Secondo un articolo dell’ANSA, gli automobilisti italiani detengono il record europeo di incidenti lievi, con il 26% di danni ai paraurti all'interno di autorimesse.
Nella maggior parte dei casi, i danni derivanti da incidenti nei parcheggi sono solo di tipo materiale, ma non si possono comunque escludere danni alla persona anche di tipo grave. Investire a marcia indietro un pedone, potrebbe causare lesioni serissime. Le lesioni minori, le più comuni, includono: colpi di frusta, tagli, lividi e gonfiori, lesioni ai muscoli, ai tendini o ai legamenti. Questo tipo di incidenti è causato soprattutto dalla poca attenzione dei pedoni e dei conducenti. Chi è alla guida o a piedi all'interno di un parcheggio, spesso si sente troppo sicuro. Il conducente potrebbe invece non guardarsi intorno mentre è intento ad allacciarsi la cintura o ad accendere la radio ed il pedone potrebbe, ad esempio, trovarsi a spingere un carrello della spesa o a parlare al cellulare.
Una frazione di secondo e si può incorrere in gravi problemi di salute. Nella maggior parte dei parcheggi commerciali o non residenziali, non sono presenti i segnali stradali. A causa della velocità relativamente bassa con cui si circola all’interno di questi, molte aziende minori reputano superfluo spendere soldi in più per eventuali cartelli di stop o di precedenza.
In ogni caso, la circolazione automobilistica all’interno dell'autorimessa è soggetta sia alle norme dell’art. 2054 del codice civile sia alle norme della legge sull’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile. Dunque, ogniqualvolta un'area sia accessibile a un numero indeterminato di persone, valgono le stesse regole della strada.