Lesioni cerebrali e disturbi del sonno

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Uno dei problemi più frequenti che derivano dai traumi cerebrali è l’interruzione del  ritmo biologico del sonno.

Trauma cranico e insonnia

Uno dei problemi più significativi derivante da traumi cerebrali è costituito dall’interruzione del ritmo biologico del sonno. La maggior parte delle vittime di lesioni al cervello dichiara di avere difficoltà a dormire, di avere un sonno alterato o di sentirne continuamente la necessità dal momento in cui si è verificato l’incidente.
Uno studio recente (Castriotta, RJ 2005) ha dimostrato che almeno la metà delle vittime di lesioni al cervello può aspettarsi di soffrire di disturbi del sonno, di cui la Sindrome delle Apnee Ostruttive sembra essere la causa primaria. Una meta-analisi (Orff, HJ, et al 2009) ha dimostrato che tra coloro che avevano subito un trauma cerebrale, specialmente se lieve, vi sono stati numerosi casi di persone che lamentavano disturbi del sonno. Inoltre è stato riscontrato che questi disturbi andavano a complicare il processo di riabilitazione e la risoluzione dei sintomi. In particolare, le ricerche effettuate al momento sembravano indicare i traumi cerebrali lievi come quelli maggiormente collegati con i disturbi del sonno, più di quanto lo fossero le forme severe. Uno studio del 2008 (Makley, MJ, et al) ha invece dimostrato che il 68% dei pazienti con traumi cerebrali soffriva di disturbi del sonno durante la notte ma che non risultavano esserci collegamenti tra la gravità della lesione iniziale e la prevalenza di questi disturbi.

Le persone che manifestavano la Sindrome da Ciclo sonno-veglia Alterato alternavano fasi più lunghe di peggioramento e di recupero, probabili segnali, questi, di una lesione più grave.
Non riuscire a dormire a lungo andare causa un abbassamento dell’abilità cognitiva, aumentando invece l’irritabilità e dando inoltre sintomi piuttosto simili a quelli del trauma cerebrale stesso. Se questi sintomi sono già presenti, un sonno disturbato può tendere ad aggravarli. Pertanto, i pazienti che lamentano difficoltà nel riuscire a dormire dovrebbero essere rimandati ad un medico specialista… questo tipo di problema infatti deve essere dapprima diagnosticato e poi curato.
La mancanza di sonno, inoltre, abbassa i punteggi delle batterie neuropsicologiche usate per diagnosticare demenza e altre anomalie, dunque chi soffre di questi disturbi del sonno potrebbe mostrare di avere un deficit cognitivo forse ancora più grave di quello che realmente ha. È quindi importante riferire al proprio medico o specialista curante di avere dei disturbi alterati del sonno in modo tale che questi possano essere diagnosticati ed in seguito curati. Sono noti, oltretutto, anche gli effetti che la mancanza del sonno causa su altri comuni disturbi psicologici, inclusi lo stato depressivo e quello d’ansia, derivanti anche questi da traumi cerebrali.

 

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