Danni cerebrali da elettricità

Hai subito un danno al cervello a causa di una forte scossa elettrica?
Vuoi essere risarcito?

Uno shock derivante da un alto voltaggio o da una scarica di fulmine può causare danni al sistema nervoso centrale, ai neuroni motori o ai nervi periferici. Se la lesione è attribuibile a colpe altrui, GRD-LEX può assisterti nella richiesta di risarcimento danni.

Le lesioni

Le lesioni possono coinvolgere il cervello o la spina dorsale e, nel caso del midollo spinale, può verificarsi anche la mielomalacia, ossia il rammollimento midollare, senza che vi siano alterazioni nei vasi sanguigni, infiammazioni o gliosi. Similmente, nel cervello possono verificarsi lesioni di varie entità e la materia grigia potrebbe rimanerne danneggiata.

Quando si arriva a una condizione di morte a causa di una lesione acuta, le lesioni cerebrali riscontrabili sono quelle determinate tipicamente dall’anossia e dall’arresto cardiaco, con edemi, emorragie perivascolari e perdita neuronale.

Come e perché

Il modo in cui avviene la lesione non è ancora chiaro. Gli studiosi hanno affermato che la resistenza al flusso elettrico corrente è più bassa nel tessuto neuronale che negli altri organi del corpo, di conseguenza, le sindromi che insorgono in seguito, sono dovute agli effetti dell’alto voltaggio elettrico sulle cellule neuronali. La demielinizzazione non sembra essere il risultato di una lesione vascolare e rimane ad oggi sconosciuto il motivo per cui i sintomi siano immediati nella maggior parte dei pazienti, ma tardivi in altri. Inoltre non è chiaro nemmeno il motivo per cui le parti del sistema nervoso centrale che vengono colpite dalla scarica, non sono sempre le stesse di paziente in paziente.

In passato, l’elettrocuzione era il risultato di incidenti avvenuti a casa o a lavoro. Con il progredire delle tecnologie, molti di questi incidenti vengono oggi evitati ma nonostante ciò contano ancora 1000 vittime all’anno negli Stati Uniti, di cui 100 morti all’anno sono da attribuire a scariche dovute ai fulmini. Questa tipologia di incidente può anche accadere a lavoro (durante la coltivazione, la manutenzione dei tetti o nell’allevamento) o anche durante le attività all’aria aperta (campeggio, trekking o sport d’acqua).

Sintomi e cura

Nei sopravvissuti, i primi segni insorgono immediatamente dopo lo shock e potrebbero essere temporanei. La perdita di coscienza e l’amnesia sono tra le conseguenze più comuni, inoltre potrebbero verificarsi paralisi transitorie degli arti, parestesie o infarti cerebrali che possono insorgere per via dell’aritmia e dell’embolizzazione. Nei giorni o nelle settimane a seguire, potrebbero svilupparsi progressivamente i vari disturbi che porterebbero all’insorgere di in una o più sindromi: il parkinsonismo, atassie cerebellari, mielopatia, atrofia muscolare spinale, neuropatie periferiche. Visto il numero ridotto dei casi, è difficile determinare se i casi riportati sono conseguenza dello shock elettrico o solo un avvenimento coincidenziale delle due condizioni insieme.

 

CURA
Queste sindromi possono essere soltanto curate sintomaticamente perché ad oggi non esistono ancora cure specifiche. In ogni caso, l’attenzione principale è rivolta al controllo dei disturbi cardiaci mentre per quanto riguarda la lesione cerebrale in sé, una riabilitazione corretta può a lungo andare portare ad un miglioramento delle condizioni generali del paziente.

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