Chi subisce una lesione al lobo frontale possiede ancora una memoria relativamente intatta, l’abilità di fare calcoli e di comprendere ciò che legge ma perde il pieno controllo di tali funzioni.
La ricerca scientifica degli ultimi venti anni ha rilevato che una grande percentuale di persone affette da grave lesione cerebrale risultano aver subito danni anche nella parte del cervello conosciuta come "ghiandola pituitaria” o “ipofisi”. Quest'ultima può subire lesioni in caso di lieve o moderato trauma cranico. La ghiandola pituitaria è una piccola struttura al centro del cervello, ben protetta da strutture ossee. Tuttavia, in caso di incidenti traumatici, anche se venga danneggiata un'area della ghiandola pituitaria pari alle dimensioni della testa di un fiammifero o si verifichi un ridotto afflusso di sangue, possono insorgere gravi problemi.
Una lesione di questo genere non può generalmente essere vista via risonanza magnetica o tramite altre immagini a causa delle sue ridotte dimensioni. Tuttavia, in seguito al manifestarsi dei sintomi della detta lesione possono effettuarsi test dei livelli ormonali. In generale, alcune o la maggior parte delle funzioni ipofisarie torneranno regolari entro sei-otto mesi dal trauma. Trascorso un anno dall’infortunio, i livelli ormonali dovrebbero essere controllati. Molti dei sintomi del sopravvissuto a lesione cerebrale possono essere attribuiti a carenze ormonali, soprattutto se non sono diagnosticate.