Se siete rimasti vittime di un incidente che coinvolgeva un altro veicolo, ci sono vari passi da fare per rafforzare la vostra potenziale causa legale. Prendere queste precauzioni preserverà il vostro diritto di richiedere un pieno risarcimento per le lesioni e i danni che vi sono stati arrecati.
Chiamate la polizia e mettetevi in sicurezza
Non fatevi distogliere dall’altro conducente dal voler chiamare le forze dell’ordine. Non accettate nessuna forma di accordo privato che non preveda un verbale d’incidente ufficiale. Che si tratti di danni lievi o del fatto che il conducente responsabile abbia ragioni personali per voler evitare un verbale di polizia, chiamate comunque. È importante inoltre che manteniate una distanza di sicurezza dalla carreggiata. Quando la polizia arriverà, isolerà la scena dell’incidente se necessario. Potrebbe volerla soltanto segnalare o nell’altro caso, salvaguardare.
Prendetevii cura della persona rimasta lesa
Mentre si aspettano i soccorsi e la polizia, preoccupatevi di prendervi cura di coloro che possono essere rimasti lesi. Evitate qualsiasi dichiarazione in cui possiate ammettere di avere colpa, come “mi dispiace” o “è stata colpa mia”.
Scambiatevi informazioni con l’altro conducente
Chiedete all’altro conducente di mostrarvi la patente e l’assicurazione della vettura. Se questo non dovesse averla, chiedetegli una foto della carta d’identità. Alcune persone potrebbero avere multe in sospeso, non essere provvisti di assicurazione o avere altre motivazioni per non farvi sapere chi sono.
Annotatevi il nome per intero e l’indirizzo. Chiedetegli un recapito di posta elettronica, di casa, del lavoro o del cellulare. Potreste anche chiedergli il nome di un amico o familiare, in modo da poterlo rintracciare qualora non dovesse essere raggiungibile.
Scattate fotografie e girate video
Le fotografie non saranno mai abbastanza. Se non avete una macchina fotografia con voi, utilizzate il cellulare. Non spostate nulla e registrate la scena esattamente come questa si presenta ai vostri occhi, subito dopo l’incidente. Scattate foto e girate video che possano riflettere chiaramente la posizione dei veicoli incidentati specialmente se chi era alla guida dell’altra vettura avesse mostrato una condotta spericolata o illegale. Fotografate i danni riportati dalle vetture, i segni della sbandata, i pezzi rotti, i guardrail danneggiati, gli alberi e altri oggetti che possano mostrare i segni dei danni. Se possibile, fate riprendere da qualcuno le vostre lesioni.
Fate caso a qualsiasi dichiarazione da parte dell’altro conducente
Usate il vostro cellulare per registrare qualsiasi dichiarazione espressa dall’altro conducente: potrebbe ammettere di avere colpa. Le dichiarazioni incriminate rilasciate al momento dell’incidente, come ad esempio “mi dispiace, non ti ho visto” o “è colpa mia” possono essere utilizzate come prove contro il responsabile. In un processo, dichiarazioni come queste possono essere ammesse come eccezione alla regola del sentito dire.
Cercate dei testimoni e raccogliete le loro dichiarazioni
I testimoni possono essere i passeggeri della vostra vettura o terze parti indipendenti che si trovano all’interno dei propri veicoli al momento dell’incidente o da qualsiasi altra parte. Se si fermano, provate in tutti i modi a prendere i loro contatti. Oltre ai recapiti, chiedete ai testimoni di annotare, nella maniera più dettagliata possibile, cosa hanno visto senza aiutarli a farlo. Fategli firmare e datare ogni pagina delle loro dichiarazioni. Se le dichiarazioni saranno ben leggibili, datate e firmate, saranno considerate delle prove valide.
Registrate le vostre proprie dichiarazioni
Nonostante possiate essere rimasti effettivamente scossi dall’incidente, cercate di descrivere cosa è successo. Rendete le vostre dichiarazioni più chiare possibili, senza essere prolissi, includendo solo i fatti principali. Se non potete annotare le vostre dichiarazioni direttamente sulla scena dell’incidente, fatelo immediatamente dopo.
Procuratevi il verbale di polizia
Prima che la polizia liberi la scena dell’incidente e vi permetta di andar via, chiedete informazioni sul servizio di ritiro e segnatevi il numero di referenza del verbale. Potrete infatti procurarvi una copia entro qualche giorno dall’incidente.Il verbale includerà una descrizione, un grafico e la perizia dell’incidente ed indicherà inoltre qualsiasi violazione della legge stradale che l’ufficiale pensa possa aver contribuito all’incidente, insieme a qualsiasi dichiarazione espressa.
Accettate l’aiuto del pronto soccorso
Se i paramedici pensano che dobbiate essere trasportati in ospedale, non opponetevi. Spesso, immediatamente dopo un incidente, le vittime in stato adrenalinico non avvertono il dolore di lesioni che potrebbero essere serie. È pertanto prudente farsi visitare da un medico per determinare la natura e la portata delle vostre lesioni.
>Fatevi visitare da un medico
Se non vi siete recati al pronto soccorso, prendete appuntamento con il vostro medico il prima possibile. Quest’ultimo potrà infatti consigliarvi qualsiasi medico specialista qualora fosse necessario. Inoltre le copie delle cartelle cliniche e delle cure a cui siete stati sottoposti sono essenziali per mettere in piedi una buona richiesta di risarcimento danni.
Contattate la compagnia assicurativa del conducente
Dopo pochi giorni, una volta che le vostre lesioni saranno stabili, avvisate la compagnia assicurativa dell’altro conducente. Per quando lo farete, il conducente responsabile potrebbe già aver avviato un causa legale. Se il perito liquidatore vi chiedesse di rilasciare una dichiarazione pochi giorni dopo l’incidente, ditegli che siete ancora scossi e che preferite aspettare ancora qualche giorno. In questo modo avrete del tempo in più per riorganizzare le idee.
Affidatevi a un buon avvocato
A seconda della gravità delle vostre lesioni, potreste volervi mettere in contatto con un legale esperto in lesioni personali. Se invece avete riscontrato solo piccoli traumi e i danni si riducono ad una cifra irrisoria, potrebbe non valerne la pena. Nonostante ciò, sarà comunque utile chiedere una prima consultazione che, in molti casi, è gratuita