Più di 300 sostanze, presenti in vari ambienti lavorativi, Sono state identificate come potenziali cause dell’asma occupazionale. Tra queste vi sono:
› sostanze di derivazione animale, come proteine presenti in capelli, cute, saliva o resti;
› prodotti chimici come anidridi, diisocianati e acidi utilizzati per dipingere, vernici, adesivi e laminati. Altri esempi includono, materiali chimici utilizzati per l’isolamento, l’imballaggio, le piume del materasso e per i rivestimenti;
› enzimi usati in detergenti e additivi alimentari;
› metalli, in particolare il platino, il cromo e il solfato di nichel;
› sostanze vegetali, tra cui alcune proteine trovate all’interno della gomma del lattice, farina, cereali, cotone, lino, canapa, segale, grano, papaina ed enzimi digestivi derivanti dalla papaia;
› alcune sostanze irritanti che rendono difficile la respirazione, come i gas cloro, il diossido di solfuro e il fumo.
Sviluppare l’asma occupazionale è possibile in numerosi ambienti lavorativi. Tuttavia, il rischio aumenta particolarmente per alcune attività. Di seguito una lista dei lavori più a rischio, associati alle sostanze pericolose che è possibile respirare durante il loro svolgimento.
ATTIVITÀ |
SOSTANZE |
› Responsabile dell’imballaggio | Materiali chimici (es. acrilico) |
› Veterinario, addestratore di animali | Proteine animali |
› Fornaio, mugnaio | Cereali |
› Produttori di tappeti | Gomme |
› Carpentieri e costruttori edili | Polvere del legno |
› Operaio metallurgico | Cobalto, Nichel |
› Parrucchiere | Sostanze chimiche (es. perossisolfato) |
› Assistente sanitario | Latex e sostanze chimiche (es. glutaraldeide) |
› Paramedici | Medicine, enzimi |
› Impiegati nella lavorazione del pesce | Pesce |
› Produttori di gommalacca | Sostanze chimiche (es. ammine) |
› Operai a contatto con tinture, plastica e impianti di isolamento | Sostanze chimiche (es. diisocitante) |
› Operai dell’industria tessile | Coloranti |
› Lavoratori che maneggiano plastica e resina epossidica | Sostanze chimiche (es. anidride) |
Il rischio di sviluppare l’asma occupazionale aumenta se:
› si soffriva già di asma o allergie. Nonostante ciò, molte persone ripetutamente esposte al rischio di sviluppo di tali patologie non mostrano sintomi;
› asma e allergie rientrano nel patrimonio genetico della propria famiglia.
› si è esposti a sostanze e materiali a rischio durante lo svolgimento del proprio lavoro.
› si fuma. Fumare, infatti, aumenta il rischio di sviluppare l’asma.
RESPONSABILITÀ DEL DATORE DI LAVORO
Il datore di lavoro ha il dovere di prendersi cura dei propri dipendenti, indipendentemente dal tipo di mansione lavorativa che viene svolta. Ciò significa che essi sono legalmente obbligati ad assicurarsi che i lavoratori non vengano esposti a sostanze tossiche o pericolose come l’amianto. Nel caso in cui i datori di lavoro non dovessero fornire le protezioni adeguate, sarebbe possibile procedere con una richiesta di risarcimento.