maggiori saranno le probabilità di vincere la causa. Gli avvocati esperti in infortunistica hanno esperienza nell'indagare scrupolosamente i fatti, conoscono le norme applicabili alla specifica materia ed hanno contatti con periti e medici legali specializzati nel determinare le responsabilità e quantificare il danno. Inoltre, gli avvocati possono affidarsi a esperti d’investigazione scientifica la cui conoscenza in biomeccanica è davvero preziosa ai fini dell’esito della causa. In incidenti di questo tipo sono in ballo centinaia di migliaia o anche milioni di euro. Le compagnie assicurative faranno tutto ciò che è in loro potere per respingere le richieste immediatamente, negando un nesso di causalità, o svalutando riducendo la responsabilità della parte danneggiante attraverso l'argomentazione del concorso di colpa, anche ove esso non sia presente. In caso di richieste di danni per incidenti mortali, gli avvocati più esperti tendono a non dilungarsi in trattative con la compagnia assicurativa e ad instaurare il più presto possibile una causa. Quando si tratta di danni particolarmente elevati le compagnie tendono ad offrire una piccola frazione del danno effettivo e ad

adottare tecniche dilatorie volte a far durare il più possibile le trattative. Quando, invece, viene instaurata una causa in Tribunale, la compagnia assicurativa tende a fare offerte risarcitorie maggiormente congrue al fine di evitare di essere condannata dal giudice all'integrale risarcimento del danno e delle spese legali. Durante la causa è possibile acquisire il filmato delle telecamere stradali, di quelle di sorveglianza dei negozi e anche di quelle dei privati che possono aver scattato fotografie dell’incidente subito dopo l’impatto. Nei casi con decesso, i legali di GRDLEX vengono retribuiti solo a risarcimento ottenuto. Ciò fa comprendere come durante il procedimento non venga lasciato nulla di intentato. Se gli avvocati falliscono, infatti, perdono molto più di un semplice caso: perdono tutto il tempo ed il denaro investito nello stesso.

PRESCRIZIONE
Il termine prescrizione si riferisce al tempo entro cui la legge permette di presentare una richiesta di risarcimento per il danno. Andare oltre tale limite di tempo significa perdere tutte le possibilità di ricevere un risarcimento. Per quanto riguarda gli incidenti mortali, a differenza che per i danni minori, il periodo entro cui chiedere il risarcimento del danno è tutt'altro che breve, essendo pari al tempo di prescrizione del relativo reato penale (omicidio colposo).

Domande e risposte su Incidenti mortali

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