Gli avvocati dello studio Stefano Gallo hanno esperienza in procedure volte ad ottenere il risarcimento del danno e/o l'indennizzo statale per danni permanenti da emotrasfusioni o emoderivati
Le trasfusioni di sangue svolgono nella medicina moderna una funzione insostituibile, essendo dirette, in determinate situazioni, a salvare la vita del paziente. Possono essere utilizzate per il trattare pazienti che abbiano subito emorragie a causa di lesioni o interventi chirurgici. Possono, inoltre, essere necessari per il trattamento di condizioni comprendenti l'anemia grave e i disturbi della coagulazione (trombocitopenia come / ITP / TTP), l'emofilia, l'anemia falciforme ed anemia tomba. La trasfusione di sangue comporta, tuttavia, una serie di rischi e, se non sono rispettati precisi standard di sicurezza, può causare gravi infezioni, malattie o la morte.
Le trasfusioni di sangue sono di solito eseguite con sangue donato. I farmaci emoderivati includono nella loro composizione sangue umano .Quanto alle trasfusioni di sangue, il paziente che riceve la donazione e il donatore sono vengono sottoposti a test al fine di assicurare che i tipi di sangue siano corrispondenti. il sangue donato viene anche ad uno screening volto ad individuare malattie trasmissibili per via ematica, tra cui l'HIV e l'AIDS.
Incredibilmente, molti errori durante la trasfusione o nella produzione del farmaco emoderivato sono legati a errori in materia di etichettatura: il sangue viene etichettato con il gruppo sanguigno errato. Altri errori riguardano lo scambio del campione di sangue di un paziente con il campione di un altro paziente, con conseguente trasfusione di sangue sbagliata.
Molti fattori possono portare ad errori nel processo di trasfusione di sangue, tra cui:
› formazione impropria del personale medico;
› stoccaggio improprio di sangue (compreso il sangue per più pazienti memorizzati nello stesso frigorifero
› conservazione del sangue a temperature sbagliate;
› elaborazione contemporanea di campioni ematici destinati a più pazienti;
› mancata verifica dell'identità del paziente;
› mancata verifica della correttezza dell'unità di sangue con riferimento al soggetto ricevente;
› mancato riconoscimento nel paziente di sintomi indicanti una reazione avversa;
› mancato rilevamento di stati infettivi (HIV, AIDS, HBV, HCV) nel donatore;
› mancato controllo da parte del ministero della salute circa la presenza di virus nel farmaco emoderivato.
Tali errori sono dovuti a negligenza amministrativa,medica o farmaceutica. In conseguenza di tali errori, come detto, il paziente contrarre infezioni determinanti postumi invalidanti o morire.
Se voi o un membro della vostra famiglia ha avuto una reazione avversa in seguito ad una trasfusione di sangue o all'assunzione di un emoderivato, è possibile rivolgersi agli avvocati del dipartimento “responsabilità sanitaria” del nostro studio al fine di comprendere se la negligenza medica o sanitaria sia stata la causa del danno subito.